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giovedì 29 settembre 2016

Michele Spagnolo si definisce il podista prestato al cammino



 

E’ contento Michele che si definisce il podista prestato al cammino, da anni corre le ultramaratone ed ultimamente è diventato un forte e resistente camminatore e porta nei suoi cammini tante persone che piano piano si appassionano e vogliono provare a partecipare a gare lunghe della durata della maratona ma anche superiore, come la 100km da fare assieme a Michele camminando, uomini e donne che iniziano a camminare e vengono rapiti e sequestrati dal cammino veloce fino ad arrivare a fare gare della durata di 24 ore.

Con il Team Frizzi e Lazzi walking, la camminata in gruppo rende felici e resilienti, un passo alla volta e senza fretta ed avvicina persone popoli mondi e culture.

Tutto passa con il cammino e si diventa più resilienti.

Qualche anno fa feci un intervista a Michele riportata sul mio libro Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico.

Cos’è per te la corsa?  “Per me la corsa è vita, attraverso la corsa mi emoziono, conosco altri, è salute, è un’opportunità di elaborare soluzioni ai miei problemi, è anche un modo per pubblicizzare il mio negozio.”

A quali gare partecipi?  “Cerco di partecipare a gare sempre più difficili, più lunghe, più estreme, ho partecipato a gare della distanza di 100 km, alla ‘Nove Colli Running’ di Cesenatico, gara podistica di 202 km dove ci ho impiegato 30 ore.”

Che significa per te partecipare a gare così impegnative?  “Per me è, innanzitutto, una sfida personale, poi è un modo di stare nel tunnel in quanto in queste gare estreme è come stare in tunnel, dove si riesce a trovare la luce al traguardo, e questo può essere paragonato alla soluzione dei problemi, io ho fiducia nel risolvere i miei problemi così come ho fiducia nel portare a termine la gara, una gara che può rendere l’idea è la maratona di Napoli dove si attraversa il tunnel in corrispondenza di Fuorigrotta ma nel tunnel si riesce ad intravedere la luce che corrisponde alla speranza, finchè c’è luce ci posso credere.”



Come ti alleni per gare così impegnative?  “Il segreto è partire per mete particolari, allettanti, distraenti, interessanti, a contatto della natura e il nostro territorio ne è ricco, per esempio sono diventate tappe fisse il raggiungimento dell'Abbazia di Santa Maria di Pulsano e la Grotta di San Michele Arcangelo sita in Monte Sant’Angelo attraverso percorsi misti comprendenti asfalto, sterrato, tratturi, roccia, prato.”

Quali sono le tue sensazioni quando raggiungi queste località?  “E’ sempre una scoperta di nuove emozioni, coloro che porto con me restano sorpresi per quello che sono riusciti a fare e restano incantati dalle bellezze naturali del territorio e dalle viste panoramiche del Golfo di Manfredonia e mi ringraziano per averli condotti in questi posti dopo 20-25 anni, perché era usanza raggiungere questi luoghi in pellegrinaggio.”

Quali sono i tuoi obiettivi?  “I miei obiettivi generali sono portare sempre più persone a correre ed in particolare a farli fare le maratone e le ultra maratone.”

Quali sono le tue risorse?  “La forza mentale, la tranquillità, la serenità, il coraggio. “

Quando hai dimostrato coraggio?  “A un’edizione della nove colli quando mancavano pochi km ho perso la strada e mi sono ritrovato dalla parte opposta del traguardo.”

Hai un allenatore interno?  “Il mio allenatore interno è la mia forza mentale, sono io stesso che mi conosco, so cosa fare nelle varie situazioni di difficoltà.”

Ti ispiri a qualcuno?  “Un mio modello è Marco Olmo che superati i sessant'anni è lo specialista italiano più accreditato dell'ultratrail e delle corse estreme. Vegetariano, quasi vegano, da oltre 20 anni, è stato campione del Mondo vincendo l'Ultratrail del Mont Blanc, 2200 partecipanti rigorosamente selezionati, per questo giro della montagna più alta d'Europa per un totale di 163 km, 8900 metri di dislivello positivo, tre nazioni toccate dal percorso, Francia, Italia, Svizzera.”

Mi racconti un aneddoto?  “Ho un bel ricordo nel mio negozio dove un giorno sono venuti a trovarmi 2 atleti molto forti, l’argentino di Roma Tobias Gramajo e l’atleta italiano, di origine etiope, Dereje Rabattoni e mi facevano delle domande sulle mie esperienze in ultramaratone, io ero seduto sul tavolo e loro seduti sulle sedie ascoltavano le mie imprese, mi rimane un bel ricordo.”

Ti capita di incontrare gli amici che condividono i tuoi allenamenti?  “Il mio negozio è diventato un ritrovo, è situato al centro del paese, tra la villa, il campo sportivo, vista mare, sempre baciato dal sole, sia gli amici che altra gente passa dal mio negozio per salutarmi per ascoltare le mie ultime imprese o quelle che dovrò affrontare, vengono a vedere le mie medaglie, attestati, fotografie e mi chiedono consigli sulle scarpe da usare che io vendo e poi è d’obbligo andare a prendere il caffè. “

Il Team dei camminatori “frizzi e lazzi” è diventato un precursore di benessere attraverso l’organizzare uscite di camminate all’alba, notturne, feriali, festivi, prefestivi e coinvolgendo sempre più persone delle diverse età alla scoperta del territorio ed alla scoperta delle proprie capacità di camminare e fare escursione. Ora il Team è una realtà nel territorio del Gargano e dell’intera Puglia ed un riferimento per tante persone che vogliono cercare di trovare tempi e modi di fare una modalità di attività fisica. Per andare incontro ai bisogni di tanti il Team ha istituito anche l’uscita serale del giovedì, 12-15km da diluire in quasi 2 ore di cammino a passo veloce, ritrovo e partenza ore 21.00 davanti al negozio Frizzi e Lazzi Corso Manfredi 303.


Ora, tanta è la richiesta da parte di tanti cittadini di Manfredonia ed allora Michele raddoppia la camminata anche il martedì sera stessa ora stesso luogo.

Infiniti gli orizzonti con il Team Frizzi e Lazzi dove lo sport rende felici ed avvicina le generazioni, i mondi diverse, le culture altre e dove tutto é possibile, le montagne si avvicinano, i sogni diventano realtà un passo alla volta senza fretta e con la mente libera e aperta.

 

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