Leon: L'armonia la trovo sfidando la natura, per me è come una poesia

Ho pedalato dal Libano a Gaza, ed è stato una cosa veramente interessante

Matteo SIMONE

Il movimento soprattutto nella natura a volte ti prende a livello di sensazioni corporee e di apertura mentale, aiuta a sentirsi vivi e ad avere un senso nella vita, aiuta ad essere creativi ed a sviluppare un senso di appartenenza al mondo, di seguito l’esperienza di Leon: Qual è stato il tuo percorso per diventare un atleta? "Sono sempre stato un ragazzo con un sacco di energia. Ero bravo in due cose musica e sport. Quindi, in pratica gli sport mi hanno reso più tranquillo da quando ho potuto scaricare la mia energia su di essi."

Sport e musica due attività interessanti che a volte non sono remunerative ma a livello personale ti danno tanta serenità, ti permettono di star bene, di scaricare tensioni, di eseguire atti creativi, di sperimentare, a volte sport e musica diventano remunerativi attraverso performance e lavori creativi: Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance? "Sono molto testardo e se mi propongo di fare qualcosa mi impegno al 100%. Non che io vinco sempre, principalmente no, ma per me è la strada per arrivarci che mi sprona."

Importante è impegnarsi in quello a cui piace e poi quello che viene viene, il percorso ha il suo senso ed è valido a livello esperienziale: Come ti senti prima, durante e dopo una gara? "Prima un po' nervoso. Nelle vicinanze della gara fondamentalmente non sento nulla oltre un rumore bianco. Quando ho finito e guardo indietro quello che ho fatto, sento una sorta di armonia, il rumore bianco nella mia testa che avevo prima è andato. Io di solito finisco con un sorriso, mi sento guarito."

Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? "I miei genitori non sono stati di supporto purtroppo. Hanno lavorato molto e si sono presi cura dei più giovani. Credo sia stato più io che ho utilizzato lo sport per allontanarmi dai guai."
Qual è stata la gara dove hai sperimentato le più belle emozioni? "Da quando sono un free rider non faccio molte gare, l'armonia la trovo sfidando la natura. Nel momento in cui ci si ferma chiudi gli occhi, li apri e guardi la collina, ti senti come un tutt’uno con la natura. Per me è come una poesia. Ero un combattente tailandese e avevo scontri sul ring ogni fine settimana. C'è stato un combattimento dove ho incontrato un peso massimo che mi ha pestato per primo. Al secondo round mi sono rialzato. Al 3° round l'ho buttato fuori dopo 10 secondi, si era indebolito a causa dei miei calci bassi. Durante questi 15 minuti di lotta non ho sentito niente. Dopo il combattimento nello spogliatoio da solo, sono tornato alla realtà e ha iniziato a sentire, ho sentito il silenzio. Ero in completa armonia."

Importante è sperimentare e rialzarsi sempre apprendendo la lezione e facendo meglio successivamente: Quali competenze, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere nello sport? "Sono testardo e forte. Non sono un ragazzo da ginnastica, ma non ho mai rinunciato. Se non so gestire una situazione vado avanti fino a quando ce la faccio. "

Quali sensazioni sperimenti facendo sport pregara, in gara, post gara? "Le sensazioni migliori sono in allenamento, soprattutto quando si ha un obiettivo da raggiungere. L’allenamento è per il dolore ed ha senso per me perché sto facendo quello che sto facendo."

Se sei convinto di quello che fai, se hai un obiettivo, il dolore diventa relativo, è importante focalizzarsi sul raggiungimento dell’obiettivo, si supera tutto.

Qual è stata la gara più estrema o più difficile? "Abbiamo fatto una gara 5 amici, salire 3200 metri con le nostre biciclette e precipitare in discesa ripida di circa 2000 m negativi con radici nodose, terreno sconnesso, 34 gradi, l'aria calda piena di mosche. Principalmente precipitarsi verso il basso era la regola. Era più sopravvivere che vincere.”

Quali sono le difficoltà, i rischi? A cosa devi fare attenzione nel tuo sport? "E' molto rischioso per un free rider, si arriva a pedalare in terreni duri. E se caschiamo è veramente difficile trovarci, anche se abbiamo apparecchi radio. Così più invecchio e più porto con me i kit di sopravvivenza. Ho visto brutti incidenti. Ma questo è parte del gioco.”

Vivere significa rischiare ogni giorno, più vivi intensamente e più rischi, ma le persone lo mettono in conto e quindi rischiare fa parte del gioco della vita: Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno causato una cattiva performance? "Di solito quando ho paura e disagio. O la mancanza di sonno."

Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? " Ho bloccato tutto intorno a me e mi sono allenato. Cercando di stare nella foresta il più che posso e allenandomi. Ciò cancella la mia mente."

Per Leon la foresta, la natura diventa il suo posto sicuro dove trova il suo confort allenandosi e liberando la mente: Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi ad uno sport? "Pensare positivo, divertirsi. La sola ragione per praticare sport è quella di divertirsi. Il giorno in cui pensi che sia noioso è meglio allontanarsi da esso. Ho un rapporto di amore e odio nei confronti dello sport. Quando sento odio sto a un passo di distanza e faccio qualcosa di completamente differente. Dopo una settimana mi alzo da solo e salgo sulla mia bicicletta o vado di nuovo in palestra."

Ritieni utile lo psicologo dello sport, se si per quali aspetti ed in quali fasi dell’attività sportiva? "Lo sport per me è tutto di competenza degli psicologi. Dal momento in cui i giochi mentali del cervello cercano di limitare il vostro movimento. Il tuo cervello dice no, il mio corpo dice sì e poi avviene un incidente. Non so se questa è la risposta che state cercando."

