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lunedì 30 settembre 2019

Filippo Castriotta, 2^ alla 105km Gargano 2019, 1° al passaggio 100km

Matteo Simone 

La 100km del Gargano ha messo a dura prova tante persone, ma si sa che gli ultrarunner vanno alla ricerca di dure prove, percorsi sempre più impegnativi e faticosi per mettersi alla prova e Pasquale Giuliani ha fatto una bella sorpresa un po' a tutti.

C'è chi l'ha accettata e se n'è fatto una ragione accogliendo l'esperienza del lungo viaggio di fatica, salite e discese ripidissime attraverso il meraviglioso Gargano con vista mare e la voglia di farsi un tuffo a mare anziché correre o camminare lungo vie costeggiate da piante e animali che scampanellavano durante il passaggio dei tanti ultrarunner che man mano decidevano di fermarsi ai vari traguardi intermedi perché' stanchi e affaticati dal percorso e dal caldo estenuante.
Una buona parte hanno portato la gara a termine, una gara durissima con la sorpresa che solo gli ultrarunner considerati masochisti potevano accettare e cioè' di percorrere 105km anziché 100km come previsto ma di questo alla partenza tutti erano consapevoli del cambio di programma.

giovedì 26 settembre 2019

Michael Zagato, runner: Mai mollare, forse è questa una delle mie risorse

Il lavoro duro paga ed io lo provo sulla mia pelle

Per ottenere qualcosa nello sport, così come nella vita, bisogna essere motivati, crederci, lavorare duro, trovare crisi e difficoltà senza abbattersi e continuare verso il raggiungimento del proprio obbiettivo. 

Questa sembra essere l’esperienza di Michael che di seguito racconta la sua esperienza di best performance sulla distanza della mezza maratona.
Ciao Michael, hai fatto il personale sulla mezza?Ciao Matteo, sì domenica ho fatto il mio personale sulla distanza della mezza maratona.” 
Lo cercavi?Si lo cercavo già da tempo. Ci avevo provato a Marzo alla StraMilano ma qualcosa andò storto. Diciamo che era una giornata no. Già al passaggio ai 10 km lo capii.”

mercoledì 25 settembre 2019

Lorena Brusamento: Essere convocata per rappresentare l'Italia è sempre un onore!

Ad Albi porterò l'orgoglio di indossare ancora una volta la maglia della Nazionale Italiana
Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

Per i Campionati Mondiali di 24 ore in programma ad Albi (Francia) il 26-27 ottobre 2019 sono stati convocati le seguenti atlete:

Lorena Brusamento (G.S. Gabbi), Eleonora Rachele Corradini (Impossible Target), Valeria Empoli (Bergamo Stars Atletica), Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Serena Natolini (Bergamo Stars Atletica), Sara Trevisan (#faisenzadire ASD), Luisa Zecchino (Team Pianeta Sport Massafra). 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Lorena attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao Lorena, complimenti per la convocazione in nazionale, cosa porterai ad Albi?Ciao Carissimo, ad Albi porterò l'orgoglio di indossare ancora una volta la maglia della Nazionale Italiana e la voglia di fare una bella esperienza.”

lunedì 23 settembre 2019

Alice Branchi, velocista: Se mi pongo un obiettivo devo ottenerlo a tutti i costi

Ho scoperto di essere molto competitiva e testarda, anche un po’ masochista

Alice Branchi è una giovane velocista del C.U.S. Parma, tante gare all’attivo tra le più diverse, non solo velocità, Personal Best: 800m: 2:11.31 – Modena, 400m: 57.54 – Ancona, 400 hs: 1:04.44 – Modena, 200m: 26.12 – Padova, 100m: 12.87 – Modena, Lungo: 4.66 – Parma, Triplo: 10.08 – Parma, Alto: 1.30 – Ancona. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Alice attraverso risposte ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato a far sport da bambina, praticavo karate e trampolino elastico, poi su suggerimento di mia madre all’età di 11 anni ho provato a fare atletica e me ne sono innamorata.”

