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mercoledì 6 dicembre 2017

Empoli Valeria, ultramaratoneta Mi ritengo una persona che sente molto la gara

Matteo Simone 

194,167 sono i km totalizzati da Empoli Valeria, nata il 1992, per vincere la gara femminile della 24 Ore Telethon di Lavello-

Arriva seconda assoluta, ottiene il record di questa manifestazione ed è 5^ nella classifica di tutti i tempi per questa manifestazione preceduta da soli 4 uomini: Marchesi Tiziano km 228,935 il 6 dicembre 2014, D'Avanzo Nicolangelo km 213,110 il 6 dicembre 2014, Nocera Matteo km 197,160 il 2 dicembre 2017, Debenedictis Michele km 196,482 il 3 dicembre 2016.

Con questo risultato Valeria ottiene anche il primato della categoria W23 anno 2017 della 24 ore in Italia precedendo di pochi metri Natolini Serena 1989 km 194,088 il 12 novembre a Reggio Emilia.
Di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato ad avvicinarmi a questo sport praticando le gare di corsa campestre con la scuola, ed è proprio li che ho scoperto la mia passione per la corsa.

Funziona così, qualcuno ti fa scoprire uno sport, a volte l’insegnante di educazione fisica, se c’è passione si continua e si è disposti ad allenarsi e continuare a fare sport. Poi se ti accorgi di essere un talento aumenta la motivazione e scatta la voglia di fare sempre meglio e andare sempre oltre.
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere e/o performance?I fattori che hanno contribuito sono stati:  la tenacia, la passione e il sacrificio che mi permettono di continuare ad allenarmi giorno dopo giorno.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere e/o performance? Sicuramente (vista anche la mia giovane età) l’appoggio della mia famiglia è stato ed è  molto importante.”

Dietro ogni atleta è importante la presenza di persone che sostengono e coccolano.
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle?La gara che mi ha trasmesso una grande emozione è stata vincere il Trail del Vesuvio.”

Il 5 giugno 2016. Valeria, con il pettorale n. 1, ha vinto l’Eco Trail del Vesuvio km 30 a San Giuseppe Vesuviano (Na) in 3h34’26”, precedendo Lucia Avolio 3h45’30” e Daniela De Feo (pettorale n. 3) 3h49’09”. Tra gli uomini ha vinto Michele Volpe 2h48’01, precedendo Lionel Melinard 2h54’30” e Giovanni Giordano 2h55’12”. 
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione che ce la puoi fare?L’esperienza che mi ha dato la convinzione che ce la potevo fare è stata sicuramente riuscire a portare a termine (anche positivamente) la mia prima 'Sei ore di corsa', partecipando senza aver mai corso una distanza superiore alla mezza maratona.”

Il vero campione si vede fin da subito che riesce a fare cose eccezionale nonostante il poco allenamento o una preparazione non adeguato, il talento è un buon punto di partenza poi bisogna metterci allenamento mirato e adeguato, passione, testa per arrivare al successo e alla vera performance.
Il 2 luglio 2016, Valeria corre la ‘Sei ore de Conti’, corsa su strada, classificandosi 3^ donna con 57,130 km, preceduta da Paola Strizzi 59,269 km e la vincitrice Paola Birolo 60,476 km. Tra gli uomini vinse Luca Passamonti 72,103 km, precedendo Alessandro Bruzzi 69,849 km e Nicola Leonelli 69,606 km.  
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?Inizialmente pensavano che ero troppo esagerata e fissata a dedicare gran parte del mio tempo e delle mie giornate alla corsa; ora però soprattutto per i miei genitori è una grande soddisfazione vedermi gareggiare e questo per me è veramente tutto!
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?
Durante una gara Trail sono caduta accidentalmente dentro un fiume e mi sono completamente fatta un bagno in acqua gelata
!”

Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?Sicuramente praticare questo sport è stato molto utile per scoprire dei lati che finora non conoscevo come quello di essere molto testarda e determinata nel portare a termine ogni competizione o allenamento ma anche molto concentrata nei momenti di difficoltà o di crisi dove le gambe ti dicono di fermarti.

In quest’ultima gara ha dimostrato di essere testarda e determinata nel portare a termine la sua lunga competizione di 24 ore ma anche molto concentrata nei momenti di difficoltà e crisi che è normale ci siano durante una lunghissima gara di 24 ore dove le gambe ti dicono di fermarti. Sono importanti scoperte quelle che si fanno attraverso la pratica dell’ultramaratona, ti accorgi di riuscire in imprese e sfide considerate razionalmente impossibili, ma con impegno, convinzione e determinazione riesci a portare a termine e superare eventuali crisi o difficoltà durante il percorso approfondendo la ricchezza delle tue risorse personali ma rispettando sempre i tuoi limiti.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?Gareggiando ho sicuramente scoperto di possedere tanta forza di volontà e tanta determinazione queste sono le due caratteristiche che posso dire mi contraddistinguono.”
Che significa per te partecipare a una gara?Partecipare a una competizione sportiva è molto importante per due motivi: ti permette di misurarti e confrontarti con altri atleti di diverso livello (e questo credo che sia fondamentale se si vuole migliorare le proprie prestazioni); infatti è fin troppo facile non mettersi  mai a confronto con altri e correre solo con se stessi, così si vince sempre! L’altro motivo è che la gara è il “banco” di prova per mettere in pratica tutti i sacrifici fatti durante gli allenamenti e la preparazione, senza sottovalutare tutte le emozioni e l’adrenalina che la gara ti trasmette.

