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giovedì 3 dicembre 2015

Giulia Conti e Francesca Clapcich oro mondiale Vela 2015

Psicologo, Psicoterapeuta 

La vela italiana torna sul gradino più alto del podio, le due azzurre, Giulia Conti (Circolo Canottieri Aniene) e Francesca Clapcich (Sezione Vela Aeronautica Militare), hanno conquistato il titolo dei 49er FX (classe olimpica) a San Isidro in Argentina vincendo la medal race conclusiva contro le dirette avversarie, le brasiliane Grael-Kunze

La vela italiana non vinceva un titolo Mondiale delle classi olimpiche dal 2008, quando Alessandra Sensini, in Nuova Zelanda, si aggiudicò il Campionato del Mondo.
La coppia di veliste azzurre confermano la loro performance a seguito dell’oro Europeo vinto lo scorso luglio in Portogallo ed al bronzo conquistato lo scorso anno al Mondiale in Santander. La coppia di veliste Conti-Clapcich hanno dimostrato di possedere non solo talento ma anche grinta e determinazione.
Ha dichiarato il DT Michele Marchesini: «È il frutto del lavoro di qualità delle ragazze, dell’allenatore Gianfranco Sibello e di tutto lo Staff Tecnico della Federazione. La Squadra Nazionale continua nel suo processo di crescita, da inizio quadriennio il nostro passo è sempre verso avanti, verso il prossimo traguardo, sempre in crescita. Abbiamo una Squadra determinata, con atleti e tecnici che lavorano seriamente e con un fortissimo spirito di aggregazione, attaccamento alla maglia e determinazione ad essere ogni giorno meglio di ieri. Come dissi ad agosto, vogliamo allenarci e lavorare tranquilli e questo continueremo a fare. I miei complimenti personali a Giulia Conti e Francesca Clapcich, Campionesse d’Europa ed ora iridate: sono traguardi grandissimi in una carriera sportiva. Sono risultati che rimangono nella storia».

Giulia Conti e Francesca Clapcich, con il titolo mondiale appena conquistato, si vedono assegnate di diritto il Collare d'Oro al merito sportivo si uniranno agli altri campioni dello sport che il 15 dicembre riceveranno dal Premier Matteo Renzi e dal Presidente del CONI Giovanni Malagò la massima onorificenza del CONI. Inoltre, il giorno seguente saranno ricevute dal Presidente della Repubblica Mattarella al Quirinale.
Per Giulia Conti, nata a Roma il 4 novembre 1985, iscritta alla Facoltà di Scienze Motorie e tesserata per il Circolo Canottieri Aniene, si tratta della sua quarta partecipazione olimpica, avendo già rappresentato l’Italia nel 2004 ad Atene, nel 2008 a Pechino e nel 2012 a Londra, con un quinto posto sia in Cina che in Inghilterra come miglior risultato.
Per Francesca Clapcich, nata a Trieste il 28 gennaio 1988, iscritta alla Facoltà di Scienze Motorie e tesserata per il Gruppo Sportivo Aeronautica Militare, si tratta della seconda Olimpiade, dopo l’esperienza a Londra 2012 nel singolo femminile, conclusa con un 19mo posto. Francesca è una grande appassionata di triathlon e ciclismo e negli ultimi anni, ha dimostrato di possedere un’elevata resilienza  superando momenti difficili, come un serio infortunio ai legamenti della caviglia che lo scorso anno aveva rischiato di farle perdere il Mondiale di Santander, dove ha poi conquistato una meritata Medaglia di Bronzo.
Giulia Conti e Francesca Clapcich, in barca insieme dall’inizio del 2013, hanno trovato l’alchimia giusta eccellendo nelle loro performance e scalando la vetta delle classifiche della classe 49er FX, la versione per equipaggi femminili del 49er, diventato barca olimpica dai Giochi di Sydney 2000. Lo skiff femminile, farà la sua prima apparizione olimpionica ai Giochi di Rio de Janeiro.
Le due azzurre, ottengono il pass individuale per la partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Il Consiglio Federale della Federazione Italiana Vela ha ufficializzato la proposta della Direzione Tecnica per la presentazione al CONI del primo degli equipaggi azzurri che potrà far parte della Spedizione Olimpica a Rio 2016. Saranno tratta dell’equipaggio del 49er FX formato da Giulia Conti (timoniere) e Francesca Clapcich (prodiere), ratifica che giunge a conferma del livello raggiunto e consolidato dal duo del doppio acrobatico allenato dal Tecnico Gianfranco Sibello.
Ci vuole convinzione, grinta, forza, determinazione per dedicarsi ad un periodo di preparazione sportiva, in base agli obiettivi, può richiedere sacrifici enormi, rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni e non tutti sono disposti a questi impegni.
Quindi, la cosa importante è decidere le priorità, gli obiettivi e impegnarsi per il raggiungimento, da soli è difficile, più è alto l’obiettivo, più sono le pretese, più è alto l’impegno, il costo in termini di soldi, di investimento di tempo.
Il talento non basta per raggiungere l’eccellenza, l’impegno è di rilevanza fondamentale.
Lo dice Vincenzo Abbagnale in un intervista riportata su Ideasport: «Il talento conta molto, ma senza un duro lavoro non ti porta lontano. Di me penso che la natura qualcosa mi ha dato, ma tutto quello che ho conquistato in questo anno è stato frutto del lavoro svolto, che è fondamentale». (1)
Fissare obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è uno dei modi migliori per aumentare l'autoefficacia dell'atleta.
Quanto sei disposto ad impegnarti per  raggiungere l’eccellenza?
-     sono pronto a mettere in secondo piano alcune cose anche importanti della mia vita;
-     m’impegno molto per migliorare le mie abilità;
-     m’impegno a valutare in maniera costruttiva le mie prestazioni e i miei risultati;
-     assumo la responsabilità dei miei errori;
-     in ogni allenamento cerco di dare il massimo e di essere soddisfatto;
-     mi piace imparare tecniche nuove;
-     considero gli errori delle opportunità di miglioramento e non qualcosa da nascondere a me stesso.
La prestazione aumenta quando gli obiettivi sono moderatamente difficili per i seguenti motivi:
-       se un atleta valuta di non essere sufficientemente in grado di raggiungerlo, difficilmente sarà motivato a impegnarsi in un’attività frustrante;
-       la fiducia in sé stesso influenza direttamente la percezione della difficoltà del compito e la successiva prestazione;
-       obiettivi troppo facili e poco incentivanti inducono demotivazione.
Utilizzando il modello O.R.A. si definisce chiaramente l’obiettivo temporale e le risorse per raggiungerlo. E’ importante riuscire a vedersi con l’obiettivo raggiunto. (2)
Per approfondimenti libro “O.R.A.: Obiettivi, Risorse, Autoefficacia”.

(1)  Idea Sport, Notiziario della Confsport Italia, Anno VI, n. 04, Aprile 2014, pag.6.
(2)  Simone M., O.R.A. Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport, Edizioni ARAS, Fano, 2013.

Psicologo, Psicoterapeuta
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