Ci sono ancora 50 giorni circa…ci
faremo trovare pronti
Matteo Simone
Tra i convocati ai Mondiali di albi 24h c’è anche Paolo Bravi, noto atleta della nazionale 100km nonché capitano e ora anche allenatore di giovani promettenti e meno giovani.
Grande salto per lui
passare dalla nazionale 100km alla nazionale 24h che prevede di totalizzare
nell’arco di 1 giorno più di 200 km possibilmente oltre 235-240km, comunque si
fa quel che sii può. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Paolo prima
dell’evento mondiale attraverso risposte ad alcune mie domande.
Cosa porterai ad Albi? “Tutto l’occorrente per 24h di corsa…
sdrammatizziamo, immaginavo non fosse proprio semplice ma più si avvicina
l’appuntamento dei Mondiali più mi rendo conto quanto sia particolare e diversa
questa disciplina rispetto a quanto ho già avuto la fortuna di fare fino ad ora.”
Paolo è un grande veterano dell’ultramaratona, soprattutto della 100km indossando più volte la maglia azzurra anche come capitano, ora si tratta di più che raddoppiare i chilometri e di prepararsi al meglio per questa grandissima prova mondiale.
Paolo è un grande veterano dell’ultramaratona, soprattutto della 100km indossando più volte la maglia azzurra anche come capitano, ora si tratta di più che raddoppiare i chilometri e di prepararsi al meglio per questa grandissima prova mondiale.
Come procede la preparazione al mondiale? Cosa stai curando di più' tra allenamenti, fisico, mentale, nutrizione? “In generale cerco sempre di impegnarmi dando il massimo in ogni cosa che faccio ed ogni volta ho la voglia di preparami meglio della volta prima, poi è normale devi fare i conti con tutto ciò che può accadere lungo un percorso di avvicinamento rimanendo sempre positivi capitalizzando al massimo ogni situazione.
In ogni cosa il risultato finale è dato dalla somma di più addendi… in una 24h non puoi non avere gambe fisico e mente pronta ne puoi permetterti di sbagliare a mangiare… quindi tutto bisogna curare per adattare il fisico a correre per 24h.”
Dice bene Paolo che bisogna adattare il
fisico e la mente a correre per 24 ore nel miglior modo possibile e
totalizzando più chilometri possibili per cercare di ottenere un risultato
prestigioso per se stesso e per la squadra Italia e la preparazione è volta
proprio a valutare le proprie condizioni e cercare di curare gli aspetti più
critici possibilmente.
Riesci ad
allenarti/consigliarti con gli altri convocati? “Ho la fortuna di essere amico, concittadino, allenatore di Luca
Verducci…con lui condivido tutto… allenamenti, umore, sensazioni, idee…diciamo
opere, parole e anche omissioni! Con altri, quelli più anziani che già
conoscevo, Rovera e Leonelli ultimamente mi ci sento telefonicamente ogni tanto
cosi come i responsabili della squadra
Maschile e Femminile Vito Intini e Luca Sala.”
Una bella storia questa di Paolo e Luca,
l’allenatore che segue il suo allievo, si allenano insieme, partecipano a gare
e arrivano entrambi sul podio per condividere vittorie di gare difficili e
faticose dopo giorni e giorni di allenamenti e fatica.
Siete un gruppo consolidato? “No,
siamo 15 convocati 8 uomini e 7 donne… soltanto 8 atleti hanno già fatto parte
di una nazionale di 24h …ma ci diventeremo…ci incontreremo in 2 occasioni prima
del mondiale in Francia …a Settembre a San Giovanni Lupatoto e a Reggio Emilia
i primi di Ottobre.”
Un primo incontro è avvenuto in occasione
del grande evento dell’ultramaratona nei pressi di Verona e precisamente a San
Giovanni Lupatoto, dove qualcuno si è testato e si è avuto modo di confrontarsi
con altri amici e a volte anche avversari. E’ importante amalgamarsi prima del
mondiale in modo da arrivare in Francia con un buon spirito di squadra per
essere sereni e poter fare bene individualmente e di squadra, per Paolo c’è
anche il pensiero per il suo atleta che allena e che vorrebbe facesse bene come
lo vorrebbe ogni allenatore.
Eri consapevole che avresti potuto essere
convocato? “10’ minuti dopo l’arrivo
della Nove Colli Running mi hanno detto…lo sai Paolo che ora ti aspettano i
mondiali di 24 ore in Francia (Tra i criteri di selezione era riportato che
potevano essere convocati chi avesse corso i 202,400km in meno di 22 Ore).
Subito non ero così convinto di accettare, anzi ho detto proprio che era meglio
di no, poi i giorni successivi qualcosa è cambiato.”
