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giovedì 16 luglio 2015

Manuela Vilaseca: Una delle gare più estreme è stata la XMAN

Tanti ultramaratoneti, ultrarunner, ultratrailer vedono il mondo in modo diverso dai normali runner o dalle persone comuni che praticano una qualsiasi attività sportiva o che seguono lo sport in TV o sui mass media. 

E’ quello che emerge da interviste ad ultramaratoneti per la redazione di un testo rivolto a loro ma anche a coloro che non conoscono questo mondo particolare per capire le loro motivazioni, passioni, stranezze, conoscere aneddoti, modalità di superare crisi, difficoltà, aspetti psicologici che utilizzano per raggiungere i loro obiettivi.
Emerge anche l’importanza dello sperimentare, del far parte di una categoria privilegiata che sa che se vogliono possono fare tutto nello sport e nella vita. Riporto di seguito l’intervista a Manuela Vilaseca.
Cosa significa per te essere Ultramaratoneta? What does it mean to you to be Ultrarunner? It means to be a person with an open heart, willing to be much more in nature than in the city. Means to be a person who has a free spirit and who loves the simple things in life. If you want to see me happy, put me in the trails with some running shoes on. I feel like a kid, having fun on my own."
(Vuol dire essere una persona con un cuore aperto, disposti a stare molto più tempo nella natura che in città. Significa essere una persona che ha uno spirito libero e che ama le cose semplici della vita. Se vuoi vedermi felice, portami nei sentieri con un paio di scarpe da corsa.)

A volte su invito di amici, parenti o medici ci dedichiamo ad attività per noi sconosciute o che non abbiamo mai avuto modo o occasione di praticare o di interessarci e come per magia gradualmente ci accorgiamo di diventare quasi dipendenti, ci accorgiamo che tali attività, tali interessi per qualche motivo ci procurano benessere, ci fanno sperimentare situazioni piacevoli.
Qual è stato il tuo percorso per diventare un ultramaratoneta? What was your path to becoming a Ultrarunner? I started out doing other sports, such as triathlons and mountain bike. Then I went into adventure racing and I think that it was the sport that mostly prepared me not only ultra running but life itself. It had thought me many important lessons and I’m sure it helped me build an amazing mental strength." (Ho iniziato facendo altri sport, come il triathlon e mountain bike. Poi passai a gare più avventurose e credo che lo sport maggiormente mi ha formato nella vita, non solo l’ultra running. Ho appreso tante importanti lezioni di vita e sono sicura che mi ha aiutato a sviluppare una forza mentale incredibile.)
Cosa ti motiva ad essere ultramaratoneta? What motivates you to be Ultrarunner? “To be in nature, in amazing places. I feel very fortunate to be healthy enough to be able to do such sport and it makes me really happy. While I’m in an ultra race I get in touch with myself and I appreciate every kilometer. It’s like a magic moment for me." (Stare nella natura, in posti meravigliosi. Mi sento molto fortunata di stare abbastanza bene in salute per essere in grado di fare tale sport che mi rende davvero felice. Mentre sono in una gara ultra, sono in contatto con me stessa ed apprezzo ogni chilometro. E 'come un momento magico per me.)
Hai mai pensato di smettere di essere ultramaratoneta?” Have you ever thought to stop being Ultrarunner?“I know that I won’t be racing competitively when I get old, but I sure want to continue in the sport. I love to be in the mountains and I’m sure I’ll always feel like being there as much as I can. I’m much happier in a mountain than in the city, so I’m sure I’ll take time to camp and be in the wild as much as I can."
(So che non farò gare competitive quando sarò più anziana, ma di sicuro voglio continuare in questo sport. Mi piace stare in montagna e sono sicura che mi sentirò sempre bene lì. Sono molto più felice in una montagna che in città, quindi sono sicuro che mi prenderò il tempo per fare campeggio e stare in natura, per quanto posso.)

Chi sceglie di essere ultramaratoneta e di partecipare a gare estreme sembra che non abbia limiti, vuole andare avanti, vuole cercare competizioni sempre più dure, difficili, e solo l’infortunio, l’incidente, un malessere può fermarli.
Hai mai rischiato per infortuni o altri problemi di smettere di essere ultramaratoneta? Have you ever risked for injuries or other problems stop being Ultrarunner? Fortunately not, and I hope I can continue this way. I take care as much as I can, doing physiotherapy, yoga, biking and eating clean." (Fortunatamente no, e spero di poter continuare in questo modo. Mi prendo cura per quanto mi è possibile, facendo fisioterapia, yoga, ciclismo e mangiare pulito.)

