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martedì 10 luglio 2018

Robles Paolo, calcio: Impegno, motivazione e strategia per raggiungere qualsiasi risultato

Penso che lo psicologo sia un ruolo fondamentale nel contesto sportivo
Matteo SIMONE


Lo sport permette di mettersi alla prova, di far parte di un gruppo di persone che a volte sono di aiuto e a volte sono un problema, ma con la passione, il coraggio, l’impegno, la determinazione, l’appoggio di altre figure si riesce a far bene nello sport e a sperimentare benessere e performance. 

Di seguito Paolo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Non mi sono mai considerato né un campione, né un’atleta eccellente, ma comunque una persona abbastanza valida per dire la mia in qualsiasi disciplina mi cimentassi.”

Lo sport permette di conoscere se stessi, di conoscere gli altri atleti e anche ambienti e contesti.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Son partito dalle squadre giovanili della mia città, risalendo pian piano nelle categorie superiori dei paesi limitrofi, fino a concludere la mia breve carriera nel mio paese. Il mio percorso è sempre stato un po’ in salita, in quanto mi ha visto sempre disputare Campionati con ragazzi più grandi della mia età, obbligandomi ad un costante impegno negl’allenamenti, unico crocevia per poter essere al loro passo.”

Lo sport a volte diventa un grande orto da coltivare con passione e dedizione con grande dispendio di energie e a volte può essere abbastanza redditizio e a volte poco redditizio, importante avere a disposizioni altri orti da non trascurare quali possono essere quello famigliare e lavorativo che diventando di pari importanza con altrettanto dispendio di tempo ed energie fisiche e mentali.
Chi contribuisce alla tua performance?
 “Sono stato poco seguito e appoggiato nel mio percorso. Mio padre ha sempre condiviso la mia passione per lo sport, ma allo stesso tempo non ha mai perso occasione per consigliarmi di riservargli la giusta importanza, e non troppe speranze ed energie per il futuro. Ho sempre poi fatto di testa mia e mi son sempre trascinato da solo ai campi, anche se poi ho finito per seguire il suo consiglio, lasciando lo sport per il lavoro.”

Lo sport permette di fare ricche esperienze e di apprezzare tutto sia la fatica, il dolore e la sofferenza e sia la felicità, la gloria, le vittorie; così come nella vita si possono apprezzare momenti e periodi bui e difficili e momenti e periodi di grande vitalità e felicità.
La gara della tua vita? La gara più difficile?Sicuramente ci sono state gare più difficili di altre, ma non ricordo di aver avuto “una gara della mia vita”. 
Quale esperienza ti dà la convinzione di potercela fare?
Non c’è un’esperienza in particolare, ma l’intero corso della mia vita mi ha insegnato che con il giusto impegno, motivazione e strategia si può raggiungere qualsiasi risultato. Purtroppo io ci ho impiegato troppo tempo a capirlo, perché ho dovuto lavorare molto su di me e sulle mie esperienze. In questo caso il ruolo dello Psicologo dello sport avrebbe potuto accelerare questo processo, mettendo le sue di esperienze al mio servizio”.

Lo sport permette di conoscersi profondamente, di sperimentare la ciclicità della vita come tensione e rilassamento, attesa e partenza, arrivo e riposo,
Quali sensazioni sperimenti nello sport (allenamenti, pre-gara, gara, post-gara?Allenamento: le sensazioni girano tutte intorno alla voglia, o non, di sostenere sforzo e sacrificio che l’allenamento richiede. Nel mio caso specifico non è mancata mai la motivazione in questo, poiché ho sempre ritenuto l’allenamento un passaggio fondamentale che trasmette poi sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi in gara. Pre-gara: solitamente la mia preoccupazione principale era quella di tradire le aspettative che gl’altri riponevano in me, trasmettendo poi quest’ansia in particolar modo a inizio gara. Tanto è che le mie migliori prestazioni le ho sfoderate in quei momenti in cui ero concentrato sull’obiettivo e non pensavo a quello che mi circondasse. In gara: solitamente dopo un inizio incerto, preso dalla trance agonistica, cancellavo pensieri, tutto ciò che mi circondava e riuscivo a dare il meglio di me, anche se spesso avrei voluto essere sul pezzo sin dalle prime battute, senza dover aspettare quello sprono agonistico e quella 'leva' di orgoglio. Post-gara: solitamente ero molto tranquillo anche quando c’era da rammaricarmi, pronto per ritornare a lavorare su me stesso.”

