Qualche giorno Vincenza
Sicari ha rilasciato un’intervista telefonica a Giovanna Barone della redazione di SiciliaRunning.
Vincenza racconta di essere a letto
in un ospedale, di non potersi più muovere e di avere una malattia degenerativa
muscolare: “Da Milano sono andata a Crema, poi a Legnano, Genova, Roma, Pisa.
Ora sono a Padova da pochi giorni. La dottoressa che mi sta curando in questo
momento è gentilissima, dolcissima e molto disponibile. Farà tutto il possibile
per il mio caso. Aspetto di incontrare un medico che viene dall’America per
visitarmi.”
Vincenza ora sta girando il mondo
attraverso i social network e continua a correre nel cuore e nella mente di
tanti runner ed ultrarunner: “Io vado avanti grazie a loro. Mi chiamano tutti,
atleti, amici, ho l’appoggio e il sostegno della FIDAL, il Presidente Malagò,
il Ministro Lorenzin mi verrà presto a trovare. Tante persone, attraverso
internet, mi stanno vicino, anche gente che non conosco personalmente. Ho il
supporto di tante persone, sono viva grazie a loro. Quando mi sto per ‘spegnere’
mi arriva un messaggio, una telefonata, mi vengono a trovare. Non ti nascondo
che tante volte ho pensato di tornare a casa, chiudere la porta e aspettare la
fine, almeno per poter dire ‘muoio nel mio letto’. Poi ci sono loro, con i loro
gesti, che mi ridanno la voglia di vivere, reagire e continuare a lottare.
Stanno raccogliendo anche dei fondi per aiutarmi. È una grande famiglia.”
Vincenza è in una botte di ferro dal punto di vista del sostegno e supporto da parte di tanti che sposano la sua casa attraverso gesti solidali e segnali di presenza con diverse modalità.
Vincenza si sta spegnendo ma è
determinata a continuare a lottare con quelle poche forze che ancora le
rimangono ma che riescono a sensibilizzare l’opinione pubblica: “Ho sempre
donato a Telethon e alla ricerca, mandando sms come tanti in Italia. Mai avrei
pensato che un giorno sarei stata io in quelle condizioni e necessità di aiuto.”
Un grande cuore ed una elevata
sensibilità dimostrano di avere i runner e gli ultrarunner, se una di loro ha
un problema, basta dar voce al problema e si cerca di trovare una soluzione e
tante possono essere le soluzione ma il fine è unico aiutare Vincenza che per
il momento sta male, di un male che appare raro, quasi inspiegabile dalla
medicine e richiede ulteriori accertamenti e cure adeguate possibilmente
all’estero come spesso avviene.
Vincenza arrivava a fare 220km a
settimana per preparare una maratona, ora altri corrono per lei,
ultramaratoneti hanno corso 280km in due giorni facendola correre nelle loro menti
e nei loro cuori, raccogliendo fondi per la sua causa, è ancora possibile
fare una donazione http://bit.ly/1Uc4nWw.
Ecco i messaggi di alcuni donatori:
“Forza
Vincenza, trasforma l'impossibile in possibile”.
“Con
te, per te, per non mollare”.
“Coraggioooooo...
tante piccole gocce d'acqua formano un oceano!!! Non mollare Vincenza!!!!”
“un
piccolo contributo alla causa di una grande atleta sostenuta da grandi persone.”
“Sembra
sempre impossibile farcela. Finché non ce la fai. Non mollare mai.”
A Vincenza piaceva allenarsi,
gareggiare, dare il massimo, allenarsi duramente per ben figurare per se stessa
ma anche per un ritorno di immagine della nazione Italia. Ma da qualche anno ha
iniziato ad avere segnali di stanchezza, di astenia, è risultata affetta da una
malattie neurodegenerativa: “Soprattutto mi manca la vita. Da un anno e mezzo vivo
dentro gli ospedali. Mi manca la corsa, per la quale vivevo e non consideravo
solo una professione; mi mancano gli amici e allenarmi tutti i giorni al campo.
Mi manca poter vivere una vita normale.”
Anche gli organizzatori della gara di
Torino del 29 Maggio, la città dove vinse la maratona che le permise di
partecipare alle olimpiadi di Pechino, hanno deciso di devolvere l’intero
ricavato per la causa Sicari.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
380-4337230 - 21163@tiscali.it
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