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lunedì 2 gennaio 2017

Intervista a SIMONE Matteo al termine della stagione sportiva 2016

A cura di Stefano SEVERONI

L’anno 2016 è ormai alle spalle: un primo bilancio della tua attività sportiva.
Quest’anno dal punto di vista fisico sportivo posso vantare solo un ciclopellegrinaggio da Fiuggi a San Giovanni Rotondo di 330km. E’ stata una bella sfida, il massimo chilometraggio in una giornata. La partenza era alle 01.00, eravamo un gruppo di 12 persone, tra i quali anche una donna. La cosa bella di queste sfide, almeno per quanto mi riguarda, è che alla partenza c’è la considerazione che si tratti di un’impresa notevole e che finché non si parte, c’è anche qualche perplessità rispetto alla buona riuscita. In particolare quel giorno di luglio, avevo appena cenato ed aspettavo un amico che mi accompagnava in macchina a Fiuggi e nell’attesa avevo sonno, così come avevo sonno nel tragitto in auto da Roma a Fiuggi, ma salito sulla bici tutto è cambiato, ero pronto alla sfida, le endorfine iniziavano ad andare in circolo, l’attivazione psicofisica aumentava. Ed è andata tutto bene, sembrava quasi impossibile ma ce l’ho fatta, ho saputo gestire bene le mie forze e le mie energie, all’inizio ero l’ultimo del gruppo ma ogni volta riprendevo il gruppo e poi ho capito che non mi stancavo mai, avevo un’andatura che mi permetteva di andare sempre avanti facendo soste di poco tempo, mentre gli altri correvano ad andature elevate e poi facevano ampi recuperi. Allora ho iniziato a raggiungerli ed a partire subito in modo che era il gruppo che poi doveva raggiungermi e superare, così ho fatto fino a destinazione.


Oltre all’attività sportiva individuale, posso menzionare una eccellente prova di gruppo con la mia squadra La Sbarra & I Grilli arrivati primi come squadra maschile e terzi come squadra femminile alla Corri per il verde.
Inoltre sono contento per l’aumentare degli atleti con disabilità visiva e l’aumentare delle guide che riusciamo a coinvolgere per portare avanti il progetto Achilles International, sempre più persone sono sensibili agli altri e vogliono sperimentarsi come guide.
Per concludere sono soddisfatto della mia attività sportiva culturale che mi ha permesso di scrivere nel 2016 ben 4 libri, di cui due a quattro mani, e precisamente sono stati pubblicati:
Ultramaratoneta: un’analisi interminabile (coautore Daniele Baranzini), Edizioni ARAS, Fano.
L’intento di questo libro è di illustrare l'ultramaratona, un particolare vissuto di sport a volte considerato estremo, ai limiti della umana ragionevolezza.

