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mercoledì 25 marzo 2020

Dominga Scalisi, runner: Penso che tutti possano farcela, il limite è solo nella testa

Mi piace ancora sognare, credo che i sogni aiutino a vivere
Matteo SIMONE  21163@tiscali.it 

Lo sport a volte diventa un’opportunità di scoprire tante cose su se stressi e di conoscere anche tante persone anche molto diverse le une dalle altre. 

Un mondo di fatica ma anche di riuscita che prevede programmi di allenamenti intensi ma anche gare portate a termine difficili e sfidanti.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Dominga attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, vinsi per due volte una gara non competitiva e una di quartiere, parlando in termini atletici mi sono sentita fiera di me stessa, ma non una campionessa.” 
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Il mio percorso è iniziato all'età di 5 anni, ho praticato diversi sport, nasco come ballerina, la danza è stata la mia prima passione e tutt'ora in gran segreto, nonostante la mia notevole massa muscolare, ballo con le mie cuffie e provo a piroettare in casa quando non c'è nessuno  difficile sembrare ancora una ‘ballerina’ alla mia età, si riesce meglio a tirare su i pesi piuttosto che le punte dei piedi. 

Simpaticissima Dominga, l’ho conosciuta in un paio di occasioni molto divertenti ma anche faticose, alla Roma Ostia del 2019 durante la Happy Run organizzata da Brooks grazie all’invito dell’amica in comune ultrarunner Iolanda Cremisi e alla Corsa di Miguel 2020 spingendo le jolette. Tanta fatica ma ne è valsa la pena in entrambe le manifestazioni, un vero piacere conoscerla.
Nello sport quali fattori e persone contribuiscono al tuo benessere e performance?I fattori, più che le persone, sono la voglia di stare bene e di fare qualcosa per sé stessi; si comincia a tavola cercando di non strafare e si finirà forse in palestra a ‘smadonnare’ con quella ripetizione in più che farà sicuramente la differenza.”

In effetti, sembra che Dominga non abbia solo voglia di fare qualcosa per se stessa ma anche per gli altri, sempre in cerca di situazioni e persone da conoscere e sperimentarsi per approfondire la conoscenza sua e degli altri, per raccontare di persone e situazioni, per scoprire persone, mondi e culture attraverso lo sport che non è solo fatica ma anche ricca esperienza.
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?
Potrei fare un lungo elenco di emozioni; per me, una in particolare potrebbe essere la maratona di Venezia del 2018, vento e acqua alta.” 
La tua gara più difficile?L'ultra maratona del Gran Sasso 2019; vento, pioggia grandine, freddo e nebbia, davvero dura quell'anno.”

Dai suoi racconti, così come da quelli di tanti altri atleti, emerge che 'più dura è la lotta e più glorioso è il trionfo'; le gare facili non piacciono a tanti, mentre si ricordano con entusiasmo e grandi risate le gare dove si è avuta tanta difficoltà durante il percorso, per il maltempo o altro.
Quale esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare?Mi ritengo fortunata, penso che tutti possano farcela, il limite è solo nella testa.

Di questo ne è ben consapevole Dominga, lei che ha conosciuto tante persone con problemi fisici che dimostrano tanta resilienza mostrando sempre il sorriso e non sottraendosi a nessuna esperienza, né di vita quotidiana, ne di vita sportiva e nemmeno di vite estreme.
E' vero che se si vuole una cosa si può ottenere, si può fare, da soli o in compagnia, per questo lei è sempre pronta ad allungare una mano verso l’altro per aiutare o per spingere una carrozzina o una jolette, o per fare la pacer accompagnando qualcuno fino al traguardo in un tempo prestabilito, questo è lo sport che vogliamo senza stress, senza troppa competizione, senza aggressività.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara, post-gara)?Il pre-gara genera tensione anche se mi ritengo una persona tranquilla, non ho grossi problemi nel dover ammettere di essere una semplice ‘amatrice’ della corsa, in gara spesso mi diverto, a volte mi concentro e altre volte ancora metto da parte il crono ... il post gara è quello che preferisco, è il momento della distensione totale, è stare bene anche se la gara non è andata proprio come volevo.

Succede che nel pre-gara si abbia un po’ di ansia che non guasta perché sembra sempre che si dimentica qualcosa, che c’è da alimentarsi e idratarsi bene, bisogna andare al bagno, non si sa come vestirsi, se coprirsi troppo, se portarsi qualcosa a seguito.
Poi una volta partiti per Dominga c’è la massima distensione alla ricerca delle sue sensazioni piacevoli, alla ricerca di sguardi amici, di compagnia lungo il percorso, di incitamenti per lei e per gli altri, e poi quando tutto è finito torna la pace ma l’adrenalina è ancora elevata e la mente gira e rigira nei suoi racconti interni, in quello che ha appreso, in quello che ha respirato e le sensazioni e le emozioni che ha notato ancora una volta che la ricordano che è viva davvero e che la vita si gode ora con lo sport, con il lavoro e con la famiglia.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo sport? A cosa devi prestare attenzione?Le difficoltà sono solo nel percorso, il rischio è quello di farsi male magari con una brutta caduta, per questo spesso sto facendo esercizi per la stabilità, resistenza e potenziamento.

Dominga è alla perenne ricerca di far meglio, di sperimentare sempre più benessere e se si può anche performance cercando di migliorare qualche volta le sue prestazioni curando alcuni aspetti nuovi attraverso metodi e tecniche apprese da amici o conoscenti.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Ho avuto un incidente parecchi anni, fa ho subito un intervento chirurgico al ginocchio destro e sono dovuta stare ferma per circa sei mesi, riabilitazione compresa nel pacchetto, l'ho superato ricominciando subito una pratica sportiva, ho nuotato per molto tempo, mi ha dato la forza di ricominciare.

Dominga sembra essere alquanto resiliente, sempre pronta a ricominciare, sempre abituata al peggio, si rialza sempre e mostra sempre un sorriso che spiazza trasmettendo positività e ottimismo.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?Ai miei figli dico sempre che lo sport ti fa il carattere, nel senso che ti dà la forza per affrontare qualsiasi situazione e non aver paura.” 
Familiari e amici cosa dicono del tuo sport?I miei figli sono contenti perché mi vedono serena, mio ​​marito un po'.

Sempre utile avere un atleta in famiglia che stimola gli altri a uscire dalla zona di confort per faticare sposando un sano stile di vita.
Cosa hai scoperto nella stessa attività fisica?Ho scoperto che riesco ad essere forte di fronte a situazioni critiche, la mia istintività e prontezza si è rivelata spesso utile.” 
Ritieni utile lo psicologo dello sport?Penso di sì, a oggi non ne ho mai avuto o sentito il bisogno.” 
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?Per ora non ne ho, ne ho realizzato alcuni e mi piace ancora sognare, credo che i sogni aiutino a vivere  quello che vorrei è fare la maratona di New York, ma credo che rimarrà solo un sogno  economicamente parlando la vedo dura.”

È importante farsi guidare dai sogni, avere un obiettivo che ti ricorda che ti devi impegnare per andare a raggiungerlo.
Come ti vedi a 50 anni?Mi vedo che ci sono vicina, mi vedo atletica o perlomeno lo spero, anche se in definitiva un po' stanca ... a 50 anni mi vedo con mezza vita sulle spalle e ancora tanta strada (almeno spero) davanti. Grazie per avermi dato questa mezz'ora di sfogo.”

Segnalo alcuni miei libri pubblicati con Prospettiva Editrice: Il piacere di correre oltre; Sviluppare la resilienza; Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti; Sport, Benessere e Performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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