domenica 18 agosto 2019

Marcia Muzzi, maratoneta: Dobbiamo imparare ad avere pazienza, disciplina e resilienza

Il ciclo di allenamento è tanto psicologico quando fisico
Matteo Simone

Lo sport non è solo allenamento fisico per eccellere nello sport o per ottenere risultati prestigiosi ma anche allenamento alla vita quotidiana, un esercizio quotidiano per apprendere strumenti di gestione dei problemi non solo sportivi ma anche quotidiani personali, familiari, lavorati.

Non si tratta solo di allenare il muscolo ma anche la testa ad aver chiaro innanzitutto i propri progetti, le proprie capacità e caratteristiche; saper gestire tensioni ed eventuali ansie e pressioni; saper aspettare quando ci sono infortuni e cali di forma ma non solo aspettare anche riorganizzarsi e comprendere cosa si vuol fare e come.
Di seguito Marcia Muzzi dell’HF treinamento esportivo, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì! Mi sono sentita una vera campionessa tutte le volte che ho fatto il mio personal best o la mia maggior distanza, sono sempre motivi per festeggiare.

L’atleta cerca sempre di impegnarsi un po’ di più per ottenere una miglior prestazione o per osare in gare un po’ più difficili per lunghezza, durata, difficoltà della gara.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho cominciato a correre per fare una importante gara della mia città: ‘Volta Internacional da Pampulha’, era una gara di 18 chilometri, è stata la mia prima vittoria nella corsa. Dopo questa gara ho deciso di sfidare me stessa con la distanza, ho fatto dopo sei mesi la mezza maratona di Belo Horizonte, l’anno successivo ho fatto la mezza maratona del Rio de Janeiro, dopo di questa ho deciso da fare la maratona. La mia prima maratona è stata la maratona di Porto Alegre (2017) e la seconda è stata la maratona di Buenos Aires. Adesso mi sto allenando per due mezze maratone e l’anno prossimo farò la mia terza maratona.”

Quando si sperimentano buone sensazione, allora si vuol fare sempre meglio e riconfermare il proprio stato di forma per partecipare a eventi e gare da protagonisti.
Quali fattori e persone hanno contribuito al benessere e performance nello sport?Sono molti i fattori, però il più importante è la mia famiglia che sempre è stata con me, tifano me e le mie piccole vittorie di ogni giorno. Loro sono i miei più grande sostenitore!

E’ importante avere il sostegno di qualcuno che segue le gesta e le imprese dell’atleta, soprattutto se si tratta di persone care come famigliari o amici intimi.
Quale esperienza ti dà la convinzione di potercela fare nello sport e nella vita?Secondo me la maratona, non solo la gara stessa ma l’allenamento della maratona. Il ciclo di allenamento è tanto psicologico quando fisico, perché dobbiamo imparare a far fronte con le nostre paure. Dobbiamo stare con noi stessi e vincere la testa, tutto il tempo. Dobbiamo imparare ad avere pazienza, disciplina e resilienza.”

La maratona può essere considerata la metafora della vita, bisogna arrivarci dopo varie fasi e step credendoci un po’ per volta e impegnandosi così come nella vita bisogna impegnarsi a scuola tanti anni per approdare al mondo del lavoro. 
Durante il percorso della maratona bisogna fare allenamenti duri e impegnativi e superare tanti test di allenamento per capire se si è pronti per affrontare la maratona, così come durante la carriera scolastica bisogna studiare e fare interrogazioni ed esami prima di prendere un titolo di studio.
Può capitare di incontrare blocchi come il muro dopo i 30km, così come nello studio ci sono alcuni esami che possano bloccare il corso di studi. Quando si porta a termine una maratona, così come si porta a termine un corso di studi la soddisfazione è tanta, i sacrifici sono ben ripagati e si apprezza se stessi e chi ha sostenuto questo lungo percorso.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Alla mia famiglia piace molto il mio sport perché loro sanno che mi rende molto felice. Ai miei amici piace anche, però alcuni pensano che mi dà molto da fare!

Lo sport rende felici, fa star bene e spensierati, fa incontrare gente, fa scaricare e tutto questo lo sanno i familiari che comprendono questa forte passione che comporta investimento di tempo e gli amici da una parte si meravigliano per quello che riesce a fare l’atleta e dall’altra non comprendono questo forte attaccamento allo sport.
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?
Ogni volta che faccio una gara importante, piango al traguardo.”

Durante un percorso di allenamento per una gara importante, l’atleta è focalizzato e centrato per il grande obiettivo, mette da parte altre cose per un dato periodo per arrivare pronto alla gara a cui tiene e può capitare anche di accumulare un po’ di tensione, quando tutto finisce e si arriva al traguardo, le emozioni sono intense, l’atleta è come se sciogliesse tutti i dubbi e tensioni e si può rilassare e godere del momento presente a volte con difficoltà a crederci di essere riuscito.
Quali risorse, caratteristiche, qualità possiedi nella pratica del tuo sport?La resilienza, la disciplina, la pazienza.” 
Che significa per te praticare attività fisica?Secondo me significa prendere il tempo per fare qualcosa che è solo mio e che dipende solo da me per avere successo.”

Nello sport c’è bisogno di tanti aspetti da curare per durare nel tempo, per non infortunarsi, per avere sempre un’alta motivazione. E’ importante essere pazienti e fiduciosi, non aver fretta e sapersi organizzare quando ci sono impedimenti o difficoltà che ostacolano la pratica dello sport.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport?
Sensazione de libertà!” 
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione nella pratica del tuo sport?Devo avere sempre il tempo per fare l’allenamento. A volte sono stanca con il lavoro però lo so che ho bisogno di allenamento per migliorare e per fare le gare. A volte ho bisogno di allenarmi più tardi oppure più presto, però lo farò perché questo è importantissimo. Devo andare in palestra per fortificare la muscolatura. Devo sempre andare dal dottore per fare il check up, devo magiare bene per avere forza.”

