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giovedì 8 dicembre 2016

Nicol Foietta, mondiali: Stoccata per stoccata, volevamo quella medaglia d’oro

La gara della mia vita spero debba ancora arrivare

Stoccata per stoccata si è arrivati all’oro mondiale di squadra con l’impegno di tutti e la concentrazione di tutti verso l’obiettivo mondiale che ripaga dei tanti allenamenti fatti.

Dietro ogni allenamento tante persone, dai genitori ai maestri di scherma. 
Finalmente ci si può rilassare e godere dei risultati raggiunti a coronamento di un percorso passo dopo passo verso la gara mondiale.
Di seguito Nicol Foietta racconta la sua esperienza di atleta a livello internazionale.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? In alcune circostanze mi sono sentita pienamente soddisfatta di me, per come avevo affrontato psicologicamente e fisicamente determinate gare.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? C’è un altro sport che vorresti praticare?
Come la maggior parte dei bambini ho cominciato da piccola ad avvicinarmi allo sport, attività dalla quale non mi sono mai allontanata. Il mio primo sport diciamo che è stato il nuoto, l’ho praticato per 3 anni e dopo circa un anno, guidata dalla curiosità, ho iniziato a fare scherma e subito mi sono appassionata. Sono una ragazza sportiva e mi piacerebbe praticare un po' tutti gli sport.”
Hai dovuto scegliere di prendere o lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa?Non ho mai dovuto lasciare il mio sport per motivi lavorativi o scolastici; cercavo di gestire il tempo al meglio sia per lo sport che per la scuola.”
Che consiglio daresti a chi deve fare scelte importanti nello sport?Non so se sono nella posizione di poter dare consigli, posso dire a una persona di non mollare, sembra una frase detta e ridetta, ma se credi davvero in quello che stai facendo e in ciò che vuoi essere, non mollare e sii disposto a fare sacrifici per ciò che forse un giorno diventerai.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e performance?Lo sport mi ha dato tanto, sia a livello psicologico che fisico, mi ha aiutata a scaricare le tensioni, a conoscermi e a percepirmi, questo ha fatto sì che con determinati allenamenti migliorassi la performance.
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara?
Usi farmaci, integratori?Non uso farmaci, ne integratori e non seguo diete specifiche prima di una gara, qualche giorno prima della competizione cerco di mangiare più carboidrati e durante la gara ho la fedelissima crostata alla marmellata che prepara mia nonna.
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere  e/o performance?I miei genitori, il mio preparatore atletico e i maestri di scherma sono stati fondamentali, hanno sempre creduto in me, mi hanno sostenuta in ogni momento e soprattutto i miei genitori non mi hanno mai fatto pesare tutti i sacrifici che anche loro stavano e stanno facendo.
La gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle?La gara della mia vita spero debba ancora arrivare; ho provato molte emozioni diverse e forti in svariate gare, ma le emozioni che ho provato all’ultimo campionato mondiale in cui abbiamo vinto l’oro a squadre sono indescrivibili, stoccata per stoccata, volevamo quella medaglia. 
Una tua esperienza che ti da la sicurezza di potercela fare nello sport e nella vita?
Non ho un’esperienza in particolare che mi fa credere di potercela fare o no nello sport e nella vita. Penso siano una serie di fattori, il percorso che finora ho fatto e il mio carattere che mi portano a chiedermi: perché non potrei farcela?
 
Il percorso sportivo di performance porta a essere sempre più sicuri, a fidarsi sempre di più di se stessi, proprie capacità. Aumenta gradualmente e progressivamente l’autoefficacia individuale e di squadra e quindi, per ogni cosa, perché non farcela visto che finora si è riusciti a fare grandi cose grazie alla propria volontà, passione, determinazione e tant’altro. 
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Come è cambiata la tua vita?Sono cresciuta praticando sport, di conseguenza non ho avuto grandi cambiamenti. Familiari e amici mi appoggiano in quello che faccio, nonostante gli impegni non mi permettano di frequentarli molto.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare atleta? 
Lo sport mi ha formata molto, mi ha aiutata a capire e superare alcuni limiti e insicurezze del mio carattere". 
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport per il benessere e/o performance? Per la mia performance mi è stato molto utile rappresentarmi mentalmente azioni che dovevo fare con determinate avversarie.” 

