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sabato 18 aprile 2020

Barbara Garbagnati: Mi faccio seguire da un allenatore, per la mente ci penso io

Ritengo che nello sport sia indispensabile allenare anche la mente oltre che il fisico
Matteo SIMONE

La vita è bella perché è molto ricca, complessa, complicata e attraversa tantissime fasi da quando si nasce in poi, a iniziare dal gioco, dal bisogno dell’altro, dallo sport che a volte diventa un aspetto essenziale nella vita di una persona sia come pratica, come insegnamento, come lavoro.

Barbara racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport?Sì, sia quando ero agonista sia ora che non lo sono più”.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Diploma Royal Academy di danza classica – atletica leggera a buoni livelli – calcio a 11 serie C - ora runner”.

Barbara sembra essere una persona molto positiva, forse grazie anche allo sport che ha praticato e che ancora pratica sia come atleta che come coach in aiuto ad altri atleti e squadre. Praticare diversi sport significa avere tanta voglia di sperimentarsi e apprendere dall’esperienza soprattutto se gli sport sono diversi e complessi dove bisogna essere molto resilienti e adattarsi agli allenamenti, alle persone, alle situazioni, apprendendo sempre e arricchendosi di valori e competenze.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e alle tue prestazioni?Al momento il divertimento e il gruppo. Scelta obiettivi ecologici. Mi faccio seguire da un allenatore, per la mente ci penso io”.

Nello sport ci possono essere tante figure di riferimento per l’atleta o per una squadra per contribuire a sperimentare sia benessere che performance curando diversi aspetti con metodi e tecniche adeguate e appropriate. Ogni professionista può diventare una risorsa con le proprie peculiarità senza sconfinare nel campo di azione degli altri professionisti.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?Felici, papà ha sempre praticato sport”.
Un episodio curioso della tua attività sportiva?Beh! Curioso che quando facevo i 400 metri pensavo di non riuscire a correre più di 5 km. Ora preparo mezze maratone”.

Tutto cambia, tutto è relativo, ogni cosa può avere una difficoltà enorme per certi aspetti e per altri può essere semplicissima, così come una gara di 100 metri può essere difficilissima e rischiosa per un atleta come Calcaterra mentre scontata e semplicissima una maratona per lui. Importante è entrare nelle dimensioni proprie e interne e costruirsi obiettivi da indossare a pennello come un lavoro di sartoria, come individuare un obiettivo che è possibile raggiungere conoscendosi, avendo fatto esperienza, con un grande lavoro di immaginazione e di sicurezza interna. Mi viene in mente quando ho deciso di fare triathlon e mi sono iscritto a un ironman full da fare dopo 9 mesi. Tutto organizzato mentalmente, credibilmente e passando alla fase dell’azione giorno per giorno, settimana, per settimana, mese per mese fino al giorno del debutto, della partenza, del completamento del progetto.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?Sono molto disciplinata, ambiziosa e coraggiosa. Molto tenace”.
Quali capacità e caratteristiche ti aiutano nel tuo sport?Disciplina e determinazione”.

Barbara da piccola si è immersa nel mondo dello sport, apprendendo e assorbendo come una spugna tutte le caratteristiche per fare del proprio meglio portando a termine progetti di gara ambiziosi e sfidanti e tutto ciò poi lo mette a disposizione di altri che si avvicinano allo sport, tramutando la sua passione in lavoro, ma in un lavoro che fa con passione.
Che significato ha per te praticare il tuo sport?Mi fa entrare in contatto con quella parte di me che adoro e che amo portare anche nella vita di tutti i giorni”.
Quali sensazioni sperimenti nello sport?Gioia, fatica, paura, entusiasmo, gratitudine... chi più ne ha più ne metta”.

Si è capito che Barbara ama lo sport e quindi ama il suo lavoro. Barbara sembra identificarsi nei suoi atleti e ciò le permette di portare avanti la sua passione per lo sport che racchiude tanti aspetti ricchi e intensi.
Quali sono le difficoltà e i rischi?Organizzare sport e vita quotidiana. Rischi: infortuni, ho una gamba con qualche problemino”.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano nel tuo sport?Né fisiche (a patto che non sia infortunata) né ambientali, spesso sono mentali”.
Hai rischiato di mollare di fare sport?Ho mollato per due anni a causa del senso di responsabilità per il lavoro. Errore da non ripetere”.

La pratica dello sport richiede un grande equilibrio dal punto di vista degli impegni propri, familiari e lavorativi. Lo sport richiede che si incastrino tante cose, salute, tempo per allenarsi, possibilità di gareggiare, insomma lo sport diventa una grande orto da coltivare e da dedicare tempo.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?È un modo per conoscersi meglio e per stare un po’ con sé stessi”.
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Ritengo che nello sport sia indispensabile allenare anche la mente oltre che il fisico, quindi un professionista che si occupa di questo è necessario”.

La mente dell’atleta è molto complicata e a volte ha bisogno di avere indirizzi, sostegno, indicazioni, e a ciò possono intervenire diverse figure della psiche o del coaching, che contribuiscono a incrementare gli aspetti inerenti alla motivazione, l’autoefficacia, la resilienza, il goal setting.
Prossimi obiettivi?Dovevo fare la maratona di Roma ma è tutto rimandato. Ora mi dedicherò alla corsa in montagna”.
Quanto ti senti sicura, quanto credi in te stessa?Direi che da 1 a 10 sono sull’8”.
Quale tua esperienza ti dà la convinzione che ce la puoi fare?La maratona di Firenze e la ripresa fisica dopo il secondo intervento al ginocchio, quando i medici mi dicevano che non avrei più potuto fare sport a certi livelli”.

Quando c’è un impedimento, un’avversità, un infortunio, una pandemia, bisogna da una parte accettare la situazione e dall’altra riorganizzarsi subito per andare avanti, per gestire e affrontare la situazione, per rimodulare obiettivi, mete e sogni, per passare a un piano B, e per fare tutto ciò bisogna essere pazienti, fiduciosi, resilienti.
Quali sono le sensazioni relative a precedenti esperienze di successo?Mi danno sicurezza e serenità”.
Hai un modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno?Max Calderan”.
Come hai superato eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà?Con la forza di volontà, la tenacia e la determinazione”.

Barbara ha un proprio sito e blog dove parla della sua vita, la sua professione, e dove menziona anche Max Calderan, l’esploratore di deserti.

Segnalo alcuni miei libri: Correre con la mente; Il piacere di correre oltre; Cosa spinge le persone a fare sport?; Maratoneti e ultrarunner; Lo sport delle donne; Sport, benessere e performance; Carlos Castaneda incontra don Juan, uno sciamano divenuto suo maestro; Sviluppare la resilienza; O.R.A. Obiettivi, Risorse, Autoefficacia; Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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