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domenica 22 marzo 2020

Ce la possiamo fare se continuiamo a impegnarci anche da casa

Bisogna andare avanti anche se c'è paura, ansia, disperazione, sconforto
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta

Ora restiamo a casa con creatività, fiducia, pazienza, collaborazione, sensibilità, responsabilità, solidarietà e soprattutto resilienza per cercare di uscire un domani rafforzati nonostante tutto rimodulando obiettivi e sogni.

La vita è bella anche restando a casa, la natura ci viene a bussare per ricordare che ce la possiamo fare continuiamo a impegnarci anche da casa, che andrà tutto bene se ci vogliamo bene, se ci rispettiamo, se siamo un po' più tolleranti, fiduciosi, pazienti, responsabili, solidali, sensibili ma soprattutto resilienti per poter cavalcare l'onda di ogni cambiamento improvviso e inaspettato.
Bisogna comunque andare avanti fiduciosi, speranzosi con forza e coraggio mettendo da parte altro e focalizzandosi per la risoluzione del problema contingente non facile ma neanche impossibile, insieme si può, anzi si deve soprattutto per i più piccoli che hanno ancora tanta strada ma anche per i più grandi che si sono sempre adoperati per noi, “enjoy and take care”, sii felice comunque.
Eventi imprevisti e nefasti creano sconforto possono destabilizzare. Non si è mai pronti a cambiamenti di vita drastici e improvvisi. A seguito di eventi critici, disturbanti, traumatici; oltre alle cure mediche, ai consigli da parte della comunità scientifica, ai provvedimenti delle istituzioni; l’aiuto psicologico è importante e fondamentale per la persona che ha bisogno di sentirsi tutelato, compreso, ricevere un rinforzo sulle proprie capacità di affrontare la situazione.
L’impatto di un evento considerato imprevedibile, devastante, stressante sui bambini e gli adulti comporta sensazioni intense e insolite, forti emozioni, pensieri bizzarri, comportamenti non abituali, è possibile che si possa manifestare panico, confusione, congelamento, tutte sensazioni ed emozioni terribili che nessuno vorrebbe sentire e sperimentare che spiazzano. Si rimane sorpresi e impotenti davanti all'imprevisto e inimmaginabile che crea danni, lutti, dolore, perdite enormi.
L’aiuto psicologico può avere l’obiettivo di sviluppare la resilienza nelle persone, aiutare a ricostruire fiducia e relazioni, ricostruire sé stessi, la propria attività. L’aiuto psicologico può avere l’obiettivo di incrementare fiducia e pazienza in attesa di ritornare gradualmente alla quotidianità, di riprendere le cose lasciate in sospeso, di prendersi cura di sé.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso un vademecum intitolato “Gestire lo stress durante l’epidemia di Coronavirus”.
Il Consiglio nazionale ordine psicologi italiani ha realizzato un vademecum psicologico.
Di seguito alcune informazioni utili, a cura degli psicologi dell’emergenza CISOM, che possono aiutarci ad evitare due errori possibili: sopravvalutare o sottovalutare (negare) il problema.
Andrà tutto bene se coltiviamo l’arte del rallentare, fermaci, della creatività, fiducia apprendendo dall'esperienza, qualsiasi esperienza. Se riusciamo a essere pazienti e responsabili possiamo sviluppare resilienza e potremmo uscirne fuori anche più rafforzati.
Anche le emozioni sono contagiose e possono alleviare e ricaricare soprattutto chi sta in prima linea e vorrebbe tanto restare in una casa al sicuro, andrà tutto bene se ognuno di noi fa del proprio meglio cercando di essere una risorsa preziosa per sé stesso e per gli altri continuando ad andare avanti anche se ora c'è paura, ansia, disperazione, sconforto.
Gli psicologi possono intervenire dove c’è trauma e tragedia per contenere ed elaborare dolore, sofferenza, panico, disperazione, per accompagnare vittime e familiari per indirizzarli ad accettare e affrontare l’onda del cambiamento imposta della routine giornaliera in attesa di poter gradualmente ritornare alla quotidianità quando sarà possibile.
Anche l’astronauta italiano Luca Parmitano, in un video promosso dalla Presidenza del Consiglio e dal Sottosegretario Riccardo Fraccaro, invita a restare a casa con le seguenti parole: “Prima di partire per la Stazione spaziale internazionale (Iss) gli astronauti si sottopongono a un periodo di quarantena per evitare effetti gravi, visto che l’equipaggio già presente a bordo può avere un sistema immunitario leggermente depresso. Allo stesso modo in questo momento è indispensabile anche per tutti quelli che sono sani, in forma, evitare qualsiasi tipo di contatto per non contagiare coloro che possono avere un sistema immunitario depresso. È indispensabile lavorare tutti insieme, ascoltare le indicazioni degli esperti per evitare il contagio. Scegliamo di stare in casa.”
È importante accettare e rispettare le raccomandazioni suggerite per un congruo periodo di tempo in attesa di ritornare alla quotidianità, per esempio: lavarsi spesso le mani, starnutire nella piega del gomito, evitare baci e abbracci, mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro.
Segnalo alcuni miei libri pubblicati con Prospettiva Editrice: Psicologia dello sport e dell'esercizio fisico; Il piacere di correre oltre; Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti; Sport, Benessere e Performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta.

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta  
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

 



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