mercoledì 22 novembre 2017

Abbiamo una certa età e non molliamo nello sport


Abbiamo una certa età e non molliamo ma ecco che si fanno avanti le nuove leve; bimbi e ragazzi tocca lasciarli spazio, hanno tante energie da spendere e una vita intera da affrontare e con lo sport hanno una marcia in più.  

Portateli nei parchi, nei campi, per la strada non teneteli in zona di troppo confort. Non c'è un'età per scendere dal treno dello sport, se si è stanchi si può rallentare, non bisogna dar conto a nessuno se non a se stessi, si può arrivare ultimi ma sempre acclamati. 

Lo sport fa perdere l'età anagrafica, si apprezza il gusto di sporcarsi, cadere, sbagliare, fa perdere il senso del tempo atmosferico, il tempo che passa, il traguardo che arriva, fa incontrare persone e paesaggi, ti fa viaggiare nei sogni e nella realtà. Questo è lo sport che vogliamo, insieme si è più sicuri, più coraggiosi, si diventa anche più autonomi, consapevoli, autoefficaci e resilienti, è sempre il momento, non aspettare le condizioni migliori, certi treni passano troppo in fretta, bisogna farsi trovare pronti al momento giusto al binario esatto e poi puoi scendere quando vuoi.

E’ sempre il momento per salire sul treno dell'attività fisica, è sempre il momento per iniziare, non aspettare il momento migliore. Sport è anche solidarietà, inclusione, integrazione, consapevolezza corporea dei propri limiti, osare senza esagerare, lo sport che dà ma a volte toglie, lo sport come rete sociale, fidarsi è affidarsi.
Costruisci una meta, obiettivo, risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli movimenti, sperimentando e iniziando a utilizzare risorse personali, man mano sentirai crescere la passione, l'entusiasmo e svilupperai più consapevolezza corporea e dei propri mezzi, avrai più fiducia di te e delle tue possibilità e potenzialità, lo sport incrementa autoefficacia, supererai momenti difficili fatti di demotivazione, infortuni, sconfitte ma riuscirai a essere più resiliente nello sport e nella vita, incontrerai persone, culture, mondi e condividerai gioie e fatiche.

Il treno dello sport a volte passa e bisogna farsi trovare alla fermata e scaltri e convinti per prenderlo al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti, puoi salire e scendere quando vuoi sul treno dello sport, puoi stare davanti o dietro, non c'è un età per iniziare o per smettere non c'è un'esatta modalità per partecipare al treno dello sport puoi sperimentare benessere o performance o entrambi, “
together is much better”.
Lo sport ti rimette al mondo ogni volta in modo diverso, importante è farsi trovare pronti per cavalcare l’onda del cambiamento, lo sport fa sperimentare più consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti, fa sperimentare autoefficacia, pianificando e raggiungendo obiettivi sempre più sfidanti, fa sperimentare sempre più resilienza superando sempre più momenti e periodo di difficoltà o crisi.
Lo sport ti rimette al mondo ogni volta in modo diverso, importante è farsi trovare pronti per cavalcare l’onda del cambiamento, lo sport fa sperimentare più consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti, fa sperimentare autoefficacia, pianificando e raggiungendo obiettivi sempre più sfidanti, fa sperimentare sempre più resilienza superando sempre più momenti e periodo di difficoltà o crisi.
Nella vita prima o poi lo trovi uno sport che fa appassionare, fa mettere in gioco, fa sperimentare benessere e performance. Lo sport permette di far parte di una squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi.
Lo sport diventa un treno che porta in giro per città e paesi per sperimentare fatica, per incontrare gente e approfondire la conoscenza di se stessi e degli altri. E’ sempre il momento per mettersi in moto, per iniziare a fare sport, incontrare gente in carne e ossa e allenarsi insieme, darsi un appuntamento e un ritrovo per un allenamento.
Lo sport è una palestra di vita, una modalità per sperimentarsi e mettersi alla prova, un’opportunità per apprendere dall’esperienza. Lo sport permette di sperimentarsi, mettersi in gioco, uscire fuori dalla zona di confort per conoscersi meglio nell’affrontare la fatica, per ascoltare sensazioni corporee ed emozionarsi. Lo sport rende felici nonostante la fatica.
Lo sport regala emozioni uniche che ripagano la fatica condivisa partecipando a manifestazioni ed eventi; lo sport avvicina persone, culture e mondi; attraverso lo sport si conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti. Lo sport abbatte muri e barriere anche generazionali, lo sport rimette al mondo facendo faticare con i più giovani.
Lo sport davvero avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull'obiettivo da portare avanti seguendo mete e direzioni ed essendo sempre pronti a rimodulare mete e obiettivi cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano a volte sorprendenti e rinnovabili.
Lo sport diventa allenamento alla vita, alle intemperie interiori. La fatica diventa amica, più è grande la fatica e più si apprezza quando è finita, più si è soddisfatti quando è finita. Dietro lo sport c’è un mondo fatto di tanta fatica e impegno con passione.
Barbara Girelli Corsi, nonostante abbia superato i 60 anni, ci crede e si impegna: “Io ci credo e mi impegno ancora nonostante i miei 62 anni. Sono caduta e mi sono sempre rialzata dopo vari infortuni…non corro più le maratone magari ma ho imparato dopo i 50 anni ad andare con la bici da corsa a fare skialp e corro ancora. Credo che lo sport faccia parte di me ...mi ha aiutata tanto mi ha dato tanta forza e vorrei dirlo a tutti…l'età non conta la volontà e la mente sono fondamentali per farci raggiungere ancora degli obiettivi anche in là con gli anni!”.

La “Carta di Toronto” del 2010 invita tutti i paesi, le regioni e le comunità a sollecitare un maggiore impegno politico e sociale per valorizzare l’importanza dell’attività fisica e migliorare la salute di tutti e sottolinea l’importanza dell’attività fisica specificando che: “…
promuove il benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale”.
Segnalo alcuni miei libri pubblicati con Prospettiva Editrice: Cosa spinge le persone a fare sport?; Da 10 a 100. Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milano (Alberto Merex Mereghetti e Matteo Simone); Triathlon e Ironman. La psicologia del triatleta; Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti; Sport, Benessere e Performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta; Ultramaratoneti e gare estreme.
http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?controller=search&orderby=position&orderway=desc&search_query=simone+matteo

Dott. Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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