Importante è l’esperienza che si fa in gara accanto ad altri atleti che portano in gara i loro pensieri, sensazioni, emozioni, preoccupazioni, gioia e tutti insieme per condividere fatica, per avanzare metro dopo metro, chilometro dopo chilometro sempre avanti fino al traguardo, per misurarsi con se stessi e con gli altri, anche con tanto cuore e tanta passione.
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare?Credo che finora non mi sono mai spinta oltre il mio limite perché credo che sia controproducente per il proprio fisico.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara, post-gara?Mi ritengo una persona molto emotiva ma soprattutto una persona che sente molto la gara soprattutto il pre-gara (non riesco a star ferma, mi allaccio di continuo le scarpe, studio gli avversari) poi una volta partita a correre tutto ciò sparisce e mi diverto!
La gara più estrema o più difficile?Sicuramente le competizioni che ritengo più difficili sono le gare Trail e le Ultra Maratone, perché sottopongono il proprio corpo ad uno sforzo prolungato.”
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nel tuo sport? Sicuramente i rischi più comuni per un atleta sono gli infortuni.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale?Il vento è la condizione ambientale che più non sopporto e che spesso influisce negativamente anche sulla prestazione sportiva.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?
Fin ora nulla mi ha fatto mollare; ciò che mi spinge a continuare è vedere la soddisfazione delle persone che mi circondano nel vedermi gareggiare.

Belle parole, in effetti non basta il talento e non basta l’allenamento, diventa importante il supporto di persone di riferimento quali famiglia e amici, un’energia speciale che al momento del bisogno esce fuori inaspettatamente per risolvere situazioni difficili, disagi e crisi, crederci sempre.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Recentemente sono stata fermata da un brutto infortunio al piede che mi ha tenuto lontano dalla corsa per due anni. In questo periodo di stop mi ero ripetuta più volte di abbandonare la corsa; ma poi quando ho ricominciato e camminare non ho resistito e ho ricominciato a correre più di prima!

Più di prima dice Valeria, una sorta di crescita post traumatica dovuta alla forza della Resilienza che ti permette di superare senza mollare momenti difficile e trarne insegnamenti e spunti per andare sempre avanti più forti, determinati e sicuri di prima.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?E’ difficile far passare un messaggio per i giovani; infatti io mi rendo conto (essendo anch’io giovane) che ci sono sempre meno giovani che si avvicinano allo sport in generale e questo perché sport significa sacrificio quindi rinuncia. Io credo invece che non è così certo, è vero si deve rinunciare a qualcosa se si vuole far sport però le emozioni e le sensazioni forti che ti trasmette non ha eguali.”

Bella testimonianza, vero, l’eventuale sacrificio viene ripagato con le soddisfazioni, l’entusiasmo, l’esperienza da soli o in compagnia e con il sostegno di chi ti sta vicino.
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping?Credo che abusando di queste sostanze vietate ci si fa del male solo a se stessi; migliorando scorrettamente le proprie prestazioni e ottenendo falsi risultati.
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti e fasi dell’attività sportiva?
Credo che la figura dello psicologo sportivo (anche se non ne sono mai fin ora venuta a conoscenza) sia una figura molto importante e utile per uno sportivo; soprattutto nella fase di preparazione alle gare o in alcune fasi di ‘calo’ psicologico che ogni atleta incorre durante la propria carriera sportiva. La figura dello psicologo si può sicuramente inserire positivamente per aiutare l’atleta a migliorare le proprie prestazioni sportive e superare le difficoltà.
Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare?Il sogno più bello che ho realizzato sicuramente è riuscire a correre perché dopo il brutto infortunio al piede i medici mi avevano detto che sicuramente non tornavo più a correre e invece la mia testardaggine mi ha fatto continuare e non arrendermi! Per il futuro spero di continuare a correre e togliermi delle soddisfazioni soprattutto nell’ambito delle lunghe distanze  che mi stanno veramente piacendo.”

Non si finisce mai di sognare, importante ricordare le esperienza di riuscita, ma è altrettanto importante puntare sempre più in alto. Pianificare e programmare obiettivi sempre sfidanti e difficili ma raggiungibili come sta facendo Valeria. Nel frattempo si è tolta tantissime soddisfazioni nelle gare di lunghe distanze vincendone tante e confermandosi vera campionessa di fatica, amicizia e di umiltà.
Segnalo di seguito alcuni miei libri:
Cosa spinge le persone a fare sport.
Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti. Nello sport non è importante solo la forza, la resistenza e i muscoli, ma è importante sviluppare anche la forza e la resistenza mentale che permettono di andare oltre, di consolidare lo stato di forma. Raggiungere traguardi importanti diventa il coronamento di un sogno, il raggiungimento di un obiettivo ambito, la ricompensa di tanti sforzi e tanta fatica per ottenere qualcosa che si desidera con determinazione, tenacia, passione e con l’aiuto di qualcuno che sostiene.
Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta
. Attraverso questionari ho raccolto il punto di vista di atleti comuni e campioni, per approfondire il mondo dello sport, e in particolare gli aspetti che incidono sul benessere e sulla performance. È fondamentale conoscere il loro punto di vista a completamento delle teorie relative agli aspetti che incidono sul benessere e la performance dell’atleta e della squadra. Lo psicologo dello sport a volte diventa una figura di riferimento per il singolo atleta, per l’intera squadra, per lo staff, i tecnici, i dirigenti.

Unitevi a noi correndo o donando, insieme è molto meglio. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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