E’ la tua mente che decide se puoi fare una cosa o meno, anche quando c’è un incidente di percorso la tua mente può bloccarsi e decidere di non riprovare: Se potessi tornare indietro cosa faresti o non faresti? "Ho smesso di andare in bicicletta per 6 anni a causa della mia gf. Mi dispiace davvero così tanto. Sei anni è un periodo lungo della nostra vita."

Quali sogni hai realizzato e quali da realizzare? Prossimi obiettivi? "Sono un fotografo di azione che ho fatto un sacco di cose interessanti e cerco sempre novità. Pedalare attraverso la Groenlandia e in Nepal è una cosa che voglio fare. Non voglio dire troppo, chi sa quale potrebbe essere il prossimo obiettivo. Ho pedalato dal Libano a Gaza, ed è stato una cosa veramente interessante da fare. Ho incontrato tante persone simpatiche e personalità nella mia strada.”

Matteo SIMONE

www.psicologiadellosport.net/eventi.htm
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html

The harmony is when challenging the nature, for me it’s like a poem

I biked from Libanon to Gaza which was really cool thing

What was your path to become an athlete? “I always was the guy with loads of energy. I was good at two things music and sports. So basically the sports made me more calm since I could burst my energy out on it.”

What are the factors that have contributed to your well-being or to your performance? “I’m very stuborn and if I aim for something I put 100% on it. Not that I always win mainly not but for me is the road to get there that gives kicks.”

Which power follow before, during and after a race? “Before is not much little nervous, when I’m in it I’m just in the moment don’t think so much just closing of the souroundings i basically don’t hear anything besides a white noice. When I’m done and look back of what i done i feel some kind of harmony, that white noice in my head that i had before is gone. I usually end with a smile i feel healed. Maybe it sounds strange but crashes gives me more power. To get away with a crash is always adrenaline and i love that moment when you know ur fkd.”

Who has contributed to your well-being in the sport or to your performance? “My parents was not that supportive sadly. They worked a lot and took care of the younger ones. It was more me that used sports to get away from trouble i guess. I hooked up with older guys and they usually stod up for me and helped me out.”

What was the race of your life where you have experienced the most beautiful emotions? “Since I’m a free rider I’m not so much of a race dude since the harmony is when challenging the nature. The moment where you stop close your eyes open them up and look up that hill you feel like one with nature. For me it’s like a poem. But I was a thai fighter and had fights in the ring every weekend. And there was one fight where i met a heavy weight.he knocked me on first. But I raised up hold the round out went into two and only went on low kicks. 3 rd i knocked him out after 10 seconds cos he was weakend out becouse of my low kicks. During those 15 minutes of fight I didn’t heard anything didn’t saw anything beside my opponent. After the fight in the locker room alone, I got back to reality and started to hear, I heard silence. I was complete in harmony.”

May to describe a curious episode or funny in your sport? “The funny thing is that people dislike posers but that what mainly folks do, posing.”

What are the skills, resources, characteristics, qualities that you have shown to possess in sport? “I’m stuborn and strong. I’m not gymnastic kind a guy but I never give up. If I don’t manage a situation I run it until I do.”

What does that mean for you to participate in a sporting event? “Well tbh the events itself is kind a boring but good for networking. But depends on what kind of event of course. Some are really nice on contribute in.”

What experience sensations doing sports: training, meetings, before the competition, race, post-race? “Training for me is the best, specialy when you have a goal to reach. The pain with training is for me air and make sense why I’m doing what I’m doing.”

What are your thoughts in training, in the race? “Donno never thought of it.”

What was your most extreme race or harder? “We had a race 5 buddies, climb 3200 meters with our bikes and ride downhill about 2000 m negative gnarly roots stones steep messy stuff...34 degrees warm air filled with flies. First down was the rule. It was more like surviving the game than win it."

What are the difficulties, the risks, what you have to be careful in your sport? “It’s very risky for a free rider we ride in hard to get terrain. And if we go down hard it’s really difficult to find us even if we have radios. So the older i get the more survival kits i bring with me. Cos i seen ugly crashes out there. But that’s a part of the game.”

What are the physical or environmental conditions that caused you to make a bad performance? “Usually when I’m scared and uncomfortable. Or lack of sleep.”

How did you overcome any crisis, losses? “I block everything around and train train train. Try to be in the forest as much i can and train. That clears my mind.”

What can be your message to the boys to approach the sport? “Think positive have fun. Only reason you get in to game is to have fun. The day you think it’s boring get away from it. I have a love and hate relations to my sports...when i feel hate i step away and do something complete different. After a week alone for get up on my bike or back in the gym.”

Consider sharing the figure of the psychologist in sports, if you in what respects and in what stages? “Sports for me is all about psychologists since your brain play games with you and try to limit your move, like approaching a gap or so. Your brain says no my body yes and then you crash cos your mind told you so. Donno if that’s the answer you looking for.”

If I could go back what would you do? “I stopped biking for 6 years due to my gf. I really regret that so much. Six years is a lot specialy in your best days of life.”

What are the dreams that you have made and which ones to realize? Next targets? “As I am an action photographer I done loads of cool things and I always try to found new stuff to do. Biking across green land is something that I wanna and dh in Nepal. I don’t wanna say too much but that could be the next target who knows 😊 I biked from Libanon to Gaza which was really cool thing to do. I met so many nice persons and personalities among my way.”

Matteo SIMONE

http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html