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mercoledì 18 aprile 2018

Raffaele Ianniciello, calcio: Il mio sogno è di giocare con la squadra del mio paese



In Kenya dicono pole pole, in Italia si dice piano piano, per significare che si può fare tutto senza fretta con gradualità e progressione, si può arrivare in alto, si possono ottenere risultati e raggiungere mete e obiettivi ambìti, difficili e sfidanti ma niente è impossibile. Di seguito, Raffaele, difensore centrale, racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
.Ti sei sentito campione nello sport? “Sì, a volte.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Da piccolo ho frequentato scuola calcio e piano piano sono salito di livello.”
Chi contribuisce alla tua performance? “Il mio allenatore, i miei amici ma anche i miei genitori.”
Qual è stata la gara della tua vita? “Torneo a Vasto, ultima partita, sullo 0-0 gol mio all’80esimo ed alla fine vincemmo il torneo.”
La gara più difficile? “La più difficile: ultima in campionato contro la prima classificata.”
Quale esperienza ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “Varie esperienze, ad esempio vedere che il mio allenatore ha incoronato i suoi sogni ed ora oltre che giocare allena la squadra del suo paese. Sono esempi che ti fanno venir voglia di fare e convinzione che tutto sia possibile.”

Diventano importanti i modelli di riferimento, aiutano a crederci di più, incrementano l’autoefficacia.
C'è un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Si più di uno. Quello più divertente fu quando ad un amichevole per riuscire a giocare abbiamo dovuto prestare giocatori alla squadra avversaria.”

Questo sembra essere un bell’esempio di sportività, quando proprio hai voglia di fare sport si può mettere da parte qualsiasi competitività e divetnao tutti amici compresi gli avversari.
Quali sensazioni sperimenti nello sport (allenamenti, pregara, gara, post gara)? “Molte sensazioni, tutte positive: paura, adrenalina, voglia di fare bene, felicità. La pregara è la parte più emozionante e intensa che ti carica o scarica prima di giocare.”

Lo sport trasforma tutto in positività, anche l’anisa e le tensioni pre gara, pre partita, si possono vivere come una preparazione al gioco, predisposizione al gesto atletico.
Quali sono difficoltà e rischi? “Difficoltà sono tante ma superabili se affrontate con impegno, ad esempio una squadra più forte se affrontata con impegno si può battere. Rischi sono un infortunio ma una litigata con compagni o mister anche.”

Si supera tutto, si affronta e getisce tutto, soprattutto con l’aiuto di familiari, amici e un bravo allenatore che è presente per consgiliarti e supportarti.
Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Non mi guardo indietro o se lo faccio lo faccio solo per non ripetere più gli stessi errori, anche i tuoi compagni possono aiutarti.”

Si apprende sempre da tutto, dall’esperienza passata, si cerca di fare sempre meglio.
Quale può essere un messaggio per avvicianre i ragazzi allo sport? “Lo sport è una delle cose più importanti che ci siano, un messaggio sarebbe far capire l’importanza di questo a partire dalle scuole, cosa che non si fa.”

Concordo, accanto alla teroira bisognerebbe far giocare e far praticare sport ai ragazzi già nelle suole per apprendere regole e mettersi in gioco, per divetnare maturi e respondabili con la voglia di fare, di arrivare, di competere con se stessie con gli altri, per fare squadra.
C'è stato il rischio di incorrere nel doping? “Mai, penso che chi incorre in queste soluzioni abbia paura di non farcela o perché vuole vincere a tutti i costi e rischi in qualsiasi maniera. Ma rimane pur sempre una cosa sbagliata.”

Vero, il doping avvelena se stessi e l’intero sport.
Quale può essere un messaggio per sconsigliarne l'uso? “Non fa bene alla salute, il messaggio sarebbe farlo capire e far capire che questo è imbrogliare e va contro le leggi dello sport.”
Famigliari e amici cosa dicono del tuo sport? “Hanno sempre condiviso le mie idee ed anche in quest’ambito mi hanno accompagnato volentieri. Non fosse stato per i miei amici forse non avrei mai iniziato.”
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? “Ho scoperto di saper fare tante cose, ma anche i miei limiti.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? “Sì, moltissimo.”
Sogni da realizzare? “Il mio sogno è di giocare con la squadra del mio paese ed esserne il capitano anche senza avere una ricompensa in soldi. Per me il calcio resta un gioco e così mi piace.”

Un bel sogno semplice e rispettabile che denota la voglia di fare sport per se stessi, per la propria squadra, per il proprio paese, per il gusto di divertirsi senza prestese.

Psicologo, Psicoterapeuta
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