lunedì 8 luglio 2019

Giacomo Cecchini: Correrò finché riuscirò a divertirmi trovando sempre nuove sfide

Quando la vita mi ha messo a terra la corsa mi è tornata utile per rialzarmi

A volte lo sport aiuta a riprendere in mano le redini della propria vita, scoprendo nuove modalità di essere, di relazionarsi, di affrontare ogni giorno pianificando mete e obiettivi ambiti e sfidanti. Di seguito l’esperienza di Giacomo Cecchini, atleta “9.92 Running ASD”, attraverso risposte ad alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Ogni volta che indosso l’abbigliamento per correre e mi presento alla partenza mi sento già un vincitore, tutto ciò che avviene dopo lo decido io.Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Sono nato in pista con le classiche gare di atletica, mezzo fondo, siepi, fondo, corse campestri. Poi ho smesso, e quando la vita mi ha messo a terra la corsa mi è tornata utile per rialzarmi e da quel momento (2013) non ho più smesso e mi sono detto che correrò finché riuscirò a divertirmi trovando sempre nuove sfide.

Marco Boni, astista: Bisogna allenare forza, velocità, tecnica, acrobatica, la mente

I sogni realizzati sono un titolo italiano assoluto e la maglia azzurra

Marco Boni, astista e bobbista, più di una dozzina di volte sul podio ai campionati italiani assoluti di atletica leggera. Nel 1998 sui 110 metri ostacoli ottiene un bronzo ai campionati italiani juniores nel 2003. Ha rivestito la maglia della nazionale dell'Italia negli incontri internazionali di Gorizia (2002) e Nove (2003).
Dal 2008 ha iniziato la carriera nel bob, venendo selezionato come frenatore con la squadra nazionale per la Coppa Europa e ottiene anche u podio ai campionati italiani estivi di bob.
Il 4 marzo 2012 nel salto in alto stabilisce il personale con 5,60 m, 6ª prestazione italiana di tutti i tempi indoor e minimo per i Campionati europei di atletica leggera 2012. Da qualche mese la sua carriera sportiva ha preso la strada del preparatore atletico della nazionale di bob.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marco attraverso riposte ad alcune mie domande di alcuni anni fa: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Più di qualche volta, anche se spesso i motivi della soddisfazione sono variati di volta in volta.” In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? Grazie allo sport mi sono tenuto lontano dalle ‘brutte compagnie’ e da vizi dannosi come droga, alcol e fumo. Inoltre per scelta ma anche per dovere mi sono dovuto informare sull'alimentazione arrivando a sapere di nutrizione molto più di chiunque altro frequenti. Infine ho così un fisico sano ed allenato.”

Sono tanti i benefici derivanti dalla pratica di un sport, allontana da cattive compagnie e stili di vita non sani, aiuta a occuparsi di se stessi sia fisico che mente, aiuta a conoscere il proprio corpo: Come hai scelto il tuo sport?Stanco del calcio e dopo aver provato quasi tutto quello che si poteva, ho trovato l'atletica un bell'ambiente, inoltre per il fatto che riscontravo grandi successi.” Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna allenare?Le difficoltà del salto con l'asta spaziano in maniera impensabile: ci sono quelle fisiche (cioè allenarsi duramente per la condizione), quelle tecniche (riuscire a sfruttare la ‘forza’ accumulata e indirizzarla) e psico-emotive. I rischi del salto con l'asta sono un po' più alti rispetto alla media, dal fatto che si può rompere un'asta durante il gesto al cadere fuori dal materasso a strapparsi un muscolo o prodursi un'ernia durante la preparazione. Quindi bisogna fare attenzione a non sovraccaricare e avere un monitoraggio medico costante. Bisogna allenare forza, velocità, tecnica, acrobatica, la mente.”

Sono tante le componenti del benessere e del successo nello sport, prima di tutto tanta attenzione a non farsi male e poi cercare di osare in base all’esperienza con gradualità, coraggio e aiuto di personale qualificato: Cosa mangi prima, durante e dopo una gara?Dipende molto dalla dieta che sto facendo in quel periodo. Normalmente mangio come negli altri giorni ma molto prima, durante prendo maltodestrine o altre cose leggere e dopo dipende, possibilmente delle fonti di aminoacidi.” Quali condizioni ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale?Qualche volta pioggia e vento contrario o laterale hanno influito negativamente. Eccezionalmente il troppo caldo o il troppo freddo (cioè >35° o <15°).” Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?Mollare fortunatamente ancora nulla, continuerò fino al giorno in cui penserò di potermi migliorare, poi penso che sarà una scelta automatica.”

domenica 7 luglio 2019

Gianfranco Cucco è il Campione Europeo assoluto Age Group di Duathlon Cross

Sogni da realizzare? La convocazione in nazionale di duathlon cross per i prossimi europei

