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lunedì 17 dicembre 2018

Giuseppe Mangionee Valeria Empoli si aggiudicano la 24 ore di Lavello 2018

Matteo SIMONE 

La 24 Ore di corsa per Telethon ha avuto luogo, dal 15 al 16 dicembre 2018, a Lavello (PZ) in Basilicata e ha visto trionfare Giuseppe Mangione SM55 che ha percorso 200,385 precedendo di poco più di 3 km Sortino Flavio SM55 km 197,160 e il sorprendente Favia Domenico SM65 km 195040. 

Valeria Empoli arrivando 4^ assoluta si è aggiudicato la prova femminile totalizzando 192,920.
Di seguito approfondiamo la conoscenza dei vincitori attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Cosa ti spinge a continuare a essere ultra maratoneta?
GiuseppeMi spinge il semplice gesto della corsa, gesto atletico più naturale che esista, mi spinge perché l’ultramaratona mi ha insegnato a pensare positivo, mi spinge perché devo scoprire i miei limiti.”
Valeria: “Ciò che mi spinge a continuare è vedere la soddisfazione delle persone che mi circondano nel vedermi gareggiare.”

L’ultra corsa diventa una sorta di terapia, ti permette di sperimentare benessere, un equilibrio psicofisico, stai bene con il corpo e con la mente, e se tu stai bene, il benessere si estende anche a coloro che ti circondano che possono essere famigliari, amici, colleghi di lavoro, si diventa più propositivi, più produttivi.
Che significa per te partecipare a una gara estrema?
Giuseppe:Partecipare ad una ultra maratona per me è sempre una grande festa, non la vivo in tensione ma un ritrovo con tanti amici, se il risultato viene sono ancora più contento ma finirla e già un risultato.”
Valeria: “Partecipare ad una competizione sportiva è molto importante per due motivi: ti permette di misurarti e confrontarti con altri atleti di diverso livello (e questo credo che sia fondamentale se si vuole migliorare le proprie prestazioni); infatti è fin troppo facile non mettersi mai a confronto con altri e correre solo con se stessi, così si vince sempre! L’altro motivo è che la gara è il “banco” di prova per mettere in pratica tutti i sacrifici fatti durante gli allenamenti e la preparazione. Senza sottovalutare tutte le emozioni e l’adrenalina che la gara ti trasmette.”

E’ vero, l’ho riscontrato personalmente, partecipare a questo tipo di competizioni è una grande festa, gli atleti si rivedono, si abbracciano, si salutano, sono tanti i sorrisi rilassati, non c’è la tensione competitiva della gara, ma la voglia di mettersi in gioco, di fare la propria esperienza, ognuno la sua con le proprie forze.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare ultramaratoneta?
Giuseppe: “Nel mio carattere ho scoperto la positività, la forza di volontà, la tenacia nell’andare avanti.”
Valeria: “Sicuramente praticare questo sport è stato molto utile per scoprire dei lati che finora non conoscevo come quello di essere molto testarda e determinata nel portare a termine ogni competizione o allenamento ma anche molto concentrata nei momenti di difficoltà o di crisi dove le gambe ti dicono di fermarti.”

Giuseppe Mangione, carissimo amico e fortissimo atleta, conosciuto prima attraverso i social e poi personalmente in qualche gara e insieme abbiamo realizzato anche una grande opera dal titolo L’ultramaratoneta di Corato. 
Interviste a Giuseppe sono riportate nei libri:  
“Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline 
“Cosa spinge le persone a fare sport?”, edito da
Aracne Editrice. 
 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

 


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