lunedì 9 ottobre 2017

Cecilia Polci vince il Trail Parco della Maremma 62km

Matteo Simone

Una gara lunga 62 km vinta da Matteo Colombo in 6h20’, mentre Cecilia Polci del “Berg Team” vince la gara femminile in 6h59’. Tante gare per Cecilia, tanti impegni, difficile trovare l’equilibro sport, famiglia, lavoro.
Di seguito Cecilia racconta la sua ultima esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Come hai deciso di fare questa gara? “La gara è stata bellissima, ho conosciuto per caso gli organizzatori che mi hanno invitato promettendomi un’intervista sky. Il mio è un calendario fitto.”
Che sapore ti lascia? Cosa racconterai a casa e agli amici? “Dopo la delusione della gara precedente dove ho avuto difficoltà, ero stanca, le gambe non giravano, anche se ho vinto lo stesso il titolo italiano, ho scoperto questo posto vicino casa che non conoscevo, incredibile in contatto con la natura e gli animali a tu per tu senza che essi si spaventassero: daini, volpi, tartarughe, ecc.. Giornata con mamma divertita grazie agli organizzatori e i volontari che hanno fatto in modo che lei si sentisse a suo agio.”
Prossimi obiettivi e sogni da realizzare? “Tanti in programma, circa due al mese, non tutte le gare possono essere fatte al meglio, scelgo gare per approfittare a trovare amici e conoscere posti nuovi. Farò l’UTLO, Ultra Trail Lago d'Orta dove un paio di anni fa caddi e mi feci male compromettendo la gara.”

Cecilia sempre pronta a fare la valigia e partire per gare e luoghi, per incontrare vecchi e nuovi amici, per assaporare il gusto del trail, di sentieri sconnessi e profumati, per respirare l’aria naturale e riempire polmoni di ossigeno pulito.
Hai avuto particolari problemi o criticità? “No, particolari problemi no anche se comunque sicuramente le ippovie, che sono delle strade estremamente tecniche con grandi massi disconnessi, mi hanno creato un po’ di difficoltà perché come ben saprai io sono un disastro in discesa quindi trovarsi queste strade anche in discesa soprattutto dopo molta strada appunto sulle gambe, perché una gara come questa con 62 km con 1800 d+ una gara molto corribili, quindi chiaramente sugli ultimi chilometri, sul finale le senti veramente tanto, sì, assolutamente sì.”
Le sensazioni e le emozioni che più ti restano addosso? “La gara è stata fantastica, anche il pezzo in una spiaggia bellissima, andavo estremamente bene in salita, ero me stessa, nel finale mal di stomaco forse troppe barrette, ho preso un paio di gel comunque le gambe andavano nel finale brillante, quello che uno sempre vorrebbe, stavo bene e avevo ancora voglia di correre.”

Avere energia e sentirsi carico nel finale per finire bene sono esperienze che ti fanno star bene mentalmente, sai che stai facendo bene, che hai impostato un buon ritmo di gara senza esagerare, arrivando all’arrivo con serbatoi ancora pieni a sufficienza di energie.
Cosa hai respirato? Sentito? Percepito? “Quello che ho percepito sicuramente un grande impegno da parte dei volontari, una grande voglia di rendere una manifestazione bella, di valorizzare al massimo appunto il territorio, una grande organizzazione, poi c’è poco da dire il paesaggio è stato dei migliori, perché io adoro il mare quindi quando ha iniziato ad albeggiare abbiamo iniziato a vedere i primi scorci sul mare a me mi ha riempito di gioia, anche il pezzo sulla spiaggia che per molti è stato drammatico ricordavo quando da bambina giocavo e correvo sulla spiaggia e quindi è stato un senso di libertà che solo una corsa verso il niente anzi con gli occhi rivolti al niente come solo una distesa d’acqua marina ti può dare mi fa sentire veramente libera, con l’obiettivo poi di rientrare all’interno di questa macchia stupenda e i colori incredibili assaporando gli odori di casa perché comunque son sempre andata a mare in Toscana quindi l’odore degli alberi, della pineta lungomare mi ricorda l’infanzia, quindi mi riempie appunto di gioia, niente veramente quelle giornate in cui stai bene, una giornata da incorniciare.”

E questo è lo sport che vogliamo, che ti fa sentire libero, ti fa ritornare bambina, ti fa respirare odori, sentire suoni, ti riporta in un ambiente sicuro e incontaminato, per speriementare pace e serenità.
Per approfondimenti sul mondo degli ultrarunner è possibile consultare il libro "Ultramaratoneti e gare estremeMatteo Simone, Prospettiva Editrice, Collana: Sport & Benessere, 2016.
17° nella classifica Bestseller di IBS Libri - Sport - Atletica e sport da campo e da pista - Maratona e corsa campestre
Ordinabile in siti di vendita online e in tutte le librerie d'Italia. Ad esempio su ibs
https://www.ibs.it/ultramaratoneti-gare-estreme-libro-matteo-simone/e/9788874189441
http://www.lafeltrinelli.it/libri/matteo-simone/ultramaratoneti-e-gare-estreme/9788874189441
(dove si può anche prenotare online e poi ritirare in libreria)
Di prossima uscita il libro Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida.
https://www.edizioni-psiconline.it/anteprime/maratoneti-e-ultrarunner-aspetti-psicologici-di-una-sfida.html


http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+simone+matteo.html

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