TRIATHLON E IRONMAN La psicologia del triatleta

Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

Il libro è in vendita sul sito Prospettiva Editrice. Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte. 

Questo ci permette di conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman prevede 3,8 km di nuoto, 180 km di bicicletta e la maratona di corsa a piedi (42,195 km).
Rispetto al senso di essere ironman, alcuni atleti hanno evidenziato aspetti inerenti le capacità mentali di perseguire uno sforzo prolungato nel tempo e le conseguenze relative, tipo la capacità di saper soffrire, di saper autoregolare le proprie energie, lo sperimentare nuove emozioni. Dalle loro risposte emerge che le potenzialità dell’essere umano sono inimmaginabili, si scopre per caso di essere portati per qualcosa per la quale siamo disposti a investire in tempo, fatica o danaro.
Gli atleti vanno alla ricerca di sensazioni positive e di benessere, ed alla ricerca della sfida, per verificare quanto si è capaci a perpetrare uno sforzo nel tempo. Gli atleti considerano l’importanza del fattore mentale, affermando che non basta solamente l’allenamento fisico, ma è opportuno sviluppare anche aspetti mentali, quali la caparbietà, la tenacia, la determinazione e questi aspetti poi saranno utili anche per la vita quotidiana; infatti, essi permetteranno di saper gestire e affrontare determinate situazioni considerate difficili.
Stralcio Prefazione di Flavia Salomone:
Di corsa in corsa ho cominciato a chiedermi il senso di gare “massacranti” come le maratone e le mud race o ancor di più i trail e gli ultratrail. Così mi sono imbattuta in Matteo Simone, che dell’estremo ha fatto un modus vivendi. L’ho intervistato più volte proprio per comprendere quanto è forte il legame tra mente e running. La domanda che gli posi allora era “perché sottoporsi a certi sforzi? Follia o masochismo?”
Oggi, che Matteo mi ha chiesto di scrivere la prefazione al suo libro la domanda è ancora più o meno la stessa. Perché le persone, soprattutto dopo i quaranta, decidono di praticare sport estremi? Qual è il beneficio di tanta fatica? Cosa cercano? L’infinito…
Un tuffo al di là del limite, inseguire l’orizzonte per raggiungerlo e andare oltre e scoprire cosa c’è dopo. Attraverso le pagine di questo libro si svelano aspirazioni, desideri, paure, intenzioni. Sono le vite di questi Ironman, atleti appassionati alla ricerca del senso del vivere.
Praticare sport estremi, in cui la fatica è scontata, è la palestra migliore per mettersi in gioco, per scoprire chi sei, perché per andare oltre devi imparare a conoscerti, devi sapere qual è il tuo limite, devi sapere fino a dove puoi spingerti. Un viaggio sul limite, un cammino dentro sé stessi per potersi proiettare oltre sé stessi. Questo è ciò che affascina persone comuni e le trasforma in Iroman.
Ci vuole passione, ci vuole un fisico allenato ma ci vuole soprattutto una mente pronta a sostenere ogni passo. Perché anche gli eroi temono di cadere e di non farcela. Ma la forza nasce dalla consapevolezza che ogni gara è solo un tassello di un cammino molto più complesso, perché al di là del risultato ciò che conta è esserci stati.
Lo sport diventa così una metafora della vita, allenarsi a superare il limite, acquisire consapevolezza, conquistare la resilienza sono le chiavi per affrontare anche le giornate che ti si mettono di traverso, la fatica che accumuli nei muscoli ti insegna che qualunque cosa accada tu puoi farcela.
Un libro positivo, un inno alla vita, un invito a non arrendersi questa ultima fatica di Matteo Simone. Un travolgente abbraccio fatto d’amore per la persona, per la sua meravigliosa unicità, un prendersi per mano e andare, correre là oltre il confine alla scoperta della meraviglia del vivere.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

domenica 22 settembre 2019

Alice Rocchi: La danza ti fa superare i problemi e ti rende libera dalle costrizioni

Matteo SIMONE 

Alice Rocchi ha iniziato a praticare ginnastica artistica a 5 anni proseguendo fino all’età di 13 anni; successivamente ha studiato danza Classica, Moderna e Contemporanea (Tecnica Graham e Contact Improvisation) a Bologna, Firenze e a New York presso Steps e il Broadway Dance Center.

