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giovedì 2 febbraio 2017

Emanuela Rossi: Combatto e non mi arrendo finché non raggiungo l’obiettivo

Matteo Simone 

La storia e l’esperienza di molti atleti: si inizia per provare, dimagrire, sperimentare benessere.

Poi si cerca di far meglio, di definire degli obiettivi da raggiungere e fare allenamenti mirati, poi si sperimentano momenti di gloria, di personal best, di riuscita, di competizioni positive, di performance, e poi bisogna trovare una propria dimensione da atleta che ti permette di continuare ad allenarti, di avere sufficienti motivazioni, di continuare a sperimentare benessere da solo o in compagnia. 
Di seguito l’esperienza di una ragazza determinata, circondata da amici e familiari sportivi, che ha iniziato da bambina sperimentando un modo di sensazioni ed emozioni.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell’attività fisica?Ho iniziato da bambina con l’atletica leggera, ho fatto anche bicicletta, sci di fondo, paracadutismo e arrampicata sportiva.”
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere?Essere sempre in sfida con me stessa, prefissare obiettivi, superare limiti.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere? “Mio padre che mi ha sempre spronato, mio marito che mi ha affiancato in quasi tutte le discipline, le mie figlie che hanno seguito e seguono il nostro esempio e il mio ex allenatore Roldano Marzorati che mi ha portato ad ottenere un brillantissimo risultato in maratona.”
Una tua esperienza che ti può dare la convinzione di potercela fare?La maratona fatta alcuni anni fa, pensata per scherzo preparata come una professionista in alcuni mesi, il risultato più che soddisfacente (3h22'26").”
Cosa pensano familiari ed amici della tua attività sportiva? “I miei familiari fanno attività sportiva come la maggior parte delle mie amicizie. Ad un compleanno una amica con la quale condividevo le uscite sportive, mi regalò un disegno che rappresentava un personaggio e la sua evoluzione nella corsa ….all’inizio lo vedevi che correva per dimagrire, poi per stare bene, poi per la compagnia e via con mille altre motivazioni…alla fine il personaggio diceva…e ora corro per la gloria….. quel personaggio ero io, ma è vero, non me ne vergogno, anche molto ambiziosa nello sport e portata a fare sempre meglio e a migliorarmi ….. o almeno ero così….ora sono maturata e mi sono ridimensionata dato che migliorarmi sarà difficile!
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Accadono spesso cose divertenti specialmente quando si esce con amici per provare un percorso di gara e sistematicamente loro sbagliano strada, traccia….ci ridiamo nonostante i km in più!

La fatica condivisa non pesa e non stanca, si fatica divertendosi e condividendo esperienze, sensazioni ed emozioni che ti legano nello sport e nella vita quotidiana.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?Che sono una dura che non molla mai! E questo l’ho riscontrato anche al di fuori del mondo dello sport. E’ il mio carattere, in tutte le situazioni combatto e non mi arrendo finché non raggiungo l’obiettivo che mi ero prefissata.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?Caparbietà e ostinazione ma anche altruismo, socialità, amore per la vita e per tutto quello che ci circonda, condivisione e partecipazione, lo stare con gli altri in tante occasioni, fare del volontariato nell’ambito sportivo sempre organizzando e lavorando per gli altri (da anni sono in associazioni che organizzano eventi sportivi quest’anno gli europei di corsa in montagna ad Arco).

Il vero atleta fa dello sport uno stile di vita, non lo abbandona mai, cerca sempre di farne parte, di essere tra atleti, in organizzazioni, in eventi, è come bilanciare quello che si è avuto attraverso lo sport, lo si vuol restituire in qualche modo a beneficio di altri, è una ruota che per funzionare e girare deve essere oleata e spinta da persone di sport, persone che hanno fatto dello sport un fattore determinante della propria esistenza, sport che contribuisce a dare senso alla vita. 
Sono stato ad Arco ospite di Roldano Marzorati e Sonia Lutterotti in occasione di una conferenza sugli Ultramaratoneti ed ho potuto apprezzare la bellezza del territorio molto indicato per sport outdoor a contatto della natura e consiglio a tutti di fare una vacanza da quelle parti.
Che significa per te praticare sport?Per me praticare attività sportiva è avere sempre una sfida in mano, una sfida con me stessa, col tempo, con i km e anche con gli altri…. Naturalmente per un agonismo sano. Forse partire da giovane con l’atletica leggera, le gare, i tempi mi ha fatto crescere con l’idea che tutto deve essere finalizzato anche ad un risultato oltre che al piacere personale di quel momento.”

