martedì 14 novembre 2017

Maria Cristina Pagliara, runner: Mi piacerebbe fare almeno una volta la 100 km

Matteo SIMONE 

La pratica dello sport contempla diversi aspetti, innanzitutto un’intenzione e una motivazione a praticare sport, la voglia di mettersi ni gioco, di sacrificare del tempo per dedicarsi allo sport. 

Fare sport significa allenarsi ed eventualmente raggiungere obiettivi di gare, significa sfidare se stesso e gli altri, portare a termine gare importanti e difficili.
Di seguito, Maria Cristina (Atl Edoardo Sanna Elmas) racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì ogni volta che porto a termine una gara.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho iniziato a fare sport a 6 anni e non ho mai smesso.
Nello sport quali fattori contribuiscono al tuo benessere e/o performance ?Allenarsi, sacrificare qualcosina, divertirsi molto.”
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance nello sport?La compagnia dei miei amici sportivi e la mia tenacia.”
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?Che qualche volta esagero ma finché sono impegnata nelle mie sfide sono anche molto mansueta con loro e perciò in fin dei conti sono felici di quello che fa felice me.”

Lo sport fa sperimentare benessere e si tratta di un benessere che si diffonde nella vita quotidiana e nelle relazioni familiari e lavorative.
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Uno tra tutti...sono tanti. Un allenamento chiamiamolo di trail ma era più un suicidio di massa nei Monti di Sinnai dove col mio amico, mito storico della corsa, ci siamo pisciati addosso dalle risate mentre pregavamo Dio di riportarci alla macchina con le ns gambe e non in elisoccorso.
Nella pratica dello sport ci si sperimenta, si fano delle cose che altri considerano assurde, soprattutto in compagnia ci si avventura.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?Che in un’altra vita ero sicuramente una leonessa e che nonostante sia una tartaruga sono più forte di tante lepri che conosco.”
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano nel praticare il tuo sport?Tenacia, perseveranza, coraggio, divertimento, voglia di mettermi alla prova, pensare di espiare qualche peccato durante una o due imprese affrontate, sapere che non mi arrenderò, avere una sola parola soprattutto con me stessa, non voler deludere me o i miei amici e starei qui per ore...ma va bene così.

Lo sport contempla tanti aspetti, intenzione e motivazione, voglia di fissare obiettivi, di osare sempre un po’ di più. Per approfondimenti è possibile leggere il libro “Obiettivi, risorse, autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport.
https://www.arasedizioni.com/catalogo/o-r-a-obiettivi-risorse-e-autoefficacia-modello-di-intervento-per-raggiungere-obiettivi-nella-vita-e-nello-sport/   
Che significato ha per te praticare il tuo sport?Star bene e divertirmi, poter mangiare qualcosa senza sentirmi in estrema colpa, ricaricarmi mentalmente e fisicamente...sapere di essere forte per la vita.”
Quali sensazioni sperimenti nello sport?Fatica, soddisfazione, frustrazione, solidarietà, appagamento.”
Nella pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione ?Alzarmi con le galline per potermi allenare prima di iniziare la giornata...non strafare per non pentirmi dopo, stare attenta se esco sola ad eventuali incontri indesiderati (quasi mai in effetti).”
Quali condizioni fisiche e/o ambientali ti ostacolano nella pratica del tuo sport?Essere quasi morta o non aver praticamente dormito, le condizioni ambientali in genere non mi scoraggiano.”
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare di fare sport? La voglia, mollo solo se non mi diverto più.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli al tuo sport?Correre è uno sport faticoso e a volte noioso, ma riesce a togliere fuori la parte migliore di te stesso, la parte forte, la parte solidale, la parte che non molla mai, insomma bisogna provare per credere.”

Vero, bisogna provare per credere, quelli che non corrono pensano che ci sia solo fatica nella corsa, che è noiosa, che ci si stanca, ma chi lo fa da anni per passione sperimenta tanto, dal raggiungere obiettivi alla fiducia in se, ci si conosce meglio facendo sport, superando crisi e facendo cose incredibili.
Ritieni utile lo psicologo nello sport?A questa domanda non saprei rispondere in maniera giusta, mi psicanalizzo anche troppo da sola e psicanalizzo anche gli altri alla fine.”
Sogni realizzati e da realizzare? Prossimi obiettivi? Qualche maratona l'ho portata a termine, un'ultramaratona di 80 km in due giorni, 20 km + 60 km, sono riuscita a terminarla e mi piacerebbe fare almeno una volta la 100 km, chissà!
Sei consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti?Non esattamente.”
Quanto ti senti sicura? Quanto credi in te stesso? Molto, in tutta me stessa.”
Quali sono le sensazioni relative a precedenti esperienze di successo?Sensazioni di assoluta completezza, quasi di super poteri.”
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno?Non esattamente, ho dei riferimenti ma mi ispiro molto a me stessa.”
Una parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti?Barcollo ma non mollo.”
Come hai superato eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà?Oddio...non ho mai avuto infortuni o crisi per fortuna ma credo che la cosa migliore sia indirizzarsi ad un obiettivo diverso e cambiare temporaneamente.

Vero, importante spostare l’attenzione, a volte è importante anche fermarsi, esercitare la lentezza, recuperare a sufficienza esercitare coccole e autoprotezione prendendosi cura di se stessi.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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