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lunedì 9 aprile 2018

Roberto Mastrotto: Vincere qui in Istria per me è stato qualcosa di indescrivibile

È stato un turbinio di emozioni dopo il taglio di questa finish line

La 100 Miglia dell'Istria è considerata la corsa ultra trail più grande e più difficile in Croazia. Dal 2016, la gara fa parte dell'Ultra-Trail World Tour (UTWT), il campionato mondiale della corsa ultra-trail. Roberto Mastrotto vince la gara di 109,7 km, con più di 4.000 metri di dislivello positivo, in progressione e rimonta precedendo lo slovacco Martin Halasz e l’Italiano Carlo Salvetti.
Francesca Canepa vince la 100 miglia, quasi 170 km e quasi 7.000 metri di dislivello positivo. Tra gli uomini vince lo scozzese Paul Giblin mentre arriva in seconda posizione Luca Moro.
Approfondiamo la conoscenza di Roberto Mastrotto, Trail/Ultra trail runner – Vicenza Marathon, attraverso alcune risposte ad alcune mie domande.
Che sapore ti ha lasciato questa gara? “Vincere qui in Istria per me è stato qualcosa di indescrivibile, sto pian piano realizzando e mettendo a fuoco. È una gara che mi ha regalato molto, in primis per i panorami che ho avuto modo di vivere e poi per l’evoluzione della gara stessa, un crescendo di emozioni.”

Gara molto impegnativa, una gara internazionale, una grande sfida, c’è tanto da elaborare e portare a casa per tenersi con sé e per condividere con altri, fatica e soddisfazioni, nuove consapevolezze.
Che significato ha per te questa gara? “Certamente posso dire che un po’ di significato di riscatto personale dopo l’esclusione dai mondiali ce l’abbia avuto. Anche in questa occasione riconfermo la corsa come miglior medicina, in questo caso per una delusione sportiva.”

A volte c’è tanta rabbia e delusione, ma ci sono tante modalità per affrontare, gestire e risolvere tutto ciò e roberto ha trovato quella più proficua e redditizia per lui, qualcosa che fa bene a lui stesso alla mente e al cuore, conferme che servono a se stesso, per confermare il suo stato di forma.
Avuto problemi, criticità? “La gara fisicamente è filata liscia, nulla di particolare se non il mio solito piccolo calo di energie all’albeggiare, che ormai conosco abbastanza per fortuna. Di testa ho cercato di mantenere un buon controllo, godermi la prima parte di gara più tecnica e montagnosa per poi cercare di fare la differenza nel finale, sul corribile.”

Importante conoscersi in questo sport di endurance dove la lunga corsa e il tanto tempo può far saltare il controllo della situazione, ma il vero atleta ha tutto sotto controllo, si conosce moltissimo vbne, sa come affrontre la gara e le situaizoni che si attraversano.
Cosa lasci e cosa porti a casa? “Lascio qui in Istria un pezzo di cuore per la bellezza dei panorami. La vista del golfo illuminata nel cuore della notte dalla cima del monte Ucka e i profili dei monti con il mare in lontananza all’albeggiare sono due immagini che ho ancora vivide nella mia mente! Mi porto a casa molta più consapevolezza e voglia di continuare a crescere e migliorare.”

Una bella storia, romanticismo e fatica, viaggi immensi tra fatica e bellezze naturali questo è il valore aggiunto del trail e dell’ultratrail, lunghissimi viaggi dentro se stessi e tra monti e boschi per apprezzare quello che calpestiamo e che ci circonda.
Quali sono ora tue mete, direzioni, obiettivi? “L’obiettivo principale rimane quello di cercare di crescere e migliorare ancora, di spostare l’asticella un po’ più in alto passo passo, cercando di godere di ogni momento di questo percorso. Poi a fine Agosto vedremo un po’ di affrontare il mio primo viaggio di 100miglia, non vedo l’ora.”

Sempre avanti con serenità e tanta passione, sempre più obiettivi e mete sfidanti.
C'è un alimento particolare che hai assunto in gara? “Nulla di particolare, diciamo che mi sono alimentato quasi esclusivamente a gel energetici e frutta secca.”
Come ti prendi cura di te ora dopo questa gara di corsa? “Ora mi godrò la soddisfazione di questo traguardo e concederò certamente qualche coccola extra al fisico in modo da recuperare e rigenerarsi a dovere.”

Belle parole, fa bene al corpo ascoltare questa musica e anche alla  mente.
Cosa hai raccontato a casa, al lavoro, agli amici dopo la gara di corsa? “È stato un turbinio di emozioni dopo il taglio di questa finish line. Anzi devo veramente ringraziare tutti gli amici e le persone che mi vogliono bene che da casa mi han seguito istante per istante. L’ho personalmente detto a molti di loro, son convinto che in parte il merito di questo traguardo sia anche loro. Poi ho avuto la fortuna di avere mio zio qui in Istria a fianco durante tutta la gara, fondamentale!”

E questo è il vantaggio dello sport, non solo fatica e allenamenti duri ma nche tanta emozione e momenti davvero piacevoli di gioia, entusiasmo, esultazioni.

Matteo SIMONE
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