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mercoledì 2 ottobre 2019

Rossella Rosa Cordini, 105km del Gargano: Essendo la mia prima 100 sono soddisfatta

Matteo SIMONE 21163@tiscali.it

La vincitrice della 105 km del Gargano, organizzata dall’ASD Stracagnano, è stata Luisa Zecchino con il crono di 12h46’22” che ha preceduto Rosa Cordini 12h49’47”, a seguire Alessandra Liberati 13h51’41”, resta giù da podio Maria Moramarco 15h52’30”. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Rosa, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Com’è andata ieri? Soddisfatta? Cosa porti a casa?Essendo la mia prima 100 sono soddisfatta, ho portato a casa una vittoria: aver sfidato me stessa, aver capito che si lotta, si sogna, si vive.”

In effetti un bel banco di prova fare la prima 100km che in realtà è stata di 105km lungo le strade impegnative e calde del Gargano, quindi buona la prima per Rosa per la quale sembrerebbe che il meglio debba ancora venire.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, dalla prima gara mi sono sentita campionessa nel momento in cui sono arrivata al traguardo a prescindere dalla posizione.”

Non sembra essere tanto competitiva Rosa, le piace mettersi n gioco, scoprire se stessa partecipando a gare di corsa a piedi soprattutto le ultramaratone dove sembrerebbe che abbia un buon fiato e una buona resistenza portando a termine le gare con entusiasmo e convinzione.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Il mio percorso per diventare atleta è iniziato quando, dopo la nascita delle mie tre figlie, la mia colonna vertebrale non mi era di nessun aiuto così come il mio peso esile. L'ortopedico mi consigliò di mettere su massa muscolare, ma non potendo andare in palestra con 3 pargoli da accudire, decisi di rinforzare la colonna vertebrale facendo gli addominali prima con la panca in casa e poi con gli esercizi a corpo libero. Dopo 2 mesi mi accorsi che avevo irrobustito la massa magra, niente più dolori, una mia amica mi propose di correre nel parco della mia città, ma io ero titubante per paura di scendere giù di peso e perdere la massa magra che mi sosteneva, così iniziai a correre nel parco incoraggiata dal fatto che non era tutta pianura ma essendoci delle salitelle avrei irrobustito anche i polpacci e così fu. Giravo intorno ad un percorso di 800 mt di sterrato nel parco …fu così che mi appassionai alla corsa.”

Per ogni problema c’è almeno una soluzione, bisogna organizzarsi e capire quello che si può fare e a volte si scopre di possedere capacità e talento nascosti che non si immaginano ed è importante essere coinvolti da qualcuno che ci è vicino.
Quali fattori e persone contribuiscono nello sport al tuo benessere e/o performance?La subacquea mi ha aiutato, in quanto noi sommozzatori sappiamo gestire l'affanno e il panico.”

Questo è interessante, in effetti il respiro è tutto nella vita e molte volte non ce ne rendiamo conto, attraverso il respiro possiamo modulare il nostro stato d’animo, possiamo cercare rilassamento o maggior attivazione, è una pratica da coltivare e da approfondire.
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?Ho sperimentato le emozioni più belle durante l'ultima gara: la 100 del Gargano.”

In effetti la 100 del Gargano sembra essere stata una cosa grande per Rosa, una gara enorme e ultra che pare abbia gestito nel migliore dei modi godendosi anche il lungo percorso e ciò che le circondava.
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione che ce la puoi fare?Le immersioni profonde, dove si rischia la vita se non sai gestire il panico, mi hanno convinta che ce la posso fare a superare altro, come appunto le ultra, respirando senza ansia, senza lasciarsi prendere dal panico e ascoltando il proprio corpo prima che gli altri.”

