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mercoledì 7 dicembre 2016

Francesco Cannito, ultrarunner: volevo superare la soglia dei 180 km

Francesco ha fatto passi da gigante da quando, qualche anno fa, mi disse che voleva provare a fare una gara di 100km e chiedeva consigli e libri per documentarsi.

Gli consigliai il mio libro dal titolo “O.R.A.: Obiettivi, Risorse, Autoefficacia, come raggiungere obiettivi nella vita e nello sport” e nel giro di pochi anni ha fatto non solo la 100km ma ha anche raddoppiato portando a termine la nove colli ed ultimamente arrivando tra i primi a gare di corsa della durata di 24 ore.
Se hai un sogno, se ti sei messo in testa degli obiettivi a cui tieni, fai di tutto per trasformare i sogni in realtà, ti documenti, ti impegni, segui gli amici più esperti, se non riesci all’inizio non molli ma ci riprovi più determinato, con più entusiasmo e sempre con il sorriso e la serenità.
E’ quello che ha fatto Francesco, un passo alla volta, maratona dopo maratona ha costruito il suo carattere e la sua personalità da ultrarunner, presente a ogni manifestazione running impegnativa, incontrando sempre gente che si mette in gioco sulle lunghe distanze, famigliarizzando con tutti e prendendo da ognuno quello che gli serve per essere più performante.
Domenica 4 dicembre Francesco ha disputato la 24 ore di corsa a piedi a Lavello totalizzando 178,163km ed arrivando terzo assoluto preceduto solamente da Taliani Massimo 182,583km e dal vincitore assoluto Michele Debenedictis 196km.
Di seguito è possibile leggere le sue impressioni sulla gara.
Com'è andata?Sono felice nel leggere il tuo messaggio. Sono già' da un po' in questo mondo di ultra. Ho imparato in fretta i vari comportamenti da tenere in gara...molte volte trascino alcuni runners nelle gare...alla fine ricevo alcuni messaggi di ringraziamento...sono le migliori medaglie che una persona come me può ricevere.
Soddisfatto, avevi diverse aspettative?Avevo preparato la gara nei minimi particolari, volevo superare la soglia dei 180 km.”
Hai avuto problemi, esigenze particolari durante la gara?Stavo andando bene fino alla 20^ ora, poi ho camminato, mi mancavano le energie, anche se ero lucido e non avevo dolori.
Avevi ristori personalizzati, ti è mancato qualche alimento che non avevi considerato?
 “Non riuscivo più a bere o prendere gel. Ho un problema che devo risolvere. Porto un apparecchio sopra il palato e no sotto, per mettere a posto un dente. Sono già alcuni mesi, non riesco a masticare bene e durante la gara senza cibo solido nello stomaco, mi veniva il vomito se bevevo qualcosa.
Sensazioni, emozioni, pensieri durante, dopo la gara?Quando inizio una gara non sono mai in ansia. Mi preparo a vivere un sogno. Ieri quando ho iniziato pensavo come sarebbe stato bello se superavo i 180 km per far la domanda per la Spartathon. Ho passato quasi tutte le ore con questo sogno.”
Organizzata bene la gara, ristori?Dopo tanti commenti negativi, questa volta l'organizzatore Felice Russo si è migliorato nei ristori, erano soddisfacenti.”
Tifo, sostegno, amici, percorso, com'era?Cantavo e incitavo gli altri atleti (pensa feci emozionare Michele Spagnuolo quando cantai ‘Dio come ti amo’...metto anche lì il cuore.”
Prossime gare, obiettivi?
Il mio obbiettivo è quello di migliorarmi nella nove colli, domenica vado a Reggio Emilia per la maratona e la domenica dopo alle cattedrali da Barletta a Giovinazzo e come sempre correre vestito da babbo Natale."

Francesco è menzionato nel mio libro Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta. Prospettiva editrice, Civitavecchia, 2017.
Sollecitato da un amico triatleta ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di campioni, ma anche dell’atleta comune lavoratore, il quale deve districarsi tra famiglia e lavoro per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi, praticare sport, stare con amici atleti, partecipare a competizioni. 
Attraverso questionari ho raccolto il punto di vista di atleti comuni e campioni, per approfondire il mondo dello sport, e in particolare gli aspetti che incidono sul benessere e sulla performance. E’ fondamentale conoscere il loro punto di vista a completamento delle teorie relative agli aspetti che incidono sul benessere e la performance dell’atleta e della squadra. Lo psicologo dello sport a volte diventa una figura di riferimento per il singolo atleta, per l’intera squadra, per lo staff, i tecnici, i dirigenti.

 
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
21163@tiscali.it +393804337230

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