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martedì 11 dicembre 2018

Mariangela Vairo: La mia prima gara risale al 1994 .......per gioco

Ora non gareggio più sono un coach

Tutto passa, tutto cambia, si inizia una passione per gioco e poi si scopre che si ha talento e che tale passione può essere redditizia diventando un lavoro. 

Di seguito, Mariangela racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stata la tua prima gara e quale sarà la prossima?La mia prima gara risale al 1994 ….per gioco; ora non gareggio più sono un coach.”

La passione per uno sport permette di impegnarsi e di sperimentarsi migliorando sempre di più fino ad arrivare a compiere prestazioni straordinarie.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Certo quando ho vinto una gara che era importante per il ranking nazionale.” Qual è stata la gara della tua vita? “Il campionato italiano.”

Si inizia per caso e per gioco a praticare una forma di attività fisica consigliati da familiari o a scuola o da amici e poi si può scoprire di avere talento, ci si può appassionare sperimentando sempre più benessere e poi performance migliorando sempre curando i diversi aspetti che portano al successo.
Quale strategie utilizzi per invogliare a partecipare alle tue gare?Provare per divertirsi.” 
un messaggio rivolto ai ragazzi per farli avvicinare allo sport?Provare per gioco.” 
Chi ha contribuito al tuo benessere e/o performance nello sport?I miei insegnanti.

La pratica di uno sport permette di avere uno stile di vita salutare sperimentando benessere e buon umore notando sempre più progressi con la pratica costante.
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere?È stato semplicemente uno stile di vita.” 
Come hai scelto il tuo sport?Per fare un'attività che mi permettesse di stare in forma.” 
un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Sì, quando in una finale decidemmo con altri atleti di fare tutti il primo posto.”

Lo sport permette di sperimentare sensazioni ed emozioni diversificate, dalla tensione alla gioia, dalla fatica alla soddisfazione apprezzando quello che si riesce a fare e mettendo in conto la ciclicità dell’esperienza sportiva fatta di vittorie e sconfitte.
Quali condizioni ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale?Spesso per tensioni da prestazione.” 
Potrebbe essere utile lo psicologo dello sport?Sì è utile, infatti noi stessi abbiamo fatto dei corsi tipo mental coach.

E’ importante sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità, possibilità, caratteristiche e risorse ascoltando i segnali del proprio corpo e potendo prendere le decisioni appropriate conoscendosi sempre di più.
Quale è stata la tua gara più difficile?Una gara dove il giorno prima durante un viaggio mi sentii male e in ospedale mi dissero ischemia al cuore, tutto falso, io ballai il giorno dopo.” 
Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Allenamento e con l'aiuto di preparatori atletici.”

Nella mente degli atleti ci sono sempre gare da partecipare, cercare di vincere, persone da allenare, sogni da realizzare, mete da raggiungere, direzioni da prender.
prossimi obiettivi a breve, medio e lungo termine?Gare nazionali e regionali.”
sogni realizzati e da realizzare? Aver portato una coppia ai mondiali. …e prepararne altre.”

Segnalo alcuni miei libri pubblicati:
Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti; 
Sport, Benessere e Performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta; 

Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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