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martedì 7 luglio 2015

Niente è impossibile, se si vuole si può superare qualsiasi cosa

Hervé Barmasse nel suo testo La montagna dentro spiega che niente è impossibile, se si vuole si può superare qualsiasi cosa: “Superare le montagne si può, come si possono superare le vie difficili in falesia, i limiti nello sport, ma anche i pregiudizi, le barriere sociali e culturali.” (1)


Dalle risposte alla domanda “Cosa significa per te essere Ultramaratoneta?” una parte degli atleti ha evidenziato semplicemente il percorrere una distanza superiore alla maratona, mentre un’altra parte ha evidenziato aspetti inerenti le capacità mentali di perseguire uno sforzo prolungato nel tempo oltre quello previsto per la percorrenza della distanza di una maratona e le conseguenze relative, tipo la capacità di saper soffrire, di saper autoregolare le proprie energie, lo sperimentare nuove emozioni, ecc.
Ma emerge l’importanza dello sperimentare, del far parte di una categoria privilegiata che sa che se vogliono possono fare tutto nello sport e nella vita. Riporto di seguito le risposte alla domanda “Cosa significa per te essere Ultramaratoneta?”:
Vito Rubino: Fare gare che durano almeno un giorno intero (12-24h). Significa correre dall’alba al tramonto senza fermarmi; significa non dormire per correre tutta la notte, e scoprire un nuovo giorno mentre continuo a correre.”
Marco Dori:
Significa misurarmi con i miei limiti soprattutto mentali. Non ho una corporatura da maratoneta; sono alto 1,94 mt e peso intorno ai 95 kg e negli anni passati già la maratona per me era una misura limite. Poi ho scoperto le ultra e ciascuna di esse è stato un percorso dentro me fatto di sfida, difficoltà, solitudine, contatto con la natura, rispetto, voglia di mettermi alla prova. Quando parto so che vivrò un’esperienza irripetibile e unica.”
Mauro Fermani: Vuol dire non accontentarsi, aver voglia di mettersi alla prova, soffrire e cercare di raggiungere altri obiettivi senza smettere di sognare.”
Ciro Di Palma: Ultramaratoneta per me significa andare avanti in modo lucido, con un obiettivo, passando attraverso sacrifici e difficoltà ma sempre però attraverso una pianificazione e con metodo.”
Claudio Leoncini: Non aver imbarazzo e paura di se stessi; nelle ultramaratone si passano ore e ore in compagnia solo dei propri pensieri.”
Paolo Zongolo
: Avere appunto una filosofia differente dal semplice runner, cercare sempre di spingersi ad affrontare sfide diverse e sempre più dure, ma non per dimostrare qualcosa a qualcuno, al contrario, l’ultramaratoneta a mio parere cerca di sorprendere e migliorare se stesso per fortificare mente e corpo.
Ivan Cudin: Letteralmente un podista che pratica corse più lunghe della maratona. Secondo la mia accezione, significa aver trovato un attività sportiva che mi faccia star bene e mi regali sensazioni irripetibili, che mi faccia vivere emozioni molto forti e mi ha aiutato a trovare dentro di me la giusta forza di volontà e convinzione per superare i momenti di difficoltà.”
Daniele Baranzini: Significa perforare il mondo interiore ed esteriore.”
Francesca Canepa: “Significa semplicemente ritenere possibile correre QUALSIASI distanza. Senza limiti. Significa che il mio cervello non vede confini, il mio corpo neanche.”
Lisa Borzani
: Nel senso stretto del termine significa percorrere distanze superiori ai classici 42 k in senso più ampio per me significa amare correre su strada o per sentieri per un periodo di tempo abbastanza lungo da far entrare in gioco variabili diverse oltre a quelle della classica ‘gara di corsa’ variabili che riguardano l’ambiente esterno ma anche il proprio intimo modo di vivere la lunga distanza.”
Filippo Canetta: Cercare di fare qualcosa che al momento presente sembra impossibile, impegnarsi, farlo e poi accorgersi che non era impossibile.”
