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sabato 9 dicembre 2017

Fabiola Desiderio, ultrarunner: Devi avere la testa quella è il motore di tutto

Psicologo Psicoterapeuta

C’è un mondo dietro un atleta, soprattutto dietro un atleta di vertice che vince, che ha pressioni, che tutti si aspettano sempre risultati eccellenti e invece il disagio o la difficoltà è sempre dietro l’angolo soprattutto in gare lunghe dove bisogna non trascurare nulla, bisogna essere concentrati per la gara lunghissima, bisogna monitorarsi chilometro dopo chilometro.

Succede che si abbiano imprevisti ma bisogna andare avanti, bisogna fermarsi capire cosa è successo, a volte è opportuno distrarsi, vedere altro, prima di tutto guardare chi si ha vicino e parlare un po' della gara e un po' di altro, un po' continuare a essere tesi e un po' provare a rilassarsi per esempio sedendosi, chiudendo gli occhi, facendo respiri profondi prendendo aria e gonfiando l'addome e poi tirando fuori tutto comprese sensazioni e tensioni negative.
Lo sport non è tutto nella vita è solo una parte importantissima, piano piano si possono archiviare esperienze negative ma prima elaborare e prendere insegnamenti utili e poi si punta a un altro obiettivo e impegnarsi allo stesso modo. Diventa importante essere sereni quanto basta per sentirsi che si ha valore ugualmente, non si è solo atleta ma anche persone.
Fabiola vince la Maratona di Latina, un bel modo per riscattarsi dalla precedente prestazione di Verona dove ha avuto delle difficoltà e anche un buon modo per chiudere quasi l’anno agonistico.

Infatti la precedente maratona a Verona che era valida anche come campionato Italiano assoluta e Master ha avuto delle difficoltà e ne è uscita un po’ a pezzi, di seguito un estratto delle sue parole a me rivolte successivamente alla gara disputata: “Matteo oggi mi sono fatta prendere dallo sconforto sin da questa mattina, quando mi sono preparata mi sono resa conto che orologio non si era caricato, così sono partita allo sbaraglio seguendo le mie sensazioni, ad ogni km chiedevo il tempo ma nessuno mi rispondeva così lo sconforto ha preso il sopravventò ... ho iniziato a vedere che sia mentalmente che fisicamente mi sentivo scarica ... alla mezza mi sono ritirata ... tutta la mia preparazione andata in fumo. Matteo speriamo che superi questo. Mi sto risollevando piano piano, ho parlato molto con Eleonora e mi ha consigliata di fare subito una maratona perché ho la buona preparazione fatta in questi mesi, quindi sto decidendo se fare Latina che è a pochi km da casa ... vediamo in questi giorni cosa mi dice la testa.”

Fabiola allenata e supportata da Eleonora si presenta allo start della maratona di Latina e la vince, di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande.

Ciao, com'è andata? Soddisfatta? Hai avuto particolari problemi, difficoltà, momenti critici? “Ciao Matteo oggi è andata benino, si sono soddisfatta perché dopo l’amara delusione di due settimane fa a Verona per lo meno oggi sono riuscita a finirla con un crono che non è da buttare e con una bella Vittoria che risolleva l’umore. In gara oggi c’era il vento accompagnato da piccole salite e dallo sterrato infangato che mi hanno penalizzata un po’.”

La vittoria è vittoria, risolleva sempre e ti ricorda quello che vali; arrivare primi, vedere da lontano la fascia all’arrivo che ti aspetta, che ti accoglie è una bella immagine così come sono belle immagini le foto scattate nel momento del successo e della gioia, dove si scioglie tutta la tensione e la fatica e danno spazio a sorrisi radiosi e a volte anche a pianti di liberazione. Fabiola ha vinto la gara con un tempo che non la soddisfa di 03h07’46’, un tempo che io feci alla prima edizione di Latina nel lontano 1997, 03h07’49” ma come sono tornato io dopo tre anni per fare il mio personale di 02h42’17” così auguro Fabiola di continuare sulla sua strada con il suo team per continuare a crederci, impegnarsi e raccogliere frutti preziosi.
 
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, durante, dopo la gara? “Prima della gara ero molto tesa, nella gara stessa mi affiorava sempre l’idea che potessi fermarmi ma poi km dopo km iniziavo a crederci, e dopo la gara solo sorrisi e abbracci con i miei amici.”

Ero presente e ho notato la tensione e il dubbio pre gara, l’abbracciare Fabiola è sembrato una modalità per sciogliere questa tensione che consumava forse energie che potevano essere utili durante la lunga gara della maratona.

Organizzata bene la gara, ristori, pacco gara, premiazioni? “La gara è stata organizzata perfettamente anche nel pacco gara, ristori e premi.”

Tifo, sostegno, amici, com'era? “Di amici e sostegno ne ho avuto a volontà giocavo in casa.”