Si spera che non giunga mai il momento per smettere, significherebbe smettere di vivere, di sentire, di faticare, di divertirsi, di gioire, di mettersi alla prova, di conoscersi, sperimentarsi, di relazionarsi, scoprire.
Cosa ti spinge a continuare ad essere ultramaratoneta? What drives you to continue to be Ultrarunner?
 “To be able to travel the world, knowing people, visiting amazing places and seeing sunrises and sunsets in the top of the mountains. This is priceless!" (Per essere in grado di viaggiare per il mondo, conoscendo le persone, visitando posti meravigliosi e vedere albe e tramonti in cima alle montagne. Questo non ha prezzo!)

Gli ultramaratoneti riportano di non considerare la partecipazione ad ultramaratone come spingersi oltre i limiti ma hanno un approccio di sicurezza in quello che fanno avendo sperimentato con gradualità crescente la propria autoefficacia, cioè di poter riuscire ad aumentare il chilometraggio in allenamento ed in gara utilizzando delle strategie che gli permettano di superare eventuali crisi, difficoltà o quello che viene definito limite.
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? Have you experienced the experience of the limit in your races? Every race I try to push a little harder, depending on how I feel, but since I know myself so much I tend not to go over the limit. If I feel things are going bad, I change my strategy to take care of myself and be able to finish. To me, racing is not only performing. Somedays things go bad and we have to know that we have limits. If I’m not in a good day I just slow down my pace and to recover as much as I can and drive myself to the finish line. This is what most matters to me. I don’t like to give up in a race, unless it’s the only alternative I have. To be able to finish is always a victory." (Ogni gara cerco di spingere un po di più, a seconda di come mi sento, ma mi conosco così bene che tendo a non andare oltre il limite. Se sento che le cose stanno andando male, cambio la mia strategia per prendermi cura di me ed essere in grado di finire. Per me, le corse non sono solo performance. A volte le cose vanno male e dobbiamo sapere che abbiamo dei limiti. Se non sono in una buona giornata devo solamente rallentare il passo, recuperare quanto più possibile e condurmi verso il traguardo. Questo è ciò che più conta per me. Non mi piace strafare in una gara, a meno che sia l'unica alternativa che ho. Portare a termine una gara è sempre una vittoria.)

Emerge la consapevolezza dell’importanza del fattore mentale per spingersi oltre, per portare il fisico a sforzi estenuanti, ma emerge anche la consapevolezza dell’ascolto del proprio corpo, della possibilità che problemi fisici possano impedire di andare oltre.
Quali i meccanismi psicologici ritieni ti aiutano a partecipare a gare estreme? What are the psychological mechanisms you feel will help to participate in extreme races? The ability to face very difficult situations and still have positive thoughts. If any negative thought comes to my mind I try to neutralize it and think of good things. Positive attracts positive and negative attracts negative. Every time I start in a race I remind myself that it’s my choice to be there and it’s a mechanism of not feeling sorry for yourself in case you I have a bad moment. Races have ups and downs, just like life." (La capacità di affrontare situazioni molto difficili ed ancora avere pensieri positivi. Se un pensiero negativo mi viene in mente cerco di neutralizzarlo e penso alle cose buone. Positivo attrae positivo e negativo attrae negativo. Ogni volta che inizio una gara ricordo a me stessa che ho scelto io di essere lì ed è un meccanismo che non ti fa sentire dispiaciuto nel caso in cui abbiamo un brutto momento. Le gare hanno alti e bassi, proprio come la vita.)
La tua gara più estrema o più difficile?” What was your race more extreme or more difficult? “I’ve done some very extreme races, that have lasted up to 5 days, non-stop. They are very extreme because you race with no sleep and it comes to a point when you don’t know what’s real and what’s not. Adventure races are team races and besides all the difficult situations we handle, we still have to handle relationships between teammates. It’s no easy. Besides all the Aventure Raids I’ve done, another race I considered one of the most extreme races I had to face was the XMAN. It was an Ironman race, except it was 100% off road. It started at 7PM in a winning section in very cold water. The mountain bike section lasted about 12 hours because it poured rain the whole night and then the marathon was all in trails, with lots of mud. It was an extreme race and I loved it."
(Ho fatto alcune gare estreme, che sono durate fino a 5 giorni, non-stop. Sono molto estreme, perché si gareggia senza dormire e si arriva a un punto in cui non si sa che cosa è reale e cosa non lo è. Gare d'avventura sono gare a squadre e oltre a tutte le situazioni difficili che abbiamo a che fare, dobbiamo anche gestire le relazioni tra compagni di squadra. Non è facile. Oltre a tutte le Aventure Raids che ho fatto, un'altra gara che considero una delle gare più estreme che ho dovuto affrontare è stata la XMAN. E 'stata una gara Ironman, tranne che era al 100% fuori strada. E’ iniziata alle 19:00 con una frazione vincente in acqua molto fredda. La frazione di mountain bike è durata circa 12 ore perché pioveva a dirotto tutta la notte e poi la maratona era tutto in sentieri, con un sacco di fango. E 'stata una gara estrema e mi è piaciuta molto.)

