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venerdì 14 dicembre 2018

A volte lo sport diventa quasi una droga, notevoli i benefici che ne derivano

Psicologo, Psicoterapeuta

A volte lo sport diventa quasi una droga, notevoli i benefici che ne derivano, importante è scegliere lo sport più indicato alle proprie caratteristiche e capacità, cosa che non è tanto semplice, bisogna provare e riprovare fino a che si scopre in quale sport si può sperimentare benessere e performance.

Di seguito la testimonianza di Lorenzo Berardinetti: “Once I get started, I want to exercise more. Thank you Matteo Simone for getting me started! I enjoy the outdoor scenery. (L'esercizio fisico mi crea dipendenza. Una volta iniziato, voglio esercitare di più. Grazie Matteo Simone per avermi fatto iniziare! Mi piace lo scenario all'aperto.)”.

Grande Lorenzo, le sue parole trasmettono la percezione di sentire di vivere pienamente sentendo il proprio corpo in movimento all'aperto osservando il mondo circostante che è sorprendente.

A volte lo sport diventa un bisogno primario, Juan Pablo Savonitti riporta il senso di benessere che procura lo sport a tal punto di considerarlo una droga: A giugno 2016 senza allenamento ho corso la mia prima 100 km, Vitosha 100 in Sofia, Bulgaria. Da quel momento è diventata una droga. Ad un certo punto sono riuscito a correre un ultra di 141 km ed il weekend successivo un'altra di 86 km, per certi atleti questo sarebbe una follia.”

Anche Alessandra Penna ha avuto il privilegio di eccellere in diversi sport, di ottenere ottimi risultati e per un periodo l’atletica è diventata la sua droga. Di seguito riporto la sua testimonianza: Tutto è iniziato con il nuoto a livello agonistico che ho iniziato a praticare a 6 anni, era un impegno quasi a tempo pieno poi alle scuole medie il professore mi iniziò a portare alle corse campestri ed ai i giochi della gioventù riconoscendo in me delle qualità da mezzofondista. Mi dividevo tra la mattina a scuola con la corsa e il pomeriggio con gli allenamenti di nuoto, questo per i 3 anni di scuole medie poi all’inizio del liceo ho deciso di non correre più e concentrarmi solo nel nuoto. Ho nuotato fino a 21 anni, con tante soddisfazioni e traguardi raggiunti poi decisi di smettere e tornai a correre a 23 anni con gli allenamenti in pista e anche a gareggiare. Per il momento l’atletica leggera, è diventata quasi una droga, però non mi dispiacerebbe praticare il triathlon che anche il mio allenatore di nuoto mi consigliò di fare quando smisi.”

E’ l’esperienza di tanti, avvicinarsi allo sport e sentirsi catturati, rapiti, come se una forza maggiore si impossessasse di loro e manipolasse la loro volontà, lo sport diventa come una droga, ma numerosi sono gli effetti benefici. Di seguito la testimonianza di Marianna Romano che inizia a correre per dimagrire: “Ho sempre fatto sport per dimagrire. Alla corsa mi ci sono avvicinata per questo e poi è diventata una droga che mi ha portato ad altre quali lo spinning e a breve il ciclismo.”

Lo sport aiuta a star meglio, a trasformare il proprio fisico e la propria mente, a mettersi in gioco, a sperimentarsi in piccole e grandi gare Per Ileana Marrocco, lo sport è la sua droga, la sua valvola di sfogo, di seguito la sua esperienza: “Ho sempre praticato sport, iniziando dal primo amore il volley all’età di 7 anni, poi il nuoto (visto che a 23 anni non sapevo nuotare) e non per ultima la corsa che praticherò finché il corpo mi assiste. Nella vita frenetica di tutti i giorni lo sport è la mia valvola di sfogo. Fa parte di me non so stare senza sport…posso dire che è la mia droga!”

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