Matteo Simone
A volte su invito di amici, parenti o medici ci dedichiamo ad attività per noi sconosciute o che non abbiamo mai avuto modo o occasione di praticare o di interessarci e come per magia gradualmente ci accorgiamo di diventare quasi dipendenti.
Ci accorgiamo che
tali attività, tali interessi per qualche motivo ci procurano benessere, ci
fanno sperimentare situazioni piacevoli.
Le potenzialità
dell’essere umano sono inimmaginabili, si scopre per caso di essere portati per
qualcosa per la quale siamo disposti ad investire in tempo, fatica o danaro.
Ecco le risposte ricevute alla domanda: “Qual è stato il tuo
percorso per diventare ultramaratoneta?”:
Stefano La Cara: “Ho iniziato a corricchiare una mezzamaratona con un amico per
scommessa a 32 anni. Da lì non mi sono più fermato.”
Angelo Fiorini: “Ho iniziato oltre 15
anni fa, spronato da un amico, a corricchiare nel parco per passare il tempo
mentre i nostri figli si allenavano alla scuola calcio. La corsa non mi diceva
gran che, ma giorno dopo giorno, km dopo km, la cosa cominciava ad intrigarmi
soprattutto perché le gambe rispondevano bene alla fatica e il fiato c’era!