Stefano Ruzza: Cercare i propri limiti e provare a spostarli in là, fisicamente, ma soprattutto mentalmente.”
Stefano Bognini: Cercare di superare sempre nuovi limiti.”
Michele Belnome: “Esserlo significa fare ciò che per gli altri è ritenuto impossibile".
Salvatore Musone: Arrivare dove gli altri non riescono a giungere.”
Roberto D’Uffizi: “Significa avere la possibilità di effettuare un meraviglioso viaggio dentro noi stessi dove mente e fisico, in sinergia, cercano di portarti oltre lo stremo.”
Gianluca Di Meo: Ultramaratoneta non significa per me oltre i 42 km, ultramaratoneta è uno stato mentale aldilà dei km. È un avventuriero del limite.”
Silvio Cabras: “Per me essere ultramaratoneta significa riuscire a fare qualcosa che per molti sembra impossibile!
Armando Quadrani: “Spostare i limiti fisici e mentali oltre uno schema predefinito. In trigonometria esprimerei il mio pensiero dicendo che è il limite che tende all'infinito. Non ci sono ostacoli, barriere, punti di arrivo che possono interrompere una avanzata. Una continua ricerca del mio io, che forse non riuscirò mai a scoprire fino a dove è stato collocato. Un viaggio continuo con me stesso, dentro me stesso. Quasi un peregrinare senza meta ,un navigare a vista. Una retta infinita che non ha un punto di origine ne di arrivo.
Riccardo Borgialli: Significa sfidare i propri limiti, o meglio, spingere sempre un po’ più in là il limite che ognuno di noi ha.”
Giuliano Cavallo: “Correre distanze fuori dalla portata di tutti!
Efisio Contu: “Spingermi oltre i miei limiti.
Luca Pirosu: “Sfiorare la sofferenza con una delle cose che ti piace di più, sembrerà arrogante, ma ti senti invincibile!
Alina Losurdo: Essere Ultramaratoneta non la ritengo solo una questione di km oltre il numero 42, ma testa, spostare quel limite e cercare dentro di me nuovi stimoli soprattutto quando dopo tante ore che sei a spasso senti dentro quella vocina diabolica che ti chiede di fermarti. Un viaggio si ma lungo e che fa sognare, fa nascere e morire un milione di volte ma ti porta al traguardo.
Marco Gurioli: Per me significa correre distanze che superano i 42 Km , ma soprattutto che impegnino la testa ed il fisico per un tempo tale per cui si senta di aver superato degli scogli.
Julien Chorier: “Il s’agit tout simplement d’être capable d’aborder un ultramarathon. Savoir se préparer à gérer son allure, son alimentation et son hydratation sur plusieurs heures de course. (Si tratta semplicemente di essere in grado di affrontare una ultramaratona. Sapersi preparare a gestire il ritmo, il cibo e l'idratazione in diverse ore di gara).”
Roberto Beretta: “Per me significa stare in giro ore per montagne, vivere me stesso con le mie difficoltà, fare turismo e conoscere un nuovo modo di vedere il mondo.”
Marco Albertini: “Per me essere un ultramaratoneta significa avere un’opportunità unica nel suo genere, data la mia 'condizione fisica' ahahahah.”
Raffaele Luciano: “L’Ultramaratoneta è una persona che attraverso la corsa fa un viaggio dentro se stesso, per conoscersi, migliorarsi e crescere.”
Daniele Cesconetto: “Significa mettersi in gioco, provare emozioni nuove e intendere l'ultramaratona come un viaggio dentro a se stessi e non come una gara. A me le classifiche non interessano minimamente.

Tutto è relativo, tutto è soggettivo, tutto è personale, è quello che emerge da interviste ad ultramaratoneti per la redazione di un testo rivolto a loro ma anche a coloro che non conoscono questo mondo particolare per capire le loro motivazioni, passioni, stranezze, conoscere aneddoti, modalità di superare crisi, difficoltà, aspetti psicologici che utilizzano per raggiungere i loro obiettivi.

(1)     Hervé Barmasse, La montagna dentro, Editori Laterza, Bari, 2015, p. 165.

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