L’ultramaratoneta ha scoperto che volendo, si può far tutto, che la passione è un motore potente che riesce a mobilitare le energie occorrenti per portare a termine qualsiasi impresa con qualsiasi condizione, è una sorta di adattamento graduale che ti permette gradualmente di incrementare l’autoefficacia personale e sviluppare la resilienza che ti permette di andare avanti e non fermati per imprevisti o crisi ma avere la capacità di gestire momento per momento con tutte le proprie risorse, capacità personali scoperte nel corso di precedenti competizioni e situazioni. 
Pertanto l’ultramaratoneta è continuamente alla ricerca di situazioni sfidanti da gestire, superare che poi facciano parte del proprio corredo caratteriale.
una gara estrema che ritieni non poter mai riuscire a portare a termine? What is an extreme race that you think we can not ever be able to finish it? I don’t know of a race that it’s not possible to finish. If someone can finish, it’s always possible." (Non conosco di una gara che non è possibile finire. Se qualcuno la può finire, è sempre possibile.)

Emerge per alcuni ultrarunner una sorta di consapevolezza dei propri limiti, per altri emerge una sorta di pensiero quasi delirante, sentono di poter far tutto, di riuscire in tutto e questo si acquisisce con l’esperienza graduale, riuscendo volta per volta nelle proprie imprese, raggiungendo volta per volta gli obiettivi che si sono prefissati avendo cura nei minimi particolari e con un approccio volto ad una forza interiore che sostiene quella fisica che da sola non basterebbe per compiere imprese considerate ai non addetti ai lavori quasi da suicidio.
Una gara estremi che non faresti mai? There is an extreme race that you would never do? I would never face extreme races that are in the pavement, like ultras that are done on the road. I think that I wouldn’t find motivation and it just wouldn’t make sense to me. It would be just suffering and I guess I wouldn’t enjoy." (Non farei mai gare estreme che si corrono sul pavimento, come le ultra che si fanno sulla strada. Io penso che non troverei la motivazione e semplicemente non avrebbe senso per me. Sarebbe solo sofferenza e credo che non mi piacerebbe.)

Alcuni atleti sono abbastanza resistenti alle gare estreme superano tutte le difficoltà e i rischi e si proiettano su nuove sfide da affrontare serenamente con sicurezza. Estreme e difficili sono considerate anche quelle dove non vi è motivazione, si corre con svogliatezza, quindi è importante credere in quello che si fa ed avere la passione che ti sostiene.
Cosa ti spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici? What motivates you to move more and more forward the physical limits? «Challenges and dreams motivate me. They are always a reason to wake up early and train. They are a reason to work hard and to keep focused. I think that if you don’t dream of anything, you don’t have a reason to fight in your life. These are the battles we want to win because there is a lot of glory in what’s difficult." (Sfide e sogni mi motivano. Sono sempre un motivo per svegliarsi presto ed allenarsi. Sono una ragione per lavorare sodo e rimanere concentrati. Penso che se non sogni niente, non hai motivo per combattere nella tua vita. Queste sono le battaglie che vogliamo vincere perché c'è tanta gloria in ciò che è difficile.)
What do your family and friends about your participation in extreme racing? Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua partecipazione a gare estreme? In the beginning they were against. They said I was too crazy and they thought it was weird that I liked to do such things. With time they started to see my progression and they realized how important it was to me. I feel that I’ve gained respect." (In principio erano contrari. Dicevano che ero troppo folle e pensavano che fosse strano che mi piaceva fare queste cose. Con il tempo hanno cominciato a vedere i miei miglioramenti e si sono resi conto di quanto fosse importante per me. Sento di aver guadagnato rispetto.)”

