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martedì 9 ottobre 2018

Julia Esther Jones: La gara più bella è stata l’Ironman di Barcellona

Ho usato più la testa che il corpo per arrivare in fondo

Julia nel 2015 ha disputato l’Ironman di Barcellona categoria W55-59 con frazione nuoto di 3,8km in 1h40’, frazione bici 180km in 6h53 e la maratona finale in 5h56 per un totale di 14h42’11”.

So cosa significa perché lo stesso anno 2015 ho disputato anch'io un Ironman impiegando 16h16’. Pertanto complimentissimi a Julia, e ora leggiamo come si racconta attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Mi ha fatto stare bene da un punto di vista psicologico perché mi aiuta a ‘meditare’ e scaricare le tensioni quotidiani dal lavoro e la vita in generale. Mi ha aiutato ad evadere mentalmente in un momento di lutto. Ho una malattia autoimmune e il movimento è necessario per un equilibrio fisiologico.”
Lo sport aiuta nei momenti difficili ma anche nella vita quotidiana a sperimentare benessere, ad evadere dalla quotidianità, fa essere più produttivi ed efficienti al lavoro ed anche più sereni in famiglia. Insomma sport come approccio vincente, terapeutico, un elisir di sana vita.
Nella tua disciplina quali difficoltà si incontrano?Non saprei…trovare il tempo per allenarsi per tre discipline insieme al lavoro e famiglia non è facile. Altre difficoltà vere non penso.”
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?Mai mollato, mai. Continuo per il senso di benessere, per il divertimento, per il lato sociale che trovo alle gare ed agli allenamenti.” 
Qual è stata la gara della tua vita dove hai dato il meglio di te?La gara più bella che io abbia mai fatto è stata l’Ironman di Barcelona. Otto settimane prima avevo frantumato un braccio in un incidente e nonostante ciò sono riuscita ad essere alla linea di partenza. Ho usato più la testa che il corpo per arrivare in fondo."

E’ bello vivere la fase della progettualità della gara e tutta la fase della preparazione con i diversi allenamenti che costituiscono mattonelle che costruiscono il tuo obiettivo, la riuscita della gara.
Quali meccanismi psicologici ritieni ti aiutano nello sport?Mi piace molto tutto la fase di preparazione per una gara. Mettere insieme gli allenamenti con l’alimentazione, il riposo per poi essere pronta per il giorno della gara è impagabile. Penso che la preparazione sia la fase più bella, poi la gara andrà come deve andare.”

La chiave del successo per Julia è tanta pazienza e niente fretta, tutto si aggiusta con il tempo e con il crederci ed usando accortezze che aiutano quali lo yoga e la meditazione.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica?Ho scoperto che una volta che intraprendo una strada, seguo fino in fondo, qualunque cosa succede. Non mollo mai. Non mi sono mai ritirata da nessuna gara. Questo aspetto trovo in tutto quello che faccio nella vita.” 
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Crisi e sconfitte con pazienza e tempo. Infortuni supero continuando a muovermi in qualsiasi modo facendo yoga, nuoto o altro. Non utilizzo medicinali o altro perciò attendo semplicemente che il problema si risolva da solo.

Se c’è passione e convinzione si supera tutto, la testa fa fare cose impensabili.
Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare?Sportivamente parlando il mio sogno era di fare un Ironman, ora ne ho fatto due, per me il massimo sogno sarebbe di qualificarmi per i mondiali di Ironman a Kona.

Julia è menzionata nel libro "Sport, benessere e performance" edito da Prospettiva editrice.
http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=397&controller=product
Nel libro “Triathlon e ironman. La psicologia del triatleta​", edito da Prospettiva editrice, riporto un’intervista a Julia.


Dott. Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Libri: http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html

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