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venerdì 6 aprile 2018

La maratona ti cambia la vita, fortifica, incrementa autoefficacia e resilienza


Lo sport in generale e soprattutto la maratona diventa una scuola di vita. La maratona ti cambia la vita, fortifica, incrementa autoefficacia e resilienza. La maratona è un’esperienza che ti rende forte nello sport come nella vita di tutti i giorni.

Silvia Bortolotti: “La maratona, corrine una e ti cambia la vita dico sempre io … per me nulla ti rende forte come l'esperienza della maratona … ti rende forte nello sport come nella vita di tutti i giorni.”

La maratona insegna a essere riflessivi e pacati, a non essere impulsivi.
Francesco Fagnani: “La maratona mi ha insegnato a non essere impulsivo, ma pacato e riflessivo.”

Tanti sono i fattori che possono influenzare l’atleta nella sua prestazione. Importante è un’autoconoscenza personale ed interiore, ad iniziare dal proprio respiro, dall'osservazione interna ed esterna, dall'ascolto delle proprie sensazioni.
René Cunéaz: “Ho una sensibilità incredibile del mio limite. Sento se sto correndo più piano o più forte della mia soglia. In maratona è un pregio. Quando provo ad andare oltre faccio talmente tanta fatica che rischio di pagare lo sforzo calando notevolmente il ritmo. Per questo, molte volte, in gare anche più corte, mi stacco dal gruppo e continuo col mio passo. Molti atleti, solitamente, li riprendo nel finale di gara.”

E’ importante conoscersi bene, sviluppare consapevolezza delle proprie capacità e limiti e saper gestire le proprie forze e le proprie energie per non svuotare troppo presto i serbatoi di carburante.
Raffaele Luciano: Quali saranno le strategie di gara?L'Idea è quella di partire tranquillo e poi fare la gara in progressione, cercando di evitare la sofferenza dello scorso anno, dove dal 23° al 39° ho spinto troppo e poi ho pagato nel finale.”

La maratona permette di sperimentare sensazioni uniche. Di seguito alcune testimonianze di maratoneti che rispondono alla domanda: Qual è stata la gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle?
René Cunéaz: “Di gare belle ce ne sono state tante ma quelle che in assoluto mi hanno dato più soddisfazione sono state le due maratone da 2h15. La prima a Firenze 2015 perché non mi aspettavo di correre così forte alla mia terza maratona; la seconda a Francoforte 2016 perché ho corso con una facilità paragonabile a Firenze ma con una chiusura nel finale più forte e con un margine nella parte centrale di gara che mi dà la consapevolezza, sempre che la preparazione vada per il verso giusto senza infortuni e con la giusta motivazione, di poter scendere sotto le 2h15 nei prossimi anni.”
Vito Cafaro: “L'emozione più intensa è stata senza ombra di dubbio la prima maratona. A 1 km dall'arrivo non trattenevo le lacrime.”
Michele Fiale: “La gara del mio cuore è stata nel 2007 la maratona di New York che mi ha dato sensazioni ed emozioni indescrivibili che tutt'ora porto nel cuore e racconto con piacere ad amici e conoscenti."
Elisa Tempestini: “Ovvio l'emozione più grande è stata la mia prima Maratona a 50 anni!”
Flora Alicino: “La mia prima maratona a Roma, la prima sfida che ho vinto con me stessa.”
William Alfredo: “Maratona di Roma 2013, la mia prima maratona in un anno da quando ho iniziato a correre, mai avrei immaginato finire una regina, questo mi ha dato spinta per far altre 4 maratone.

E’ importante avere chiari gli obiettivi che devono essere difficili e sfidanti ma raggiungibili gradualmente e progressivamente. Inoltre bisogna avere una motivazione adeguata che ti permette di impegnarti con determinazione e convinzione per raggiungere l’obiettivo stabilito.
Eligio Lomuscio: Cambia qualcosa dopo questa maratona? “Il traguardo di questa maratona mi ha fatto capire che con un po’ di buona volontà tutto è raggiungibile, in una maratona per me non ci vuole solo la forza delle gambe, ma ci vuole anche e soprattutto una grande forza mentale.”

E’ importante porre tanta attenzione nelle cose che si fanno e sviluppare consapevolezza di sé e fiducia in se stessi. La motivazione deve essere solida. E’ necessario attingere alle risorse interne per perseguire le mete desiderate e cavalcare l’onda del cambiamento per seguire la direzione che porta a trasformare sogni in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili. Siamo tutti in grado di perseguire i nostri sogni.
Liberato Pellecchia (Maratona di Berlino PB 2h14'28): “Spesso negli allenamenti o nei momenti che mi prendo per me stesso visualizzo o immagino spesso le gare che preparo con l'idea: ‘se lo sogni lo puoi fare’.”

La self efficacy è la convinzione di possedere le capacità per raggiungere i risultati prefissati. Le fonti delle convinzioni di efficacia: esperienze di successo, modelli di riferimento, persuasione verbale, sensazioni sperimentate in esperienze di successo. Le persone con un alto senso di autoefficacia percepiscono le difficoltà come sfide.
Lorena Brusamento: Cosa ti aiuta in gare importanti? “Sicurezza in me stessa, forza mentale, determinazione, voglia di dimostrare a me stessa che il limite si può sempre superare...e che quindi il limite non esiste.

E’ importante considerare l’eventuale ansia di prestazione saperla affrontare, accettarla, gestirla, superarla.
Eleonora Bazzoni (2h45’ prima Italiana alla maratona di Roma): Pensieri, sensazioni, emozioni, prima della gara? “I giorni precedenti la gara ero molto emozionata, tesa, nervosa, diciamo che chi mi incontrava percepiva il mio stato d'animo, non riuscivo a pensare ad altro. Il giorno stesso della gara ero molto tranquilla, felice e curiosa trasformando quell’agitazione in concentrazione e determinazione. Inoltre accanto a me avevo il mio allenatore e questo ha contribuito alla mia tranquillità.

La maratona è il coronamento di un sogno, il resoconto di un periodo di lavoro dove si raccolgono i frutti.
Vito Cafaro: Sogni realizzati?: “Un sogno realizzato è sicuramente la maratona.”
Benedetto Scarpellino: Quali sono i tuoi pensieri? “I pensieri più belli e forti sono nel rettilineo finale di una maratona, quando ti rendi conto di aver raccolto quanto seminato nei mesi precedenti.”

I maratoneti vanno alla continua ricerca di sondare le proprie possibilità, osano ma sono convinti di farcela e hanno dalla loro parte le sensazioni di benessere che sperimentano mentre fanno quello che vogliono con passione e dedizione.

http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html

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