Per Emanuela c’è stato l’incastro ed il sano equilibrio tra la motivazione intrinseca cioè il pure piacere di fare sport e la motivazione estrinseca, cioè l’aspetto che gratifica attraverso il riconoscimento da parte di altri. Questo le ha permesso di sperimentare sia benessere che performance positiva.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport?Una continua ricerca, in me stessa, di me stessa; gioia di faticare, gioia di arrivare, gioia di concludere.”

Un Inno alla fatica per Emanuela, e sì se ci sono le condizioni che ti permettono di fare sport nella modalità e nelle località idonee, puoi solo che sperimentare un estremo benessere.
Nella pratica del tuo sport, quali sono difficoltà e rischi? A cosa devi fare attenzione ?Ora che da qualche anno ho mollato con gli allenamenti seri per ragioni di tempo e di lavoro, devo imparare che, anche se la mente ricorda e non dimentica com’ero, fisicamente sono cambiata.”

 E’ vero, la mente ricorda ma non dimentica, ma è importante anche considerare il “qui e ora”, tutto cambia, tutto passa, diventa importante la consapevolezza del momento presente, la consapevolezza delle proprie capacità e caratteristiche ma anche dei propri limiti.
Quali condizioni, fisiche o ambientali, ti ostacolano nella pratica dello sport?Direi nessuna, se ho volontà nulla e nessuno mi ferma.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? Ho mollato la continuità negli allenamenti, però continuo ad uscire a piedi di corsa, in bici, con gli sci … però senza una adeguata preparazione si soffre e si fatica di più.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?
Io credo che se i ragazzi d’oggi non hanno un buon esempio in casa (genitori o nonni) si avvicineranno in età adolescenziale allo sport per poi allontanarsi e non riavvicinarsi più. Lo sport fatto a qualunque livello è comunque sacrificio, è mettersi in gioco, è mettersi a confronto.”

La palestra dello sport aiuta a fare esperienza diretta, ti mette a confronto con te stesso e gli altri, diventa uno stage importantissimo della pratica della vita, propedeutico a qualsiasi lavoro ed a qualsiasi situazione da affrontare o di apprendimento all’essere o al fare.
Ritieni utile la figura dello psicologo nello sport? Io nello sport non ho mai avuto uno psicologo anche se devo dire che durante la preparazione della mia maratona la figura dell’allenatore ha avuto moltissima importanza anche sotto l’aspetto psicologico, forse io sono stata fortunata a trovare in quella occasione la persona giusta.”
Sogni realizzati e da realizzare?Nell’ambito sportivo credo di essermi presa tante soddisfazioni, anche se non sono una campionessa, per esempio solo due anni fa concludere la combinata della marcialonga (sci di fondo, bici da corsa, running) per me è stata un’impresa fantastica a prescindere dalla posizione in classifica o dal tempo finale. Quello che mi resterà sempre da realizzare, e me ne rammarico, è la disciplina del triathlon dato che ho problemi col nuoto che mi ostacolerebbe non poco nel corso di una gara di quel tipo.

Mai dire mai, bella soddisfazione affrontare, gestire e portare a termine una competizione che comprenda tre diverse discipline, ci si arriva con tanta esperienza e maturità sportiva, l’ho sperimentato personalmente con l’Iron Elbaman, bella soddisfazione.
C’è qualcos’altro che vuoi aggiungere?
Ero presente alla tua serata di Arco con Roldano e Sonia … ricordo bene …seguirti nel discorso faceva apparire tutto così semplice della serie ‘basta volerlo’! Avevi parlato molto di resilienza che credo sia insita in me visto che nella mia vita ho sempre affrontato tutto vedendone sempre il lato positivo, sono ottimista di carattere e anche quando certi eventi potrebbero distruggermi trovo sempre la via migliore per affrontarli e andare avanti.”

Resilienza e autoefficacia, concetti importanti nella psicologia dello sport, ma anche nella vita in generale, per non arrendersi mai e per raggiungere i propri obiettivi in qualsiasi campo. 
E' importante la autoconsapevolezza delle proprie risorse personali e dei propri limiti nella pratica degli sport di resistenza che diventano un ottimo insegnamento di vita per affrontare le fatiche di tutti i giorni. Le persone mettono in atto un’ampia variabilità delle risposte individuali di fronte a crisi, infortuni, sconfitte: alcuni soccombono, alcuni appaiono resilienti, altri (pochi) appaiono addirittura rafforzati dall’aver affrontato con successo stress e avversità. 
Così come avviene negli sport di endurance, resistere ed andare avanti, lottare con il tempo cronologico ed atmosferico, con se stessi, con i conflitti interni, a volte sei combattuto e indeciso, tentato a fermarti, a recuperare a riposare, a rinunciare. Importante è amare sempre se stessi, la vita, ed avere una elevata passione e forte motivazione in quello che si fa.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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