Lo sport insegna a essere maturi, consapevoli e responsabili; insegna a fare scelte importanti avvalendosi di amici, famigliari e anche professionisti, insegna a prendere decisioni, direzioni.
Quali sono le difficoltà e i rischi?Mi è pesato il fatto che nessuno abbia assistito il mio percorso, e ciò ha influenzato molto il mio cammino. Soprattutto quando ho lasciato le giovanili, in quel momento avrei avuto sicuramente bisogno di qualcuno che mi consigliasse e mi desse qualche dritta. Il passaggio dalle giovanili alla prima squadra non è stato idilliaco per com’è avvenuto, ovvero subito dopo un amichevole contro la prima squadra. In quella partita mi son “permesso” di fare tre tunnel, in particolare uno al capitano della squadra, un sacrilegio in quell’ambiente. In seguito a quell’episodio sono stato avvicinato da alcuni membri della prima squadra che hanno rimproverato il mio atteggiamento. La settimana successiva, il caso ha voluto, che fossi aggregato in prima squadra. La sfacciataggine della partita precedente da una parte ha favorito il mio innesto in prima squadra, dall’altra ha compromesso il mio inserimento. Nella fattispecie sono stato isolato dal resto della squadra. In quei momenti avrei sicuramente avuto bisogno di qualcuno con esperienza, che conoscesse le dinamiche relazionali di quel tipo di ambiente e che mi consigliasse come affrontare questo tipo di situazione. Io purtroppo ho dovuto fare da me, e inserirsi ed imporsi a 17 anni, in un gruppo di età media più grande della tua, non è stato affatto semplice. Ovviamente come se non bastasse ne hanno risentito anche le mie prestazioni.”

Lo sport diventa una palestra di vita, aiuta a vivere al mondo cono gli altri, a seguire regole, a diventare sempre più resilienti superando situazioni difficili con positività e pazienza.
Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Con la positività e l’ottimismo che mi ha sempre contraddistinto.” 
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? “Sono fermamente convinto che quello che lo sport può insegnarti poche cose nella vita possono farle. Relazionarti con gl’altri, crescere con i pari, imparare a districarsi nelle dinamiche gruppali, lo spirito del gruppo, la condivisione di obiettivi, la consapevolezza nei propri mezzi, superare i propri limiti, apprendere che solo il sacrificio porta a raggiungere dei risultati e di conseguenza imparare a tollerare e controllare stress e frustrazioni che questo sacrificio comporta.”

Lo sport aiuta ad apprezzare se stesso, il proprio corpo; a essere leale e corretto; a resistere a tentazioni e illusioni.
C’è stato il rischio di incorrere nel doping?Grazie a Dio è una parola che ho sentito solo in tv, non c’è stato mai doping negl’ambienti che ho frequentato.” 
Un messaggio per sconsigliarne l’uso?La vittoria per mezzo del doping non è mai una vittoria reale. Perché il merito non è tuo, del tuo sacrificio, del tuo sudore. Magari avrai dimostrato agl’occhi degl’altri di essere il più forte, ma non di certo a te stesso. Puoi mentire agl’altri ma non puoi mentire a te stesso. La vittoria con il doping è una sconfitta tanto quanto una sconfitta reale. Quindi tanto vale sprecare le proprie energie nel costruire la tua vittoria reale.”

Lo sport diventa un grande alleato nel processo id crescita, aiuta a cavarsela da soli ma anche di comprendere quale può essere una nostra reste sociale di riferimento.
Familiari e amici cosa dicono del tuo sport? Sempre appoggiato da amici e da mia madre in particolare. Non molto da mio padre che mi ha sempre detto di non investirci per il futuro.” 
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? “Ho scoperto di essere bravo nel non soffermarmi mai alle apparenze e nel saper indagare e cogliere quelle componenti celate che influenzano la nostra vita di tutti i giorni. Da qui la mia passione per la Psicologia, che mi ha portato a 25 anni a rimettermi sui libri e a regalarmi una piccola soddisfazione, ovvero la laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche.”

C’è tanto da imparare attraverso lo sport, tanto da conoscere, tanti pensieri, dubbi da tenere a bada ed elaborare per uscirne sempre più rafforzato dalle situazioni apprendendo sempre dall'esperienza.
Ritieni utile lo psicologo nello sport?Penso che lo psicologo sia un ruolo fondamentale nel contesto sportivo. Si può essere anche dei grandi fuori classe ma allo stesso tempo se non si ha testa, cuore, motivazioni, tolleranza delle frustrazioni, capacità di gestire le tensioni sportive ed extra, difficilmente si raggiungono grandi obiettivi. Lo psicologo è fondamentale in questo, nell'aiutarti a sciogliere quei nodi che innalzerebbero di gran lunga le tue potenzialità. Sicuramente si potrebbe fare anche da sé con il rischio però di non riuscirci o cmq di allungare i tempi di questo processo, e spesso si sa che il tempo non è dalla tua parte, e s’incorrerebbe nella probabilità di perdere grandi occasioni.”

Nella vita si fanno scelte così come nello sport, si lascia qualcosa e si prende qualcos’altro essendo in pace con se stessi e con la consapevolezza di avere un bagaglio culturale ed esperienziale molto ricco e utile sempre.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?
Ho lasciato lo sport agonistico da un bel po’, non smetto mai però di cimentarmi in competizioni di sport vari. Mi piacciono ancora le sensazioni che si provano e ciò mi stimola a tenermi sempre affamato di obiettivi e sempre in forma.”

Un’intervista a Paolo è riportata nel mio libro Cosa spinge le persone a fare sport?, edito da Aracne Editrice 2020.
Il libro riporta alcune interviste fatte ad atleti di diverse discipline sportive e indaga sulle motivazioni che spingono le persone a fare sport. Non solo la performance, ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare a non mollare e per migliorarsi.

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Matteo Simone 3804337230- 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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