Tornata in Italia ha frequentato diversi corsi per l’insegnamento del Metodo Pilates. (Stott e Polestar). Ha poi conseguito il Diploma di Personal Trainer con la FIF e il Diploma di Functional Trainer Instructor e di Crossfit (I liv.). Con Wellapp offre un servizio di Personal Trainer in studio presso le due sedi, a Bologna in Via Savenella 1/C e a Roma in Via Domenico Jachino 57.

Lo sport per assaporare la ciclicità dell’esperienza come nella vita

Matteo SIMONE
http://www.psicologiadellosport.net

Lo sport per assaporare la ciclicità dell’esperienza come nella vita, fatta di partenze e arrivi, incontri e congedi, salite e discese. Lo sport è una metafora della vita, come per lo sport c’è la ciclicità della vittoria e della sconfitta così nella vita c’è la crisi e la soluzione accettando ma cambiando il corso degli eventi con fiducia e resilienza uscendone fuori sempre più rafforzati.
Un mondo dietro lo sport: fatica e impegno con passione e determinazione; pensieri e dubbi; sfide e sogni da realizzare; prove in allenamento e in gara; gioie e soddisfazione. Cosa c’è dietro la fatica? Lo sport rende felici nonostante la fatica; lo sport fa comprendere la ciclicità dell'esperienza.

Lo sport di endurance per sperimentare e mettersi in gioco

Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

La bellezza dello sport è che permette di fare esperienza, mettersi in gioco, apprendere dall’esperienza sbagliando e facendo meglio la prossima volta. 

Praticando lo sport intensamente ti senti veramente ed intensamente vivo, senti il sangue che scorre, il respiro affannoso, il cuore che batte. E le sfide sono sempre più cercate, la voglia di vedere se riesco ad arrivare entro il tempo massimo, la voglia di indossare la maglia da finisher, di completare la gara nonostante le difficoltà ritenute estreme.
C’è un’alternanza tra un periodo di allenamenti e il giorno della gara per testare lo stato di forma dell’atleta, una messa alla prova, arriva il giorno della verità dove l’atleta deve compiere una successione di gesti atletici che lo permettono di arrivare al traguardo in salute. 

Angel Altamirano, atletica: Ho solo un tempo limitato per realizzare i miei sogni

Solo tengo un tiempo limitado para cumplir mis sueños
Matteo Simone 

Lo sport è qualcosa di molto personale, è importante praticarlo e cercare di migliorare sia il proprio fisico che la propria mente per poter fare sempre meglio in allenamento e gara. 

Di seguito Angel racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande un po’ di anni fa.
Ti sei sentito campione nello sport per almeno un giorno della mia vita? "Mi sento campione dopo ogni buon allenamento.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Quale altro sport ti piacerebbe praticare?Tutti i miei fratelli hanno fatto atletica leggera, ma uno di loro era il migliore della provincia e volevo essere come lui. Mi piacerebbe praticare la ginnastica sportiva, ma ho un tempo limitato di alte prestazioni in atletica leggera, per questo motivo lo lascio per dopo."

sabato 21 settembre 2019

Luciano Alves, Mondiali Albi 24h: Il mio obiettivo e il mio sogno è fare 250 km

Mundial em ALBI na FRANÇA minha meta meu sonho e fazer 250km

Ai prossimi Campionati Mondiali di 24 ore, in programma ad Albi (Francia) il 26-27 ottobre 2019, sarà presente anche Luciano Alves de Souza cono la rappresentativa Nazionale del Brasile. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Luciano attraverso risposte ad alcune mie domande prima del mondiale: Ciao, come procede la preparazione per il campionato del mondo?Buongiorno grande maestro Matteo. Innanzitutto grazie mille, da quando sono tornato dalle 24 ore dell'Argentina dove sono stato campione totalizzando 240 km il 17 e 18 maggio, ho lavorato duramente per il campionato mondiale ad Albi in Francia. Il mio obiettivo e il mio sogno è fare 250 km al campionato del mondo. Mi sono allenato molto, mi sono evoluto molto dopo essere tornato dalle 24 ore del fiume Rondo in Argentina. Ho corso altri 100 km ultra il giorno 27 luglio in 7h e 58 minuti.

