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venerdì 17 agosto 2018

La maratona permette di sperimentare sensazioni uniche


Nella gara di maratona agli Europei di Berlino 2018, l’Italia piazza 3 atleti nei primi 12 portando a casa la medaglia di bronzo individuale di Yassine Rachik dell’Atletica Casone Noceto (2h12’09 record personale), e la Coppa Europa a squadre, precedendo Spagna e Austria, grazie alle prestazioni di Eyob Gherbehiwet Faniel, delle Fiamme Oro, arrivato 5° in 2h12’43” e il carabiniere Stefano La Rosa 12° in 2h15’57”. 

La gara è stata vinta dal belga Koen Naert in 2h09’51 che ottiene anche il record dei campionati e che precede lo svizzero Tadesse Abraham in 2h11’24.
Anche le donne italiane portano a casa un 6° posto di Dossena (2h27’53 record personale), e un argento di squadra, dietro la Bielorussia, grazie alle prestazioni di Catherine Bertone che si classifica 8^ in 2h30’06" e Fatna Maraoui 14^ in 2h34’48”. La gara è stata vinta dalla bielorussa Volha Mazuronak in 2h26’22” che ha preceduto la francese Calvin e la ceca Vrabackova.
La maratona è il coronamento di un sogno, il resoconto di un periodo di lavoro dove si raccolgono i frutti. 
Correre una maratona diventa un’impresa, quando ne corri una fatta bene diventa una soddisfazione personale che corona il periodo di allenamenti, l’impegno, la fatica che diventa amica perché ha permesso di ottenere grandi risultati.
Di seguito alcune testimonianze di maratoneti che rispondono alla domanda: Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?
Orlando Pizzolato, due volte vincitore della Maratona di New York (1984 e 1985): “Vittoria a NY 1985 e qualche altra.”
René Cunéaz:Di gare belle ce ne sono state tante ma quelle che in assoluto mi hanno dato più soddisfazione sono state le due maratone da 2h15. La prima a Firenze 2015 perché non mi aspettavo di correre così forte alla mia terza maratona; la seconda a Francoforte 2016 perché ho corso con una facilità paragonabile a Firenze ma con una chiusura nel finale più forte e con un margine nella parte centrale di gara che mi dà la consapevolezza, sempre che la preparazione vada per il verso giusto senza infortuni e con la giusta motivazione, di poter scendere sotto le 2h15 nei prossimi anni.”

Tanti sono i fattori che possono influenzare l’atleta nella sua prestazione. Importante è un’autoconoscenza personale e interiore, a iniziare dal proprio respiro, dall'osservazione interna ed esterna, dall'ascolto delle proprie sensazioni.
Valeria Straneo (record nazionale 2h23’44”): “Il giorno prima della maratona seguo una dieta prevalentemente ricca di carboidrati per riempire bene le scorte di glicogeno nei muscoli e poche fibre per evitare problemi intestinali in gara. Durante la gara assumo sali minerali e gel energetici e dopo di essa mangio tutto quello che mi sento!
René Cunéaz (Maratona 2h12’48”): “Ho una sensibilità incredibile del mio limite. Sento se sto correndo più piano o più forte della mia soglia. In maratona è un pregio. Quando provo ad andare oltre faccio talmente tanta fatica che rischio di pagare lo sforzo calando notevolmente il ritmo. Per questo, molte volte, in gare anche più corte, mi stacco dal gruppo e continuo col mio passo. Molti atleti, solitamente, li riprendo nel finale di gara.”

Lo sport in generale e soprattutto la maratona diventa una scuola di vita, si apprende sempre. La maratona cambia la vita, fortifica, incrementa autoefficacia e resilienza. 
La maratona è un'esperienza che rende forte nello sport come nella vita di tutti i giorni. 
La maratona insegna a essere riflessivi e pacati, a non essere impulsivi.
Francesco Fagnani: “La maratona mi ha insegnato a non essere impulsivo, ma pacato e riflessivo.”

E’ importante conoscersi bene, sviluppare consapevolezza delle proprie capacità e limiti e saper gestire le proprie forze e le proprie energie per non svuotare troppo presto i serbatoi di carburante.
E’ importante avere chiari gli obiettivi che devono essere difficili e sfidanti ma raggiungibili gradualmente e progressivamente. Inoltre bisogna avere una motivazione adeguata che ti permette di impegnarti con determinazione e convinzione per raggiungere l’obiettivo stabilito.
Eligio Lomuscio: “Il traguardo di questa maratona mi ha fatto capire che con un po’ di buona volontà tutto è raggiungibile, in una maratona per me non ci vuole solo la forza delle gambe, ma ci vuole anche e soprattutto una grande forza mentale.”

E’ importante porre tanta attenzione nelle cose che si fanno e sviluppare consapevolezza di sé e fiducia in se stessi. La motivazione deve essere solida. E’ necessario attingere alle risorse interne per perseguire le mete desiderate e cavalcare l’onda del cambiamento per seguire la direzione che porta a trasformare sogni in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili. Siamo tutti in grado di perseguire i nostri sogni.
Liberato Pellecchia (Maratona di Berlino PB 2h14'28): “Spesso negli allenamenti o nei momenti che mi prendo per me stesso visualizzo o immagino spesso le gare che preparo con l'idea: ‘se lo sogni lo puoi fare’.”

E’ importante considerare l’eventuale ansia di prestazione, saperla affrontare, accettarla, gestirla.
Eleonora Bazzoni (2h45’ prima Italiana alla maratona di Roma): Pensieri, sensazioni, emozioni, prima della gara? “I giorni precedenti la gara ero molto emozionata, tesa, nervosa, diciamo che chi mi incontrava percepiva il mio stato d'animo, non riuscivo a pensare ad altro. Il giorno stesso della gara ero molto tranquilla, felice e curiosa trasformando quell’agitazione in concentrazione e determinazione. Inoltre accanto a me avevo il mio allenatore e questo ha contribuito alla mia tranquillità.

I maratoneti vanno alla continua ricerca di sondare le proprie possibilità, osano ma sono convinti di farcela e hanno dalla loro parte le sensazioni di benessere che sperimentano mentre fanno quello che vogliono con passione e dedizione.
Dietro l’atleta c’è un mondo oltre a se stesso, ci sono famiglie e amici, qualcuno che ti accompagna, ti sostiene, si preoccupa, ti coccola, qualcuno che ti segue, ti contatta, ti manda messaggi augurali. Vale proprio la pena di entrare nel mondo dello sport per allenarsi, gareggiare, condividere momenti preziosi di fatica, gioie e soddisfazioni.

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