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domenica 30 agosto 2020

Hannah Copeland, runner: Soffro di non potere correre per quanto vorrei

 Mi piace allenarmi, ho bisogno di muovermi 

Psicologo, Psicoterapeuta  


È importante e necessario accettare e sapersi organizzare quando succede qualcosa di improvviso e non controllabile che può destabilizzare la persona apportando dei cambiamenti importanti e a volte catastrofici. Di seguito Hannah racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 

Come hai gestito il periodo del COVID? “Mi dispiace tantissimo per le persone che hanno perso i cari a causa del virus e chi si è ammalata😔. Ho lasciato in fretta la mia camera affittata a Londra, i miei amici, il lavoro, tutto e sono venuta in Francia per essere con i miei genitori perché ero preoccupata per loro. Un viaggio strano, arrivata dovevo fare la ‘quarantena’, da sola per 2 settimane con gli uccelli! Ed eccomi qui, sono molto grata per l’opportunità di essere qui, ho potuto aiutare i miei, stare nella campagna, ma sono stata isolata - come molti, senza potermi allenare con amici e infortunata ancora (😖), quindi senza la possibilità di correre. Ho riscoperto lo yoga, 1 km per ripetute in collina con la bici, il silenzio e la musica della natura, gli uccellini, l’insegnamento online, comunicazione online con amici e (mal di testa 🧠 Zoom!) e la chiesa onlineHo parlato tantissimo con amici per telefono, soprattutto un’amica assistente sanitaria a Londra che aveva paura e ansia per il suo lavoro; ho provato a rassicurarla e pregare con lei. Mi sembrava così ingiusto che io ero al sicuro, tranquilla e lontana dalla città ma ho dovuto rispondere al mio cuore”.  

sabato 29 agosto 2020

Filippo Castriotta, ultrarunner: Figli, moglie e amici mi sostengono

 Matteo SIMONE

Lo sport di corsa di lunga distanza è considerato molto impegnativo e faticoso, si corrono tanti chilometri per allenarsi e cercare di portare a termine e possibilmente fare un’ottima prestazione in gare importanti per portare a casa grandi risultati. 

L’atleta necessita di qualcuno che sostiene e incoraggia. Filippo in questi anni ha dimostrato di essere un ultrarunner molto preparato e valido con ottime prestazioni in gare regionali e nazionali andando a podio sulla distanza della 100km e altre distanze minori, di seguito racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Prima di un allenamento importante o gara quali sono le sensazioni corporee? Sono tante, una è l’adrenalina e poi la voglia di arrivare fino alla fine e riuscire a fare un bel risultato”.

giovedì 27 agosto 2020

Vincenzo Santillo, ultrurunner: Il mio viaggio da Caserta a Terracina 2020 per 122 km

 Sono arrivato dove volevo con le mie forze e con la mia testa 
Matteo SIMONE

Psicologo, Psicoterapeuta 
 

Il mondo degli ultrarunner può sembrare assurdo, bizzarro, creativo gli atleti sono alla ricerca di lunghi percorsi per mettersi in gioco correndo a piedi e apprezzando momenti della giornata e luoghi che si attraversano pensando al proprio corpo, all’arrivo, ai propri familiari e amici che aspettano, fanno il tifo, incoraggiano, apprezzano. 
Di seguito Vincenzo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Prima di un allenamento importante o gara quali sono le sensazioni corporee? Ho sempre sensazioni positive, io che corro tutti i giorniil giorno prima non corro mai, perché cerco di arrivare con la sete di correre 
Cosa senti e cosa vedi a livello corporeo e mentale? Mi sento liberare la mente dalle pesantezze della vita quotidiana, mi sento leggero sia fisicamente sia mentalmente 

La corsa di lunga distanza per tante ore di fatica per attraversare tanti luoghi per lunghi chilometri può sembrare pesante e faticosa, in realtà per tanti procura leggerezza, libertà svago, lontano da problemi e pesantezza della quotidianità e a volte routine quotidiana. 
Come ti focalizzi in quello che fai su te stesso e sull'ambiente? La corsa come la vivo io mi fa avere un forte impatto col mondo esterno e con la natura. Io con le mie gambe attraverso città di mare, di montagna, di campagna, anche perché io corro quasi sempre di notte quando tutto tace tranne i suoni della natura e a volte mi sento al centro del mondo” 

La fatica diventa amica, permette di incrementare la performance

 

Tutto passa, passa la fatica che diventa amica, permette di incrementare la performance, raggiungere risultati, migliorare prestazioni, sentirsi più sicuri, osare un po' per cercare di ottenere risultati soddisfacenti e graditi. Passa la fatica, resta la soddisfazione di essersi allenati insieme, ognuno una risorsa per l'altro e per l'intero gruppo.
Bello fare fatica quando sai che grazie alla fatica si arriva lontani, si ottengono risultati importanti, si riescono a fare cose difficili e impensabili, si acquisisce sempre più fiducia. La fatica prima o poi finisce e resta la soddisfazione di avercela fatta anche questa volta, di aver conquistato una nuova meta, un nuovo traguardo, un nuovo risultato importante.

mercoledì 26 agosto 2020

Isabella Romanas, triathlon: Sono ancora pronta per qualche best performance

Matteo SIMONE 

Da qualche anno seguo le gesta sportive di Isabella, scrivendo alcuni articoli su di lei e le sue prestazioni sportive. 