Gli allenamenti nella prevedono la cura di tanti aspetti come la nutrizione che deve essere sana ed equilibrata per integrare le energie spese e per riempire i serbatoi energetici prima di una gara lunga e faticosa, così come è importante la cura della muscolatura in palestra per avere un fisico armonico.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano nella pratica dell'attività fisica?Fino a oggi, ho smesso di allenarmi solo a causa di infortuni. Mi sono infortunata due volte in sette anni.” 
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica, hai rischiato di mollare?L’attività fisica mi fa sentire viva. Non la vorrei lasciare mai! Penso che solo una malattia me la potrebbe fare lasciare.

Gli infortuni si mettono in conto ma l’atleta non molla se riesce a mantenere un’alta motivazione, positività e fiducia in una risoluzione a breve termine non perdendo la calma e focalizzandosi in altro.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e in quali fasi?Tutto il tempo. Penso che è fondamentale la salute psicologica per vincere la routine di allenamento. Lo sport fa conoscere se stesso e attraverso lo sport possiamo migliorare le emozioni e l’aspetto psicologico di ognuno.”

La preparazione a gare importanti come la maratona prevedono carichi di allenamenti gravosi con tante ripetute brevi e lunghe che a volte possono essere noiose e faticose, bisogna avere sempre la mente orientata un po’ all’obiettivo da raggiungere per poter considerare quel dato allenamento importante e fondamentale, e un po’ focalizzarsi momento per momento, considerando l’insieme di ripetute da fare una alla volta fino all’ultima, senza pressioni e senza giudizi.
La gara dove hai dato il meglio o hai sperimentato le emozioni più belle?
La prima maratona. L’emozione di riuscire in un sogno che ci tenevo di più! È stato meraviglioso!” 
La tua gara più difficile?La prima maratona anche.

La maratona si ama e si odia, si ama perché quando è finita sono grandi le soddisfazioni, si piange, sii è increduli, si pensa a tutti gli allenamenti duri fatti da soli o in compagnia; si odia mentre si sta facendo perché prima o poi la fatica si fa sentire ed è lì che l’atleta deve essere resiliente e mettere in atto anche strategie mentali per andare avanti e portare a termine il proprio progetto.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Ho superato focalizzandomi giorno per giorno. Quando sono più stanca oppure ho qualche problema questo mi aiuta molto. Meglio pensare quello che dobbiamo fare ogni giorno, se penso a più giorni sembra ci sia molto da fare. Se penso a un giorno per volta è più facile, quando sono stanca!

La gradualità e la progressione sono sempre preferibili e aiutano a comprendere che così come si può costruire un risultato o un obiettivo, così si può anche sconfiggere un infortunio o una crisi, un passo alla volta credendoci con pazienza e fiducia.
Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi al tuo sport? “Se fai una maratona puoi fare qualcosa nel mondo!”
C'è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l'uso?  Per me non ha nessun senso fare uso perché questi risultati non sono reali. Non sentirei che è qualcosa che ho raggiunto!”

Prepararsi per una maratona significa prepararsi alla vita; per i ragazzi soprattutto, anche se non devono fare una maratona, comunque lo sport diventa una palestra di vita: insegna a cavarsela giorno per giorno da situazioni, a competere con altri divertendosi senza aggressività, a far squadra per arrivare insieme al traguardo.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare attività fisica?Ho scoperto la mia forza, pazienza, resilienza. Ho scoperto che quando voglio qualcosa posso conquistare.” 
Hai un modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno?Mi ispiro al mio passato. In tutto quello che ho fatto e vinto. Questo pensiero mi fa forte!

Attraverso lo sport Marcia sembra aver sviluppato tanta consapevolezza delle sue risorse, capacità e caratteristiche; sa che aver fiducia è un’arma vincente, aiuta a essere positivi e fiduciosi e a presentarsi alla gara credendo di poterci riuscire perché il passato è dalla nostra parte, possiamo ricordare le nostre precedenti situazioni ed esperienze di successo e di benessere che ognuno di noi sicuramente ha sperimentato.
C'è una parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti?Quando mi sento male o non credo in me penso a tutto quello che ho fatto e penso che la forza viene dalla voglia di vincere se stesso (frase di Dalai Lama).

Ci vuole una grande forza non solo fisica ma anche mentale per rimanere sempre sintonizzati sulle proprie sensazioni di benessere e attivarsi per poterle ricercare sempre accettando anche i periodi di calo di forma ma essendo fiduciosi e positivi per il proprio futuro che dipende soprattutto da noi se ci ascoltiamo e ci rispettiamo facendo quello che vogliamo senza rimandare a un domani.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?Il mio sogno è fare la maratona di Roma 2020!” 
Un messaggio per le donne del mondo?Messaggio per le donne: tutto è possibile se si ha voglia, dedizione e ci si allena!

Un grande grazie a Marcia per la sua disponibilità a raccontare la sua esperienza e spero di vederla l’anno prossima a Roma per correre la sua 3^ maratona.
Ho scritto alcuni libri riguardanti la psicologia dello sport e dell’endurance grazie anche ad interviste a tanti atleti: “O.R.A. Obiettivi, risorse, autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport”, Aras Edizioni; “Sviluppare la resilienza. Per affrontare crisi, traumi, sconfitte nella vita e nello sport”, Prospettiva Editrice; “Sport, Benessere e Performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta”, Prospettiva Editrice; “Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, Edizioni Psiconline.

Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

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