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lunedì 1 maggio 2017

Stefano Velatta vince la 6 ore Coratina 2017: Io alleno anche la testa

Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it

Per raggiungere l’eccellenza e importante curare tutti gli aspetti nei minimi particolari e tutte le fasi che vanno dagli allenamenti, al pre-gara fino al post gara dove si chiude il cerchio. 

Gli aspetti importanti da curare in gara sono l’abbigliamento tecnico sportivo e l’integrazione alimentari, è importante conoscersi a puntino come si consumano le proprie energie in gara e di cosa si può aver bisogno in termini di liquidi e solidi nelle giuste componenti di carboidrati, vitamine, proteine, diventa un’alchimia, e diventa importante avere un supporto quale può essere una persona di famiglia o del proprio staff o un amico fidato che ti segua e ti osserva sempre pronto a porgerti uno sguardo o un alimento o un capo di abbigliamento, questi diventano ingredienti del successo.
Di seguito Stefano racconta la sua esperienza da vincitore di una gara di corsa su strada a circuito della durata di 6 ore percorrendo in totale 81km, secondo Cazzorla Pierpaolo con 72km e dove il terzo arrivato con 71km è il pensatore di questa gara di una categoria di età avanzata e cioè over 55 anni che ha dimostrato che non c’è un’età per essere performante ma bisogna abbattere i limiti mentali e impegnarsi con determinazione per trasformare sogni in realtà come l’organizzare una gara di 6 ore nel suo paese e arrivare anche terzo assoluto nonostante l’età avanzata e gli impegni da organizzatore.
Ciao, complimenti sembra essere andato come previsto, soddisfatto?
Si molto soddisfatto perché dopo la fatica della 50 non sapevo come sarebbe andata.”
Hai sofferto? Momenti critici, problemi, esigenze particolari durante la gara?Non ho sofferto devo essere sincero però avevo molto fastidio ai quadricipiti dovuto ai sali e scendi emiliani.”
Avevi abbigliamento e integrazione idonei? Ti è mancato qualcosa che non avevi considerato?Avevo programmato tutto alla perfezione come al solito nelle 6 ore sono molto meticoloso non uso nessun ristoro della gara ma uso i miei prodotti collaudati e mia figlia Noemi 15 anni atleta promettente del mezzo fondo mi segue sempre e mi aiuta in tutto per le lunghe 6 ore passandomi in momenti precisi che lei sa a memoria tutto ciò che mi serve.”
Pensieri, sensazioni, emozioni, prima, durante, dopo la gara? "Pensieri sempre positivi sicuramente, io alleno anche la testa in questo, se pensi negativo prima del via hai già compromesso la gara. Durante molta emozione per il tifo che mi faceva la gente una cosa del genere mi era successo solo a Firenze dove ho fatto 85 km ma sicuramente non con il calore della gente di oggi. Dopo la gara un sospiro di sollievo perché 6 ore sono sempre 6 ore però quando vinci cosi girando ultima ora a 3'40" la fatica passa in secondo piano.

L’aspetto mentale diventa altrettanto importante presentarsi alla gara consapevole delle proprie possibilità e capacità in quel momento, senza essere esuberante, ma con umiltà, modestia, garbato.
Hai scoperto ancora qualcosa di nuovo in te stesso e negli altri atleti?In me stesso penso che questo anno possa davvero regalarmi delle belle cose visto che continuo a ripetere buone cose, ci credo anche se so che ci sono sempre atleti molto ma molto più esperti e forti di me ma io li rispetto e cerco di imparare, non sono invidioso anzi io mi alleno per riuscire a diventare come loro e a quelli meno forti di me cerco di dare e trasmettere consigli per quello che ho imparato e vedo che la gente apprezza molto.

Stefano sta cavalcando l’onda del periodo di performance e non può che fare bene questo periodo di forma, guardando i più forti lui che hanno fatto la storia delle ultramaratone, un esempio è Giorgio Calcaterra il Re della 1ookm essendo campione del mondo e anche vincitore del Passatore per 11 volte consecutive anche con tempi di molto inferiore alle 7 ore. Stefano è sempre disponibile con tutti ed il forte atleta Matteo Nocera ha apprezzano i suoi incoraggiamenti in gara.
Organizzata bene la gara? Percorso, ristori, premiazioni?Una gara voluta fortemente da Riccardo e Beppe ed è stato un successo per tutto poi a me e la mia famiglia ci hanno trattato da star tanta tanta emozione felice di essere venuto.
Tifo e sostegno di famiglia e amici, com'era?Tifo sfrenato le ultime 2 ore da pelle d’oca, la mia famiglia era lì, Noemi il mio angelo custode, mia Moglie Morena che anche lei mi segue ovunque ed è la mia prima tifosa su e giù per le vie di Corato cercando di tener buona l’altra mia figlia Sveva di 20 mesi, pensa che ci siamo alzati alle 4 del mattino.”

La famiglia diventa una squadra che ti dà tanta carica, uno sport all’insegna della partecipazione.
Cambia qualcosa dopo questa prova?No, vado avanti con 3 settimane cercando di recuperare al meglio per il passatore, archivio questa gara e guardo avanti, logicamente rimane un altro tassello importante nel mio palmares e un ricordo meraviglioso.

Stefano prende e porta a casa un’esperienza meravigliosa, una nuova mattonella che fortifica e consolida la propria autoefficacia e la propria convinzione di star facendo bene, si può continuare a seguire il progetto, pianificato e programmato, di mete e obiettivi sfidanti e raggiungibili.
Prossime gare? Obiettivi a breve, medio, lungo termine?Passatore, poi la Pistoia Abetone e il Campionato Italiano di 6 ore a  Curinga. Grazie mille Matteo.”

Dove c’è un vincitore c’è anche un perdente, ma Matteo Nocera ne esce fuori non solo da sconfitto ma da persona che ha tratto un insegnamento utile per il futuro immediato e prossimo, ne esce fuori con un amico in più, un campione che non sfoggia vittorie ma che si confronta con tutti, riporto di seguito alcune impressioni di Matteo Nocera subito dopo la gara: “Ciao Matteo. Pagata l'inesperienza e il forte entusiasmo! Ero stanco non avevo recuperato in una settimana sola..! Ma sono partito come al solito alla Garibaldina le prime 2 ore ero avanti, quasi lo doppiavo a Velatta, da pazzo.. ovviamente poi le gambe si sono completamente spente spente spente. Crisi netta. Faticavo a camminare. Sarà un ulteriore passo per maturare in questa disciplina. Sono sicuro e te lo dico convinto,  mi serviva! Adesso finalmente credo di riuscire ad affrontare le prossime fare con più equilibrio. Grande Stefano Velatta. Ci siamo presentati. Un bravo ragazzo. Mi ha anche incoraggiato quando mi ha visto in difficoltà. Mi ha fatto molto piacere. A presto.”

Stefano è menzionato nel libro 
“Cosa spinge le persone a fare sport?”, Aracne Editrice. 

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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