Gianfranco Cucco, delle “Frecce Bianche Triathlon”, già nel 2018 ha vinto gli Europei di Ibiza, categoria Age Group 25-29. Quest’anno si ripete in Romania a Sovata, con il crono di 01h45’53” (7km corsa, 20 bici e 3,5km corsa) precedendo il belga Lander Sels 01h48’58” e lo spagnolo Javier MegÍa Ciudad 01h55’48” ed è anche primo assoluto Age Group.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Gianfranco attraverso risposte ad alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì! Proprio lo scorso 2 Luglio in Romania a Sovata, dove ho disputato i Campionati Europei Age Group di Duathlon Cross, ed ho vinto il titolo Continentale assoluto Age Group!” Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Ho iniziato da piccolo giocando prima a Basket poi a Calcio, per poi passare alla Moto velocità e, giungere all’attuale Triathlon e podismo.”

venerdì 5 luglio 2019

Matteo Raimondi, corsa in montagna e trail: Se ci si impegna, si può ottenere tutto

I sogni si possono raggiungere attraverso l’impegno e la pazienza
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

Interessanti i punti di vista degli atleti che si appassionano a uno sport, lo praticano, traggono insegnamenti per migliorare nello stesso sport in allenamento e in gara e anche insegnamenti per la vita parallela quotidiana familiare, lavorativa, relazionale.

Di seguito l’esperienza di Matteo Raimondi attraverso riposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Campione no, buon atleta si.” 
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho iniziato a correre a 16 anni seguendo le indicazioni di un inserto della Gazzetta (prima solo camminate in montagna e sci di fondo con i miei genitori la domenica). Il primo giorno ho corso 15’ e ho avuto mal di gambe per 3 giorni. Dopo una settimana ho incontrato per caso il mio allenatore che mi ha proposto di far parte della sua squadra. Nel giro di 2-3 anni ho aumentato i giorni di allenamento da 3 a 7-10 a settimana. A 19 anni ho smesso perché non mi andava che qualcuno mi dicesse cosa dovessi fare e ho ripreso 1-2 anni dopo da solo non smettendo più (se non durante i numerosi infortuni e malanni di stagione). Prima gare corte, mezze e poi gare di corsa in montagna e trail.”

martedì 2 luglio 2019

I fratelli Elvino, Loris e Pietro Gennari vincono una maratona in 2h35'24''

Chi sono i fratelli Gennari? Specialisti della 100km
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it

Italiani conosciuti al mondo e temuti per essere vincenti in sport di endurance, per essere uomini duri che non hanno paura del terreno di gara, non hanno paura delle condizioni atmosferiche, non hanno paura degli avversari, uomini che si preparano oltre l’attività lavorativa e partono per destinazioni ignote per scoprire nuove sfide da affrontare e tornare a casa arricchiti, soddisfatti, sportivamente ma anche culturalmente per aver conosciuto nuovi mondi, nuove culture.

La "capacità di saper soffrire"

Matteo SIMONE

In condizioni estreme avviene una sorta di autoregolazione organismica, sembri di essere all’estremo senza soluzioni, in una condizione di quasi arresa, ma poi arriva sempre un momento di lucidità riparativa che ti porta in salvo e ti toglie dalla situazione di crisi, e tutto ciò poi ti serve e ti aiuta nella vita quotidiana, lo sai che se vuoi, ti impegni e se sei fiducioso si risolve tutto

Questo è il vantaggio della resilienza, trasformare tutto, raccogliere sempre dalle esperienze il buono che c’è.
Gli atleti sperimentano di saper soffrire, di riuscire, di superare momenti difficili.

lunedì 1 luglio 2019

Anna Paola Improta, runner: Il primo allenamento è quello mentale

Nello sport nulla è impossibile, il nostro corpo ha mille possibilità

A volte le passioni aiutano a prendere in mano le redini della propria vita, pare che questa sia l’esperienza di Anna Paola che da piccola è stata introdotta dalla madre nel mondo dello sport e poi ha dedicato una vita allo sport e nulla l’ha fermata, nemmeno un cancro perché lei ha voluto continuare a cavalcare l’onda del cambiamento con le risorse residue che paiono essere immense tanto da aver voglia di rifare una maratona non appena si sente abbastanza pronta.

Di seguito l’esperienza della presidente dell'associazione "Runners Parco San Felice" di Foggia, Anna Paola che ho conosciuto nei sentieri del Gargano grazie all’amico ultra camminatore Michele Spagnuolo che organizza tanti cammini, dai più ardui come le 100km alle più semplici camminate serali per spronare gente a mettersi in movimento.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, in una gara podistica a Carpino sono arrivata seconda assoluta.” 

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