venerdì 20 settembre 2019

Francesca Bucci: Non posso immaginarmi senza la corsa, per me è come respirare

La gara più bella fu quella di Capua nel novembre del 2017
Matteo Simone 21163@tiscali.it 

In ambito sportivo non bisogna solamente di valere più degli altri dal punto di vista sportivo e atletico arrivando prima dell’altro o mettendoci meno tempo per correre una certa distanza ma è importante l’esperienza di gruppo, amicale, relazionale, dove tutti faticano e pochi vanno sul podio ed è importante rispettare tutti dai primi agli ultimi arrivati perché è importante l’esperienza di crescita che si porta a casa non solo premi e medaglie. 

Di seguito Francesca, Nuova Atletica Isernia, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Credo che un vero atleta non sia solo colui che riesce a distinguersi per le proprie prestazioni fisiche ma soprattutto colui che riesce a portare alto nel proprio ambiente sportivo e nella propria vita di tutti i giorni valori veri di pura umanità. Per questo posso dire di sentirmi campionessa tutte le volte che riesco a trasmettere questo anche agli altri.”

Paolo Bravi, Mondiali Albi 2019 Tutto bisogna curare per adattare il fisico a correre per 24h

Ci sono ancora 50 giorni circa…ci faremo trovare pronti
Matteo Simone 

Tra i convocati ai Mondiali di albi 24h c’è anche Paolo Bravi, noto atleta della nazionale 100km nonché capitano e ora anche allenatore di giovani promettenti e meno giovani. 

Grande salto per lui passare dalla nazionale 100km alla nazionale 24h che prevede di totalizzare nell’arco di 1 giorno più di 200 km possibilmente oltre 235-240km, comunque si fa quel che sii può. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Paolo prima dell’evento mondiale attraverso risposte ad alcune mie domande.
Cosa porterai ad Albi?Tutto l’occorrente per 24h di corsa… sdrammatizziamo, immaginavo non fosse proprio semplice ma più si avvicina l’appuntamento dei Mondiali più mi rendo conto quanto sia particolare e diversa questa disciplina rispetto a quanto ho già avuto la fortuna di fare fino ad ora.”

Ivano Molin, sci e trail running: Con il tempo lo sport è diventato il mio mestiere

Lo sport mi ha fatto crescere ed aumentare la fiducia in me stesso
Matteo Simone

Ivano Molin ha fatto parte della squadra nazionale di sci di fondo dal 1989 al 1995 con i seguenti risultati prestigiosi: 

23° posto ai Mondiali Juniores di Vuokatti in Finlandia, 10° posto nella 50 km ai Campionati Italiani Assoluti e una partecipazione in Coppa del Mondo.
Dal 2000 si è cimentato nello sci alpinismo con grandi soddisfazioni: partecipazione ai primi Campionati del Mondo di Serre Chevalier in Francia, 6° posto al Trofeo Mezzalama insieme a Renato Pasini e Luciano Fontana, 8° posto alla Pierra Menta e 2° posto alla Sellaronda.
Organizza a Misurina la Tre Cime Experience, evento di trail running
La sua prima gara oltre i 50 km è stata la Dolomiti Extreme Trail a Zoldo, dove è salito sul gradino più alto del podio insieme ad Eugen Innerkofler. Ha partecipato tre volte all’UTMB di 170 km con ottimi piazzamenti.

giovedì 19 settembre 2019

Michael Piccolruaz, arrampicata: Devo cercare di rimanere calmo e concentrato

Non devo perdere la testa anche se mi ritrovo in momenti difficili

Matteo Simone

Michael Piccolruaz, Fiamme Oro, nel 2019 vinse la Coppa Italia Boulder il 24 marzo a Bressanone e il 20 aprile a Cuneo diventa Campione Italiano Boulder. 