Il lavoro mentale è molto utile per acquisire padronanza e sicurezza, simulare le azioni future aiuta a comprenderle e a fare un lavoro di rifinitura, ci si presenta al momento della gara pronti, è come se si trattasse di un dejà vu, qualcosa che si conosce e si sa come affrontare e gestire.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?
Credo di aver dimostrato che sono una ragazza determinata, onesta e umile, disposta a fare sacrifici e lavorare duramente per raggiungere degli obiettivi. Penso di poter gestire determinate situazioni e di essere pronta a reagire alle situazioni. Nei momenti più confusi cerco di capire il problema e di risolverlo, di vedere il lato positivo. 

La gestione dello stress e della crisi prevede il fermarsi e studiare cosa sta succedendo e cosa si può fare senza allarmarsi troppo e avendo fiducia e pazienza. Ogni cosa si può risolvere e per ogni problema c’è almeno una soluzione.
Che significa per te partecipare a una gara?  “Ho partecipato a molte gare e ognuna di esse è sempre stata una sfida per me stessa, tutte le volte capivo cose nuove di me e di come avrei potuto affrontare le gare successive
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? Vi sono state gare in cui ho incontrato persone più forti di me ma non mi sono mai posta limiti, forse ancora devo capire quali sono.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara, post-gara)?
Sport pre-gara, se si parla di qualche giorno prima della gara sono tranquilla e continuo a svolgere i miei allenamenti forse con una spinta in più in vista della gara cercando già di fare più attenzione agli errori che faccio; il giorno della gara penso al mio stato mentale cerco di motivarmi molto, ricerco freddezza e concentrazione; nel post gara individuo gli errori fatti e lavoro anche su quelli.
Una gara che ritieni non  riuscire a portare a termine?Una gara assoluta internazionale è molto difficile da concludere, il livello è alto.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A a cosa devi fare attenzione nella tua disciplina? In uno sport come la scherma è fondamentale avere il materiale apposto, altrimenti rischi di farti molto male". 
Quali condizioni ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? 
Poche volte mi è capitato di fare una gara con la febbre e vi è stata una gara in cui facendo un movimento sentii una fitta tremenda al ginocchio che mi portai nelle dirette eliminatorie, riuscii a passare qualche turno e anche quando persi l’assalto detti tutto quello che potevo dare. Ho sempre cercato di non far influenzare la mia performance da qualsiasi tipo di fattore.”
Cosa ti fa continuare a fare sport? Come hai superato eventuali crisi? Hai mai pensato di smettere di essere atleta?Ho investito molto nello sport e ho superato molte crisi, volevo e voglio capire fino a che punto posso arrivare, non nego di non averci mai pensato ad abbandonare tutto, ma mi ripetevo che le mie crisi erano di passaggio, che con il tempo si sarebbe sistemato tutto nella mia testa, cercavo di capire i miei dubbi, i miei problemi e di trovare delle soluzioni". 
Ti hanno consigliato di ridurre la tua attività sportiva? "In passato mi avevano consigliato di ridurre l’attività sportiva per un dolore al ginocchio però non ho mai rischiato di smettere definitivamente.”
Ti è capitato di avere la sensazione che ti cascasse il modo addosso? Come ne sei uscita?
Credo che tutto si possa risolvere, che c’è sempre qualcosa che puoi fare per tirarti su e andare avanti, è inutile restare in una situazione di stallo e non far niente. Puoi continuare con quello che stai facendo con più impegno o con un altro punto di vista, modificando la modalità con cui affronti e fai determinate cose, oppure cambiare radicalmente ciò che fai e iniziare da capo.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli a uno sport di fatica, impegno, sudore?Secondo me i ragazzi non devono aver paura di mettersi in gioco, di sudare, di durare fatica e sentire il tuo corpo al limite per raggiungere l’obiettivo in cui credi, scoprendo cose di te che neanche immaginavi.”
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping e per uno sport teso al benessere e/o performance?Non vi è nessuna soddisfazione in un obiettivo raggiunto con scorciatoie (che fanno anche male al corpo per cui e con cui stai lavorando).”
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport?
Credo che sia utile la figura dello psicologo dello sport, poiché aiuta a prendere consapevolezza di ciò che pensi o non vedi, ti porta a notare altri punti di vista sui quale puoi ragionare. Penso debba essere effettuato un percorso continuo con varie sedute.”
Sogni realizzati e da realizzare?Mi sono tolta molte soddisfazioni a livello delle categorie cadetti e giovani, ho partecipato a europei e mondiali e conosciuto persone fantastiche. Adesso mi piacerebbe entrare in un gruppo sportivo per praticare sempre il mio sport e con più serenità, se riuscissi a ottenere dei buoni risultati a livello assoluto sarei molto contenta.”

Contatti: 3804337230 - 21163@tiscali.it 


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