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lunedì 9 ottobre 2017

Marco Lombardi, ultramaratoneta: Oggi si vince, domani si perde

Matteo Simone 

Marco Lombardi, alla 100km delle Alpi arriva secondo a 4'26" dal giovanissimo vincitore Maggiola Enrico 7h44', terzo Filippo Castriotta 8h46' che si dimostra la grande sorpresa, atleta di Manfredonia.

Le donne si dimostrano essere sempre più resistenti e resilienti, 5 donne tra i primi 12 arrivati. Elisa Benvenuti “is the winner” tra le donne in 9h16", 6^ assoluta; 2^ Daniela De Stefano 9h32', 7^ assoluta, 3^ Eleonora Rachele Corradini, 9h52', 9^ assoluta, 4^ Elena Fabiani 9h55', 11^ assoluta; 5^ Sara Lavarini 9h56', 12^ assoluta.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marco attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao Marco com'è andata?Ciao Matteo innanzitutto volevo farti i complimenti per la tua prestazione. Grande davvero! Ieri ho avuto ottime sensazioni e mi sono divertito molto.”

C'ero anch'io e ho avuto modo di conoscere tante persone tra i quali Velatta Stefano e Marco Lombardi vicini in partenza e pronti per la loro grande e lunga corsa di 100 km. Io sono contento per aver ottenuto il mio “Personal Best” 12h10 grazie a Matteo Maggioni incontrato dopo metà gara che mi ha guidato fino al traguardo, io ero senza torcia e senza occhiali da vista e quindi in questi casi diventa importante fidarsi e affidarsi a qualcuno.
Difficoltà? Era tutto sotto controllo? Che ne pensi di Stefano?Ho corso in compagnia con Stefano fino al 50° km circa, poi lui ha accelerato e io sono rimasto con Daniele Gaido fino al 61° km, dove purtroppo lui è stato costretto al ritiro per problemi ai tendini.”

La gara è lunga e durante lo sforzo e la fatica perpetrata nel tempo e per diversi chilometri può succedere di tutto, così è bene fare del proprio meglio affidarsi a se stessi al proprio cuore, gambe, testa ed essere sempre pronti a qualsiasi evenienza per proseguire fino al traguardo dando il meglio di sé sperimentando benessere oltre alla performance.
Cosa porti a casa? Devo dire che il ricordo più bello di questa avventura è stato proprio l'aver corso insieme a questi due grandi campioni e amici in serenità, aiutandoci e stimolandoci a vicenda. Poi come sai, 100 km sono tanti e spesso chi è generoso e chi osa non sempre ha la meglio, ma a mio avviso 'chi non risica non rosica'. Purtroppo Stefano all'85° km come sai, è stato costretto al ritiro, a causa di forti crampi, e in quel momento l'atleta che poi ha vinto mi ha superato e io ho cercato di respingere l'attacco ma alla fine è stato lui ad avere la meglio, anche se per pochi minuti. Ma va bene così, lo sport è anche questo: oggi si vince, domani si perde, ma ciò che conta di più è non avere rimpianti e rimorsi, cercando sempre di dare il massimo. E io ieri ho dato tutto quello che avevo.

Questo è lo sport che vogliamo, avversari che si stimano, che si aiutano, che condividano percorso con salite e con fatica e alla fine chi ne ha di più vince, ognuno ha il suo fisico, la sua passione, le sue motivazioni, il suo carattere più o meno espansivo. Si cerca di fare del proprio meglio, di arrivare primi, di fare la miglior prestazione, ma sempre con rispetto e serenità.
Nuove consapevolezze, mete, obiettivi?La cosa più bella e avvincente di tutto ciò è che gli stimoli spesso si trovano grazie a queste circostanze: è proprio così che ci si pongono nuovi obiettivi cercando, con il sorriso sulle labbra, di lottare come leoni per raggiungerli e se poi non ci riusciamo al 100%, ne usciamo comunque vincitori, arricchiti dal grande bagaglio di esperienze che ci siamo costruiti. Un grande abbraccio Matteo, a presto.”

Si porta a casa sempre qualcosa, tantissima esperienza, nuove conoscenze e amicizie sempre più consolidate, la voglia di combattere e di riuscire a primeggiare, ma sempre senza stress e con il sorriso rispettando sempre il prossimo.
Le gare diventano grandi occasioni di incontri e confronti prima, durante e dopo la gara; questo è lo sport che vogliamo, uno sport che avvicina persone, culture e mondi.
Un’intervista a Marco Lombardi è riportata nel libro “La 100km del Passatore
. Una gara fra coraggio e resilienza”, Edizione 
Psiconline.
 
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza. È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione. 
Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su 
se stesso.
 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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