Inoltre, Michael si è classificato 14° ai Campionati Mondiali combinata a Hachioji (JPN) 2019, 3° ai Campionati Europei Combinata a Monaco (GER) 2017. 
Partecipa ai Campionati mondiali a Tokyo, si è piazzato quindicesimo nella gara di qualificazione della combinata (velocità, boulder e difficoltà) quindi, fuori dalla finale a otto.  
Di seguito Michael racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato a scalare da bambino nelle montagne con mio padre, poi a 7 anni ho iniziato ad allenarmi con un gruppo più frequentemente. Dopo aver fatto gare giovanili regionali e nazionali sono entrato in nazionale giovanile a 13 anni ed ho partecipato a tante gare internazionali giovanili negli anni successivi. A 17 anni sono poi entrato in nazionale senior ed ho iniziato a fare le gare a livello di coppa del mondo.”

Jacopo Odetto: Il mio sogno più grande...battere il Record di ascesa sul Monviso

La corsa per me è uno stile di vita che mi aiuta a non mollare mai
Matteo SIMONE

Lo sport è un’ottima opportunità per imparare a cavarsela nella vita, attraverso la conoscenza delle proprie caratteristiche fisiche e mentali. Attraverso lo sport si impara a fare programmi da portare avanti e a pianificare obiettivi da raggiungere con l’impegno costante. 

Di seguito Jacopo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, diverse volte...sia in gara che in allenamento.” 
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho cominciato a correre a 8 anni grazie a mio padre che mi ha trasmesso questa passione e crescendo ispirandomi ad atleti come Paolo Bert e i Gemelli Dematteis.”

E’ importante avere figure di riferimento che ispirano e coinvolgono e diventano un esempio per gli altri per appassionarsi a qualcosa che sia un ideale o uno sport da coltivare con la pratica costante.

mercoledì 18 settembre 2019

Stefano Romano, mondiale Albi 2019: La 24 ore è una gara ‘pazza’ che sfugge a ogni logica

Mi porterò, soprattutto, una persona speciale
Matteo SIMONE 

Molti pensano che il mondo delle ultramaratone sia per gente masochista, persone che non si preoccupano di se stessi ma si fanno del male, persone egoiste che pensano solo a correre per primeggiare, invece le ultramaratone è un mondo a misura di tutti, gente romantica, persone gentili e generose, persone che amano stare da soli e fuggire dalla realtà ma anche per persone che vogliono condividere esperienze di fatica con propri cari o altri amici atleti.

Di seguito Stefano racconta la sua esperienza pre mondiale rispondendo ad alcune mie domande.
Cosa porterai ad Albi?Non credo mi porterò niente di speciale se intendi oggetti fisici, amuleti o attrezzature. Nessuna maglietta portafortuna. I rifornimenti sono l’unica routine irrinunciabile: ormai sono quelli soliti e ampiamente rodati. Banane, frutta secca, maltodestrine e uova sode, per quelli mi attrezzerò direttamente in Francia. Mi porterò, soprattutto, una persona speciale.”

martedì 17 settembre 2019

Luca Verducci: Con tanta passione e un pizzico di fortuna i sogni si avverano

Mai avrei pensato che un'opportunità simile potesse capitarmi a 51 anni!
Matteo SIMONE 

Foto di Sandro Marconi (Scrotofoto)

Tra i convocati nella Nazionale Italiana per i mondiali di 24 ore presso albi in Francia c’è anche il nome di un certo Luca Verducci, che quest’anno sta facendo talmente bene da meritarsi un posto in nazionale.

Ciò credo grazie alla sua passione, motivazione, costanza, determinazione ma anche soprattutto grazie al grande maestro delle ultra Paolo Bravi anche lui tra i convocati ma lui è un veterano delle ultra.