L’opera è una sorta di fantastico saggio poetico.
Simone M., Carlos Castaneda incontra don Juan, uno sciamano divenuto suo maestro, Arduino Sacco Editore, Roma, 2016
ISBN - 978-88-6951-229-2 Prezzo: € 12,00 Genere: Saggistica Formato (mm.) 200 x 130 Pag. 130
Questo testo riporta l’esperienza di Carlos Castaneda a contatto con lo sciamano Don Juan Matus, incontrato nelle terre messicane, dove si era recato per un approfondimento sull’uso delle droghe. Con don Juan è iniziato un apprendistato attraverso metodi non soliti, non usuali, rispetto a quelli accademici occidentali, che lo hanno permesso di ampliare la consapevolezza su se stesso e il mondo che lo circonda. Don Juan, avendo poco tempo a disposizione per trasmettere tutto il suo sapere, ha utilizzato metodi stravaganti per demolire le rigide barriere mentali dell’allievo Castaneda Carlos, uomo accademico
Simone M., Ultramaratoneti e gare estreme, Prospettiva editrice, Civitavecchia, 2016.
Riferimento: ISBN: 9788874189441 14,00 €
Sport & Benessere 1 | p.298 | ed novembre 2016
Chi sono gli ultramaratoneti? Cosa motiva questi atleti? Quali meccanismi psicologici consentono loro di affrontare gare estreme? Cosa li spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici?
Vi sono i racconti di amanti della corsa e di atleti professionisti. In primo piano è il vissuto esperienziale degli atleti, le loro problematiche, le loro convinzioni, le loro paure, le loro esperienze di vita e i loro successi. Come ci ricorda la psicoterapia della Gestalt è nell’esperienza che risiede la conoscenza. Un libro affascinante che riporta le motivazioni di queste persone, che tratteggia le loro strutture caratteriali. Un testo che permette di avvicinarsi a questo tipo di discipline considerate estreme e impossibili.
L’uomo dei podi Riflessioni psicologiche su un atleta vincente, Co-autori Matteo Simone, Antonello Vargiu, Aracne editrice, Roma, 2016. ISBN 978-88-548-9444-0.
Fotografie di Antonio Cuccu, Bianca Figus, Roberto Micheletti, Antonio Pilia, Katy Rossino
La corsa, per quanto scaturisca dalle contrazioni muscolari, dalle scariche neuronali, dagli appoggi dei piedi e si leghi indissolubilmente con sudore, dolore e affanno, non trascura i pensieri, le emozioni e i ricordi del nostro spettatore interiore: sia esso psicologo o meno. Questa è la magia della corsa, un’esperienza estetica e motoria, un modo di esserci col corpo e con la mente, in un perfetto equilibrio

Obiettivi per il 2017.
L’obiettivo di quest’anno è ripartire con le ultradistanze e cercare di fare la nove colli running di 202,400km senza pretese, passando per gare intermedie di maratone, 50km, 6ore, 12ore, 100km, 24ore, 100 miglia.
Continuare a correre come guida di atleti con disabilità visiva, continuare a correre con la squadra La Sbarra & I Grilli, partecipare alle escursioni con il Team Frizzi e Lazzi walking.
Ho in cantiere almeno tre libri con i seguenti probabili titoli: Sport, benessere e performance; Lo sport delle donne; Maratoneti ed ultrarunner.
Le gare ai cui hai partecipato, che cosa ti hanno rivelato? “L’importanza dell’attenzione a se stessi, soprattutto rispetto alla nutrizione, al prevenire eventuali problemi fisici, inoltre elevare le pratiche di autoprotezione con massaggi, pratiche di meditazione e yoga.”
Ti piace il mondo della corsa? “Il mondo della corsa mi piace per gli incontri che si fanno con gli altri atleti, per il gesto atletico più o meno veloce, più o meno resistente, per sentieri, per le condizioni climatiche.”
Partecipi agli allenamenti e gare con il gruppo Achilles International Roma. Raccontaci le tue esperienze.
Le esperienze sono uniche, si tratta di praticare attenzione, osservazione, gentilezza, presenza, generosità.
Come curi la tua alimentazione? “Sono vegano, all’occorrenza mi rivolgo ad un nutrizionista, faccio particolare attenzione al colesterolo, ad integrare proteine sufficienti.”
L’episodio o aspetto sportivo del 2016 che più ti ha segnato in positivo? “Il ciclo pellegrinaggio Fiuggi San Giovanni Rotondo di 330km, una sfida ben portata a termine, che mi ha dato una marcia in più nello sport e nella vita.”
Ti senti più forte nel fisico o nella mente? “Nel fisico abbastanza forte, nella mente sicuramente più forte.”
Quale distanza ritieni sia più adatta a esprimere le tue qualità sportive? “Forse la 100km, ma non si finisce mai di scoprire.”
Un personaggio a cui sei particolarmente legato/a nella tua attività sportiva? “Forrest Gump.”
Correrai ancora per tutta la vita? “Sì finché ce la farò con il corpo e con le gambe e poi continuerò a correre con la mente.”

Stefano SEVERONI

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