Davvero una bella storia, sembra tutto
uno scherzo, sembra nato tutto per caso, ma ciò dimostra che il campione ha la
stoffa, se si impegna per qualcosa riesce nel miglior modo possibile e così
Paolo sembra si sia voluto impegnarsi per allenare il suo allievo Luca Verducci
tanto da seguirlo da vicino, allenarsi insieme, trasmettergli il meglio dei
consigli e delle dritte dell’ultramaratona partecipando ad allenamenti e gare
forse anche estenuati a partire dalla 6 ore e poi giocando e faticando è
arrivato il grande giorno del raddoppio della Nove Colli Running dove i km non erano più come al suo solito 100
ma 202,4, quindi il doppio e ha dimostrato di essere in gamba, di fare un tempo
strepitoso vincendo la gara e assicurandosi un posto in paradiso, scusate in
Nazionale, come si fa a non accettare?
Paolo è consapevole che le
responsabilità sono tantissime si era quasi rilassato abbandonando la maglia
della 100km e ora di nuovo a fare sul serio, ed è rimasto in ballo perché gli
ultramaratoneti sono così, si può far tutto, basta allenarsi duramente e
crederci.
Che sapore ha questa
convocazione? Che significato ha per te? “Sinceramente già durante la preparazione del mondiale di 100km a
Novembre 2016 in Spagna avevo maturato l’idea che quel Mondiale sarebbe stata
la mia ultima partecipazione a una gara come atleta della Nazionale.
L’intervento all’ernia al disco nel 2017, i fastidi continui alla schiena con
cui convivo, il tempo che inesorabilmente passa, la voglia di fare gare
comunque diminuisce…
Questo appuntamento ad Albi è un po’ rimettersi in gioco,
c’è una classifica a squadre, il tuo risultato può e deve essere utile per la
squadra, ci sono tanti ragazzi giovani o meno giovani ma alla prima grande
esperienza internazionale, era giusto e coretto dire di sì. Sarà sicuramente
una bella esperienza…e sicuro conoscere e vivere una cosa nuova perché la 24h è
cosa diversa. Come già dicevo è sempre ultramaratona ma se è vero che è
differente fare 50/60 o 100km immaginiamo stare sulle gambe per 7/8 ore o 24.”
I corridori, i maratoneti, gli
ultramaratoneti sono così, si lagnano sempre, hanno sempre dolori e scuse,
hanno sempre problemi al lavoro e in famiglia ma poi in gara si trasformano,
passa tutto, passano i dolori, passano la fatica, passano le crisi, corrono
forse levitando, con l’aiuto della mente, con il ricordo delle esperienze
positive di riuscita del passato, con il coraggio che trasmettono amici e fan,
staremo a vedere come andrà a finire, comunque sarà un grande aiuto per la
squadra per la sua grande esperienza ma vedrai che piazzerà anche un bel
chilometraggio utile per sé e per la squadra.
Cosa o chi ti aiuterà?
“Bella domanda…tutto può aiutarti…se
analizziamo ciò che facciamo in ogni cosa c’è un aiuto, ogni nostra reazione
scaturisce da un azione esterna, può essere materiale, morale,…dalla cosa più
importante a quella che può sembrare più banale…ne potrei elencare mille o
anche più’…staff tecnici, medico fisioterapisti, famiglia amici, borraccia
passata al momento giusto, alla parola detta o perché no anche a quella non
detta…dobbiamo essere noi a trasformare qualsiasi situazione in situazione
positiva per il conseguimento del risultato.”
E’ proprio vero, gli ultramaratoneti
vincenti e resilienti sono coloro che riescono a utilizzare tutto, qualsiasi
risorsa utile nel momento opportuno, riescono a trovare anche le buste nere
della spazzatura per coprirsi dalla pioggia e resistere all’ipotermia.
Soddisfatto della convocazione del tuo
allievo? “E si è … Luca è una persona
eccezionale, simpatico umile sempre sorridente e positivo, moderato, potrà
essere un elemento importante nella squadra e sono sicuro farà un gran bella
gara.”
Sei più contento o
preoccupato per te o per il tuo allievo? “Per entrambi vivere questa esperienza insieme e condividerla con i
nostri amici è un qualcosa ancora più bello.”
Anche questa una bella soddisfazione,
essere riuscito a far indossare la maglia azzurra al suo allievo, grandi
persone, grande team, in realtà Luca se l’è meritata per aver saputo scegliere
un bravo allenatore e per comunque impegnarsi quotidianamente con passione e
motivazione.
Interviste a Paolo e al suo allievo Luca sono riportate nel libro "Il piacere di correre oltre". Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022.
Paolo Bravi è menzionato nel libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da
Edizioni Psiconline.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Grande Capitano!
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