Lo sport rende felici e resilienti, condividendo fatica, gioie e dolori e apprendendo sempre dalla scuola dello sport. Un mondo affascinante, aggregante, amichevole quello dello sport fatto di incontri e confronti alla scoperta di se stessi e degli altri per evolvere e incrementando consapevolezza, autoefficacia e resilienza e cercare di trasformare sogni in realtà.

Di seguito, Fabiola racconta la sua passione dello sport rispondendo a un mio questionario.

Ti sei sentita campione nello sport o sempre una comune sportiva? Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Mi sento una comune sportiva, ho iniziato dalle scuole medie con l’atletica, praticavo gli 800 e 1500 in pista con ottimi risultati a livello regionale, poi ho smesso al terzo anno di ragioneria perché rimandata ad una materia, mio madre pensava che per correre trascuravo la scuola. Ho ripreso all'età di 38 anni facendo già da subito ottimo risultati, la mia vita ora è dedicata oltre che alla mia famiglia anche a questo sport che amo.”
 
Importante stabilire delle priorità nella vita, dare la precedenza a qualcosa ritenuto al momento più importante ma appena uno può deve riprendere la passione che fa sentire di essere vivi davvero. Non è mai troppo tardi per iniziare o riprendere uno sport che diventa una scuola utilissima e pratica di vita molto meglio di tante teorie tra i banchi di scuola.
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Usi farmaci, integratori? Per quale motivo? “Seguo un alimentazione normale facendo a meno di fritti e grassi, non uso né farmaci e né integratori, non ne sento la necessità.”

Chi ha contribuito alla tua performance? “Sono seguita da anni dalla fortissima atleta Eleonora Bazzoni, con lei sono riuscita a portare a termine la maratona di Ravenna in 2.58 e vincere per due volte la costiera malfitana ultramarathon. I miei famigliari sono felici per me e mio marito mi sostiene molto, insieme ai miei figli.”

Un connubio vincente una forte atleta allenata da una forte e competente allenatrice atleta, si possono fare cose grandi insieme.

Qual è stata la gara della tua vita? “In questi ultimi mesi ho sperimentato per la mia prima volta una ultramaratona, la 100km del Passatore, seguita dal grande atleta marco Boffo dove sono riuscita a compiere l'impresa in 9 ore 11 minuti classificando al 5 posto assoluto e 2^ italiana, questa è stata la mia più bella gara fatta.”

Chi sperimenta le lunghe distanze nello sport sa che per arrivare al traguardo bisogna essere allenati e pazienti ma anche molto resilienti, saper cercare dentro se stessi le risorse necessarie per percorrere anche gli ultimi metri e arrivare al traguardo. Le esperienze di corsa di lunga distanza poi ti danno la consapevolezza che nella vita i problemi diventano più gestibili, affrontabili, risolvibili.

Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Non soffro particolarmente le condizioni climatiche, quando gareggio mi concentro solo su me stessa e dimentico se fa caldo o freddo.”

Hai rischiato per infortuni o altro di smettere, di mollare? “Non ho mai avuto infortuni e per ora non intendo mollare.”

Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi ad uno sport fatto di fatica, impegno, sofferenze? “Ho due figli maschi e ho cercato di indicargli la strada della corsa ma purtroppo è durato poco perché hanno scelto il calcio.”

C’è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? “Non ho mai usato doping e odio chi lo fa.”

Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Ritengo utile la figura dello psicologo per chi non affronta con serenità questo sport. A chi pensa di doparsi per portare a casa un prosciutto, a queste persone ci vorrebbe davvero un aiuto.”

Se potessi tornare indietro cosa faresti o non faresti? “Non voglio tornare indietro voglio continuare così sperando che duri più al lungo possibile.”

Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Nel praticare questo sport ho scoperto che oltre ad un buon allenamento devi avere la testa quella è il motore di tutto.”

E’ vero non solo muscoli e gambe ma anche la capacità mentale di superare tutto e affrontare tutto per riprendere sempre e andare avanti nonostante gli imprevisti.

Quali sono state le tue gare più emozionanti o performanti quest’anno? “La gara più emozionante è stata la 100km del Passatore conclusa bene, la vittoria alla 30km del Mare di Roma con ottimo crono e la vittoria alla 30km del Mare delle Terre Pontine.”

Cosa metti nel tuo bagaglio di importante da portare nel prossimo anno e cosa lasci? “Lascio nel mio bagaglio un anno pieno di gare vinte e spero di vincerne ancora pensando di dedicarmi a qualche altra bella gara ...stavo pensando alla 50km delle Terre senesi.”

Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare? “I miei sogni sono stati quello di aver vinto tante gare, le ultime due ultramaratone di 6 ore, finire la 100km con un ottimo crono e continuare ad allenarmi per vincere ancora. Vorrei correre un’altra bella maratona per realizzare il mio personale saltato quest’anno, ma sono sicura che arriverà.”

Sono contento per Fabiola, l’impegno e la dedizione paga sempre, diventa importante essere positivi e resilienti e affidarsi a un buon team che ti sostiene e ti supporta.

Psicologo Psicoterapeuta
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