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lunedì 29 aprile 2019

William Da Roit: Carrera de Baja a tappe Mexican Trail dal 28 aprile al 5 maggio

Il mio mantra è da sempre la curiosità, scoprire nuove sfide, nuove gare

Puoi stare ogni giorno a lavorare e relazionarti con la famiglia, colleghi di lavoro, amici ma c’è sempre tempo per pensare a prossime gare sfidanti e stimolanti che mettono in moto neuroni e poi muscoli per allenarsi e per puntare a destinazioni lontane per mettersi in gioco e diventare protagonista della propria vita alla ricerca di stimoli e sensazioni che danno un senso diverso alla vita, un senso altro, qualcosa che dà una marcia in più quando si torna nella quotidianità: Di seguito William racconta la sua esperienza di progettazione e partecipazione a gare sfidanti e stimolanti: Ciao William, cos'hai in mente?Ciao Simone, la Carrera de Baja Trail a tappe in Messico dal 28 aprile al 5 maggio.”

La cosa bella dello sport che ti proietta in nuove dimensioni e nuovi mondi abbandonano per un po’ la quotidianità e facendo esperienza con la fatica, mettendosi in gioco e cercando di raggiungere successi o comunque soddisfazioni personali molto grandi. Le sfide diventano come ciliegie, piacciono sempre di più e si cercano sempre altre. Lo sport di endurance mette in moto neuroni e fa pensare di partecipare a gare sempre più allettanti dal punto di vista della sfida e della curiosità, una ricerca del limite sopportabile e superabile con l’esperienza graduale e progressiva, con l’impegno e la determinazione, con un approccio di fiducia e resilienza che si costruiscono nel tempo: Familiari e amici cosa dicono di questa nuova sfida?Ho sempre attorno a me, sia in famiglia che con amici, molto entusiasmo e questo mi piace.”

Sono tanti le chiavi del benessere nello sport e della performance, oltre agli allenamenti, oltre a curare la nutrizione e l’abbigliamento tecnico, è importantissimo avere l’approvazione e il sostegno di persone amiche, familiari che comprendono e supportano per avere la testa sgombra e sentirsi focalizzato e attento per la prova importante che richiede tante energie e altissima concentrazione per non arrendersi ma per continuare nel proprio intento che ripaga a fatica finita, una fatica che fa compagnia in allenamento e in gara, che conosce bene l’atleta e lo mette alla prova fino alla fine: C’è una parola o una frase detta che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? “Il mio mantra è da sempre la curiosità, scoprire nuove sfide, nuove gare, in luoghi dove non sono mai stato o in gare storiche che mi hanno regalato grandi emozioni.

Lo sport e la corsa di lunga di stanza in particolare, diventa un'opportunità di scoperta di se stessi innanzitutto ma anche di località; un modo per mettersi alla prova nella resistenza, nella forza, nella resistenza alla fatica, nella resilienza per non mollare ma lavorare mentalmente per trovare stimoli e motivazioni che spingono ad andare avanti nonostante eventuali criticità sempre con attenzione costante la proprio corpo ascoltando bene eventuali segnali comunicativi: In che modo la mente cerca di sabotare o di aiutare i tuoi progetti?Mi piace molto rimettermi sempre in discussione, sperimentare, esplorare. Io ho l’abitudine di correre sempre, tutti i giorni, poco o tanto ma sempre. Mi piace e dopo il lavoro mi rilassa e mi permette di spaziare con i pensieri e sognare ad occhi aperti. L’unica cosa negativa... è che a volte mi rendo conto che a 50 anni non posso più tenere ritmi ed allenamenti di 10/15 anni fa... ma tutto sommato non mi lamento e mi ritorna il buon umore.”

E’ importante un’elevata consapevolezza delle proprie capacità, qualità e caratteristiche; è importante sviluppare la consapevolezza del tempo che passa, di quello che si può fare nel momento presente senza trascurare eventuali limiti ma lavorandoci giorno per giorno per restare sempre in gioco dal punto di vita atletico e ciò diventa una terapia naturale meglio di tanti farmaci: Quali meccanismi psicologici contribuiscono al benessere o performance?Nel mio caso è l’entusiasmo a tenermi sempre attivo, sempre con il fuoco della passione per lo sport bello acceso. Ci sono moltissime cose che mi esaltano, che mi commuovono e non solo nello sport... tutto quello che è vita vissuta alla grande mi emoziona. A volte, ammetto che quando corro da solo mi sento un po’ Stefano Baldini ad Atene... Ivan Cudin a Sparta... Calcaterra al Passatore... o ad un tratto mi sembra di correre come Kipchoge... poi però mi rifletto su una vetrina di un negozio, sui vetri di un’auto, mi vedo... e ritorno me stesso. E continuo a correre dietro ai miei sogni.”

Per approfondimenti del fantastico, straordinario, sorprendente e bizzarro mondo degli ultrarunner è possibile consultare il mio libro dal titolo "Ultramaratoneti e gare estreme", Prospettiva editrice.

+393804337230 Psicologo, Psicoterapeuta

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