Rosa sembra avere un ottimo approccio alle ultra grazie alla gestione del respiro e ascoltando le sensazioni corporee, ciò aiuta a conoscere meglio se stessi in ogni momento e a capire come uscire fuori da ogni situazione scomoda o difficile.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara, post-gara?Prima di una gara ce la metto tutta, mi alleno da sola meticolosamente perché l'impegno premia, in gara mi piace lo spirito delle ultra, non si parte come quei cavalli infuriati che travolgono tutto e tutti, non mi lascio mai prendere dall'ansia, in quanto il mio obiettivo non è sfidare gli altri, ma sfidare e migliorare i miei tempi arrivando al traguardo. Nel post gara mi sono sempre detta: Ross, ce l'hai fatta anche adesso, sei arrivata al traguardo illesa, senza ingerire integratori e schifezze varie e questa è già una vittoria.”

Davvero interessante la testimonianza di Rosa, è importante impegnarsi negli allenamenti per arrivare pronti il giorno della gara e non soffrire affrontando una gara di ultramaratona ed è importante il suo approccio teso a centrarsi su stessa, sullo sfidare se stessa.

Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo sport? A cosa devi prestare attenzione?Nel mio sport le difficoltà sono: l'invidia della gente che cerca di scoraggiare e i calli ai piedi se non fai attenzione a cambiare le scarpe, ahhahaha.”

In effetti, i non addetti ai lavori non comprendono questo sport di fatica ma se l’atleta si prende cura riesce a compensare la fatica e a prevenire eventuali criticità.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Eventuali crisi e sconfitte e infortuni li ho superati credendo sempre nella mia forza di volontà.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?Il mio messaggio per i ragazzi: avvicinatevi allo sport per vivere e non per limitarvi ad esistere, motivate gli allenamenti per le gare, gareggiate per migliorare e sfidare voi stessi, non gli altri, gareggiate per motivare una vita salutare e resterete sempre giovani dentro e fuori.

Praticare uno sport a vote fa capire quanto può essere importante la motivazione e l’impegno per passare dalla pigrizia all’azione, facendo qualcosa per avere risultati che aggradano e soddisfano.
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso?Mai stato il rischio di incorrere in doping, il doping secondo me deteriora il fisico a lungo andare e io farei fare controlli a tappeto perché mi fa pena vedere durante le gare gente che si impasticca e subito dopo la gara vomita o in gara stessa ...mi fa pena! Non hanno capito nulla dello sport!”

In effetti il doping deteriora e ammazza non solo gli atleti che ne fanno uso ma lo sport in generale.
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport?In quanto ai familiari mio padre è cardiopatico con pace maker, così come i miei nonni paterni, mentre mia madre ha subito 4 interventi alle anche con protesi per una malattia congenita, io rappresento l'ironia della sorte.”
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare attività fisica?Di me stessa, nel praticare sport, ho scoperto di avere una grande forza di volontà e caparbietà.”

Per pratica l’ultramaratona non basta avere la volontà ma anche una grande fiducia in se stessi e una resistenza allo sforzo e alla fatica e tanta resilienza nel sapere gestire ogni inconveniente.
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali fasi?Per chi ha come obiettivo il podio, la premiazione e sfidare gli altri prima che se stesso, impasticcandosi, ritengo necessario psicologo.”

A volte si perde il senso della competizione che porta a voler vincere a tutti i costi, ottenere gratificazione e riconoscimenti dagli altri, ma è molto meglio sapersi rispettare e apprezzarsi prima che lo facciano gli altri.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?Prossimi obiettivi e sogni partecipare alla 24h e fare immersioni sempre più profonde …oltre i 40metri di profondità.”

Interessanti e sfidanti i sogni e gli obiettivi di Rosa, aumentare chilometri di corsa e profondità, un gran fiato per Rosa e una grande tenuta e resistenza per portare a termine i suoi sogni e obiettivi.
Un messaggio per le ragazze del mondo?Per le ragazze del mondo: curate lo spirito e il corpo in maniera salutare e questo è possibile anche dopo le gravidanze. Non è vero che finisce la vita dopo le gravidanze, le mie figlie sono state la mia forza. Se non fossi una mamma ora, non mi servirebbero a nulla queste piccole soddisfazioni sportive.”

Un bel elogio alla gravidanza, bello questo messaggio di vita e benessere.
Come ti vedi a 50 anni?A 50 anni, se salute permette, mi vedo un'ultramaratoneta più esperta e una sommozzatrice magari più esperta in fotografia subacquea!”

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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