Isabella Romanas, atleta dell’A.S.D. Team KM Sport e triatleta del Peschiera Triathlon, a fine 2019 ha ottenuto un’ottima prestazione sui 10.000 metri in 36’54” a Villaverla. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Isabella attraverso risposte ad alcune mie domande.
Come hai gestito il periodo del COVID?Ciao Simone e ti ringrazio di nuovo per questa intervista. Dopo il ritorno da Thailandia ho passato un inverno abbastanza tosto perché continuavo ad ammalarmi spesso (febbre, placche alla gola), un inverno strano. In seguito, quando è iniziato il periodo Covid, stavo bene però non riuscivo a uscire di casa, ovviamente nessuno lo poteva fare. All’inizio ho preso tutto come una vacanza, poi dopo una settimana circa sono entrata in un periodo che non sapevo gestire perché non sono mai stata ferma in casa così tanto tempo. 

Manfredonia sempre più città dello sport con atleti del passato e del presente

Matteo SIMONE 

Manfredonia sempre più città dello sport con atleti del passato e del presente che si mettono in gioco, ognuno con i propri mezzi e proprie possibilità, ognuno è una risorsa per l'altro e per il gruppo che cresce non solo numericamente ma anche qualitativamente diventando un punto di riferimento per altri che si vogliono sperimentare.

Manfredonia sempre più città dello sport con diverse modalità e gruppi che invogliano a mettersi in gioco e a sperimentarsi gradualmente con fiducia e resilienza. Lo sport permette di sperimentare sia benessere che performance, fa rincontrare vecchi amici e ne fa conoscere nuovi amici, fa conoscere nuovi luoghi e nuove culture, fa apprezzare luoghi e persone. 

martedì 25 agosto 2020

Chiara Busà, calcio: Lo psicologo può aiutare ad ottimizzare la nostra prestazione

 Il mio obiettivo nello sport è quello di ricavare un semplice senso di benessere 

Psicologo, Psicoterapeuta 

 

Lo sport procura un grande senso di benessere e a volte dà grandi soddisfazioni in termini di risultati e prestazioni sportive individuali e di squadra. Di seguito la collega psicologa Chiara Busà racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande di alcuni anni fa. 

Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? Si, da piccola, durante una partita di calcio segnai diversi goal e il mister mi fece i complimenti. 

Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Probabilmente la semplice passione per lo sport, nell’inseguire un obiettivo insieme ai miei compagni di squadra. 

 

domenica 23 agosto 2020

Matteo Luciano: Il basket ha fatto e continua a fare la differenza nella mia vita

 Lo sport ha contribuito, anzi, è stato fondamentale nella mia formazione 
Matteo SIMONE  21163@tiscali.it 


Lo sport sembra essere un vantaggio in più nella vita di una persona, un’opportunità di conoscere sé stessi fisicamente e mentalmente. 

Di seguito Matteo Luciano racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 

Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “Ho iniziato ad avvicinarmi allo sport molto presto, perché mia madre è una di quelle persone convinte che il motto della tua vita deve essere ‘mens sana in corporee sano’. Mi ha portato in piscina a 8 mesi con l'acquaticità, convinta che il primo sport deve essere sempre e comunque il nuoto ed infatti è stato così sia per me che per i miei fratelli. 

sabato 22 agosto 2020

Christian Romanelli, canottaggio: Lo sport è stato il mio miglior educatore

 I due campionati italiani vinti sono stati sicuramente le esperienze più gratificanti 

Lo sport è una grande opportunità per conoscere  stessi e altre persone per condividere uno stile di vita, fatiche, gioie e soddisfazioni. 

Matteo Raimondi, runner: Mi piace far fatica, se no non farei sport

Matteo SIMONE


Bello fare fatica quando sai che grazie alla fatica si arriva lontani, si ottengono risultati importanti, si riescono a fare cose difficili e impensabili, si acquisisce sempre più fiducia. 
La fatica prima o poi finisce e resta la soddisfazione di avercela fatta anche questa volta, di aver conquistato una nuova meta, un nuovo traguardo, un nuovo risultato importante. 
Di seguito Matteo Raimondi racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Interessante anche il suo blog https://matteoraimondi.altervista.org/ 
Come hai gestito il periodo del COVID? Principalmente ho voluto sfruttare bene il tempo del lockdown vedendolo come un’opportunità piuttosto che come tempo perso. Tra le varie cose non ho abbandonato lo sport, anzi mi è piaciuto accettare la sfida di sfruttare quello che avevo a disposizione per potermi inventare allenamenti vari.