Come succede per tanti ultrarunner, all’inizio i famigliari sono preoccupati ma poi capiscono che si tratta di una passione e che è importante il loro supporto e presenza.
What does it mean for you to participate in an extreme race? Che significa per te partecipare ad una gara estrema? It’s like a journey to me. It’s like living one month in one day. It adds experience and lots os new stories to my book of life." (E’ come un viaggio per me. E 'come vivere un mese in un giorno. Aggiunge esperienza e tante nuove storie al libro della mia vita.)
What did you find your character to become Ultrarunner? Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare ultramaratoneta? I’m a very calm person and I think it’s something in my character that helps me in ultra running. I can think wisely in a difficult situation and it’s usually what is most important. You have to think quick, act fast and don’t panic." (Sono una persona molto calma e penso che sia parte del mio carattere che mi aiuta nella corsa ultra. Riesco a pensare in modo saggio in una situazione difficile e capisco qual’è la cosa più importante. Devi pensare velocemente, agire in fretta e non farti prendere dal panico.)
How has your family life, work? Come è cambiata la tua vita famigliare, lavorativa? My life is divided between my job as a runner and my job as a businesswoman. I have a store in Rio de Janeiro, the city I live in, and I sell frames and pictures. I have a team working in the store, so when I’m away I usually Skype and email them often. I don’t need to be physically present everyday, but I usually organize many things in advance before I travel. I live on my own and I’m not married and don’t have kids." (La mia vita si divide tra il mio lavoro come runner e il mio lavoro come una donna d'affari. Ho un negozio a Rio de Janeiro, la città in cui vivo, e vendo cornici e foto. Ho una squadra che lavora nel negozio, così quando sono lontano, di solito uso Skype ed e-mail. Non ho bisogno di essere fisicamente presente tutti i giorni, ma di solito organizzo molte cose in anticipo, prima del viaggio. Io vivo da sola e non sono sposata e non ho figli.)
If you could go back what would you do? Or would you do? Se potessi tornare indietro cosa faresti? O non faresti? “I’m glad to say I wouldn’t change anything. I love my life the way it is and I enjoy the present moment. I live each day at a time and don’t plan to much. I don’t like to create too many expectations, otherwise I might have disappointments. I’m happy to say I healthy enough to live the way I do. I’m very grateful for the life I have, with the family and friends I have." (Sono felice di dire che non cambierei nulla. Amo la mia vita così com'è e mi godo il momento presente. Vivo un giorno alla volta e non pianifico troppo. Non mi piace creare troppe aspettative, altrimenti potrei avere delusioni. Sono felice di dire che ho abbastanza salute per vivere nel modo che voglio. Sono molto grata per la vita che ho, con la famiglia e gli amici che ho.)
Do you use drugs, supplements? Why? Usi farmaci, integratori? Per quale motivo? The only supplements I use are gels, isotonic and bars. I use gels in the races because they’re easy energy, since I find it’s so hard to eat during ultras." (Gli unici integratori che uso sono i gel, barrette. Io uso i gel nelle gare perché sono energie di facile assimilazione, poiché trovo che è difficile mangiare durante ultras.)
Do you have a dream? Hai un sogno nel cassetto? "I dream to be able to live a healthy life and to be able to stay in touch with nature with my family. Sports wise I dream of climbing a big mountain in the Himalayas… maybe Everest." (Sogno di essere in grado di vivere una vita in salute e di essere in grado di rimanere in contatto con la natura con la mia famiglia. Sportivamente, sogno di scalare una grande montagna nell'Himalaya, forse l’Everest.)

Mai dire mai, bisogna sperimentare, se altri riescono si può provare, preparandosi bene per non rischiare. Si va alla continua ricerca di sondare le proprie possibilità, sempre di più, osando ma con la consapevolezza che si può fare  e sperimentando benessere sentendosi vivi mentre si fa quello che si vuole con passione e dedizione.

Interviste a Manuela sono riportate nei libri “Ultramaratoneti e gare estreme” e “Triathlon e ironman. La psicologia del triatleta”, editi entrambi da Prospettiva Editrice.
Manuela è menzionata anche nel libro “Maratoneti e ultrarunner”, Edizioni Psiconline.

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