mercoledì 14 marzo 2018

Stefano Velatta, 6h della Reggia 2018: Le prime 3 ore zoppicavo, le ultime 3 volavo

Matteo SIMONE 

Lo scorso sabato 10 marzo 2018 a Caserta si è disputata la 6 ore della Reggia, gara valida come prova del 16^ Gran Prix IUTA di Ultramaratona, organizzata dalla Podistica Caserta con il patrocinio dell’amministrazione comunale e della Sovrintendenza della Reggia.  

Valeria Empoli ha vinto la gara femminile mentre Silvio Trivelloni si è imposto su tutti precedendo Stefano Velatta che reduce da precedenti infortuni ha rischiato di ritirarsi ma poi forse grazie al caloroso tifo dei presenti, atleti partecipanti e spettatori, è riuscito a continuare la gara con determinazione totalizzando, nonostante tutto, 83.945 km.
Di seguito, Stefano racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Che sapore ti ha lasciato questa 6 ore? Che significato ha per te questa gara?Un sapore agrodolce nel vero senso della parola, agro perché le prime 3 ore zoppicavo, le ultime 3 volavo. 
Un significato importante perché era un test per Seregno a un mese dall' evento penso di essere quasi pronto mi da morale e fiducia avere corso forte il finale di gara.

Stefano volava le ultime 3 ore ma ha trovato davanti a lui Silvio Trivelloni, un atleta che volava di più e che rappresenta per ben due volte l’aquila della sua squadra “Lazio Atletica” e dell’Aeronautica Militare. Comunque è importante aver dimostrato a se stessi e agli altri di avere grinta, forza, coraggio, determinazione, tanta resilienza per andare avanti e per fare bene successivamente.
Vestirai la maglia azzurra prossimamente?La maglia azzurra bisogna meritarsela penso che ci siano atleti più forti e con più esperienza di me. Io li stimo li rispetto e non provo nessuna invidia anzi uno tra questi è un mio compagno di squadra Marco Ferrari capace di fare secondo al Passatore 2 anni fa e già azzurro in diverse occasioni.”

Nella rosa degli atleti che vestiranno la maglia azzurra credo ci sia posto per più persone, quindi continuando con questi alti chilometraggi e podi importanti credo che Stefano venga notato da almeno 1 anno a questa parte dai dirigenti e responsabili FIDAL e IUTA.
Avuto problemi, criticità?Le prime 3 ore dolore al quadricipite per le ferite riportate durante il cross di Lucca la settimana scorsa. Non riuscivo a rompere il fiato e di testa non c'ero.”

Forse qui emerge l’importanza di focalizzarsi negli obiettivi importanti e a volte è importante fare una pianificazione oculata degli allenamenti e gare per non rischiare di arrivare impreparati alle gare importanti, quindi tutto diventa esperienza e insegnamento per il futuro. Comunque tutto è bene quello che finisce bene e si porta sempre qualcosa di importante a casa.
Cosa lasci e cosa porti a casa?Lascio spero un bel ricordo a Caserta per i tanti tifosi che nelle ultime 2 ore hanno tifato per noi, lascio spero un bel ricordo agli organizzatori per aver onorato la gara fino all'ultimo minuto e porto a casa tantissimo, in primis avere ancora una volta fortificato la testa più che il fisico per aver resistito alla voglia di ritirarsi e reagito con grinta nel finale anche sapendo che oramai il primo era irraggiungibile non mi sono accontentato della 2^ posizione ma ho spinto più forte che potevo fino allo sparo finale....questo mi tornerà utile durante la prossima "crisi" perché tanto inevitabilmente ci sarà.”

In effetti a casa si portano sempre nuove consapevolezze, inoltre Stefano oramai dove va è di casa, è ben voluto da tutti, acclamato tra folle di atleti e di spettatori, cittadino onorario di ogni paese o città che organizza una manifestazione podistica di ultra distanza.
Hai conosciuto altri atleti?Si ho rafforzato l’amicizia con il vincitore Trivelloni che oltre a essere un grande atleta è anche una persona umile e seria. Nonostante abbia vinto meritatamente, continuava a dirmi che il più forte ero io e mi ha fatto tantissimi complimenti per il mio stile di corsa, Indubbiamente mi ha fatto molto piacere, è bello che tra di noi ci sia sana rivalità durante la gara ma poi prevale il rispetto....poi bellissimo aver ritrovato tutti gli amici di sempre, alla fine siamo sempre i soliti, ci conosciamo tutti. Una delle cose più belle, quando supero ricevi sempre incitamenti, continui ed è doping allo stato puro.”

Il bello dello sport di endurance, delle ultramaratone in particolare è che si fa a gara a chi fa più complimenti all’altro, non c’è avversione, amarezza, aggressività nei confronti degli altri atleti ma rispetto reciproco, comprensione, condivisione della fatica e dei momenti di gloria.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?Prossimo appuntamento Seregno la 100km poi si vedrà.”
C'è un alimento particolare che hai assunto in gara?Ho bevuto molto poco in gara, acqua con carboidrati e maltodestrine, 3 gel nel finale.
Come ti prendi cura di te ora dopo una gara di 6 ore di corsa?
Ho riposato domenica perché sabato tra viaggio e adrenalina non ho chiuso occhio ma poi da lunedì si riparte in progressione con gli allenamenti stando attenti a non farsi male perché alla fine quello che paga è la continuità degli allenamenti.
Cosa hai raccontato a casa, al lavoro, agli amici dopo la gara di 6 ore di corsa?Agli amici e a tutti quelli che interessa la mia storia sportiva ho raccontato quello che ho scritto a te Simone, niente di più sperando di non essere frainteso, non sono un super eroe, come dico sempre ci sono atleti molto più forti di me, io faccio il mio, mi diverto, mi arrabbio, mi esalto e mi abbatto come tutti, non ho la pretesa di stare simpatico a tutti ma spero di regalare a qualcuno la voglia di uscire a correre dopo aver letto ogni tanto qualche mia piccola impresa".

Una bella testimonianza, grazie.
Stefano è menzionato nel libro “Cosa spinge le persone a fare sport?”, Aracne Editrice. 

Matteo SIMONE  
380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR  

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