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lunedì 2 maggio 2016

Da Barletta a Torino i runner corrono per Vincenza Sicari


Tutti abbiamo imparato a camminare, non è stato semplice, all’inizio non ci si riusciva, si cadeva ma con lo sperimentare, con l’aiuto degli altri, con la persistenza ci si è riusciti. Lo spiega Milton H. Erickson nel suo libro ‘La mia voce ti accompagnerà’: “Con la descrizione dei plausibili tentativi del bambino nel suo apprendere a stare in piedi e a camminare, Erickson favorisce la regressione dell’ascoltatore a livello infantile. …ricorda inoltre al paziente che imparare è o è stato difficile, ma che imparerà, se persiste… Voi non sapete come avete imparato a stare in piedi, ma possedete quell’informazione. Questo era uno dei più importanti principi di Erickson: la fiducia che la persona possa trovare , nella propria storia naturale, le risorse per superare il problema per il quale sta cercando aiuto. In questo racconto, egli ricorda alle persone che esse possiedono delle risorse delle quali non si rendono conto.”(Rosen S., a cura di, 1982).
E allora che fare per una persona che sta male, che ci importa ognuno ha i suoi problemi, ognuno ha qualcuno in famiglia che sta male o un amico o un conoscente, ma il popolo dei runner, me compreso, si attiva perché quando un atleta si impegna nello sport, fa sacrifici per ottenere risultati, ci rappresenta nelle manifestazioni Internazionali e Mondiali come le olimpiadi, allora tocca anche a noi fare qualcosa per qualcuno, è ora di attivarsi ognuno con le proprie modalità senza se e senza ma.
Ma intanto che Vincenza è ricoverata in ospedale a Padova in un letto quasi immobile gli ultrarunner della CIEMME VIVI BARLETTA si sono attivati per Vincenza Sicari. Così scrivono: “La nostra città è una culla di atleti, persone che hanno saputo e sanno soffrire per sognare, sudare e faticare per superare le sfide. Come anche in altre iniziative sorte dal cuore di Maratoneti e Ultra nel resto d’Italia ora anche noi possiamo affrontare tutti assieme un’altra sfida, ancora più grande e ancora più importante. Correre assieme a una di noi che oggi ha bisogno del nostro aiuto. La maratoneta olimpionica Vincenza Sicari dal 2013 soffre di un grave disturbo neuromuscolare difficile da diagnosticare e curare e ha bisogno di un aiuto per affrontare questa sfida. Noi atleti di CIEMME VIVI BARLETTA, in occasione dell'edizione 2016 della 10k Cittadina che si terrà l’8 maggio prossimo, corriamo assieme una gara nella gara: raccogliere fondi in favore di Vincenza per finanziare la ricerca e spedire le sue biopsie all’estero. Gli ormai famosi braccialetti rossi di Vincenza saranno disponibili anche a Barletta in appositi banchetti organizzati per la raccolta fondi
Per dire tutti insieme, alzando le braccia in cielo: ‪#‎VINCENZANONMOLLARE!”
Un grande cuore ed una elevata sensibilità dimostrano di avere i runner e gli ultrarunner, se una di loro ha un problema, basta dar voce al problema e si cerca di trovare una soluzione e tante possono essere le soluzione ma il fine è unico aiutare Vincenza che per il momento sta male, di un male che appare raro, quasi inspiegabile dalla medicina e richiede ulteriori accertamenti e cure adeguate possibilmente all’estero come spesso avviene.
Anche gli organizzatori della gara del 27 maggio 2016 presso Parco Dora a Turin, dove Vincenza Sicari ha fatto il suo personal best in maratona che gli è valso come convocazione alle Olimpiadi di Pechino, si sono attivati per aiutarla e così è scritto sul sito della gara: “Quest’anno il grande cuore di Torino si stringe attorno a VINCENZA SICARI. Runner e maratoneta di valore internazionale, vincitrice della Turin Marathon 2008 (2h29m 50), ha rappresentato l’Italia alla Maratona olimpica di Pechino 2008, ma oggi si trova a affrontare l’avversario più difficile: una malattia neuromuscolare degenerativa, la cui natura non è ancora stata identificata, che ne limita la mobilità e la costringe a esami complessi e costosi. Noi ci siamo, e devolveremo l’intero ricavato della manifestazione a Vincenza per aiutarla nella sua sfida.”
Vincenza correrà attraverso le gambe e nei cuori e nei pensieri di tanti runner ed ultrarunner.


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