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lunedì 5 ottobre 2020

Gianni Laterza, basket: Gioco con passione e sorriso perché è lo sport che amo

 Mettersi in gioco sempre con sé stessi per migliorare ogni giorno di più 

 

Il motore dello sport è la forte passione e la motivazione, si riesce a fare tutto se si è motivati con una grande passione, la fatica si può addomesticare e si possono raggiungere grandi risultati individuali e di squadra. 

Di seguito Gianni racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.

Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “Ho cominciato da piccolo giocando per un anno in una scuola calcio, dopodiché ballo per 4 anni (che per motivi di orari non ho più portato avanti) infine ho praticato basket che tutt’ora porto avanti”. 


Prima o poi si trova uno sport che fa appassionare, che fa incontrare amici, che fa fare ricche esperienze. 

Nello sport cosa e chi hanno contribuito al benessere e/o performance? “La passione per lo sport e il gioco di squadra”. 

Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “Sono tutti fieri e orgogliosi di me perché sono un ragazzo che sta sempre in movimento e si mantiene allenato”. 

Quando si abbandona la zona di confort e ci si mette in movimento praticando sport si cresce fisicamente e mentalmente, si diventa più consapevoli, fiduciosi e resilienti. 

Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? Una volta sono inciampato sulla palla da un passaggio di un avversario e sono caduto per terra illeso mentre gli altri pensavano mi fossi rotto una caviglia per il duro impatto con la palla”. 


Si può cascare tante volte, importante è rialzarsi sempre. 

Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nella pratica del tuo sport? “Sono molto agile, versatile, e gioco con la passione e sorriso perché è lo sport che amo”. 

Che significa per te praticare attività fisica? “Fare attività fisica significa mettersi in gioco sempre con  stessi per migliorare ogni giorno di più”. 


È importante trovare stimoli e passioni per cercare di conoscere sempre più se stesi mettendosi in gioco e non evitando qualsiasi esperienza.

Quali sensazioni sperimenti facendo sport? “Provo tutte sensazioni piacevoli cioè divertimento, felicità e molte altre indescrivibili che solo chi fa lo sport che ama potrebbe capire”. 


Chi fa sport sa a cosa può andare in contro in termini di sensazioni ed emozioni positive e a volte anche negative. 

A cosa devi prestare attenzione nel tuo sport? Quali sono le difficoltà e i rischi? “Le difficoltà principali sono, a livello di squadra, di non perdere la testa e giocare sempre di squadra”. 


Nel gioco di squadra, appunto, non si è da soli ma bisogna avere il controllo della situazione, capire dove sono i compagni e gli avversari, capire cosa si può fare in ogni momento per il bene prima di tutto dell’intera squadra. 

Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare? “Si ho rischiato di mollare perché non ero molto efficace rispetto agli altri, mi sentivo inferiore e meno bravo. La cosa che mi ha fatto continuare a fare attività fisica è sicuramente la passione per questo sport e la consapevolezza che ogni esperienza ti insegna a migliorare sempre di più”. 


Tutto serve sia le esperienze positive che quelle negative, si impara sempre dalla scuola dello sport senza mollare. 

Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Non ho mai sentito parlare di psicologo dello sport fino a quando non ho incontrato uno psicologo di quel campo. Quindi non ho idea di come agisca in questo campo”. 


I campi di applicazione sono diversi e complessi, aiuta a tenere sempre alta la motivazione, a centrarsi nel momento presente e per il particolare impegno a cui ci si dedica senza distrazioni ma con convinzione, aiuta nei momenti di crisi, sconfitte, infortuni. Aiuta a replicare il successo, perché a volte dopo il successo si sente la pressione di dover per forza vincere o eccellere. 

L'evento sportivo della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Di sicuro il passaggio di serie della mia squadra. È stato un momento di felicità condivisa tra tutta la squadra”. 


È importante guardare sempre in alto per cercare di riuscire a ottenere cose importanti come il passaggio di una squadra in una categoria superiore per poter esultare e festeggiare il gradito successo ottenuto con impegno e fatica individuale e di squadra. 

Quale è stata la tua situazione sportiva più difficile? “Sicuramente il fatto che inizialmente non giocavo nelle partite ed ero sempre in panchina”. 

Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Ho superato queste crisi credendo in me stesso nel fatto che un giorno sarei riuscito a calpestare il campo da gioco. Le sconfitte erano un modo per la squadra per spingersi a migliorare. Fortunatamente non ho ancora avuto infortuni”.  


Bisogna essere pazienti e fiduciosi e prima o poi si ottiene ciò che si desidera impegnandosi e credendoci. 

Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Lo sport può cambiare il modo di vedere le cose e ti permette di fronteggiare varie sfide con te stesso, oltre il fatto che ti mantiene sempre allenato e agile”.  


A volte lo sport è considerato una vera palestra di crescita personale, un’opportunità di apprendere dall’esperienza. 

C'è una parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? “Sky is the limit (Il cielo è il limite)”.  

Hai un riferimento? Ti ispiri a qualcuno? Si mi ispiro a LeBron James, il mio giocatore preferito sia a livello sportivo che umano. Una persona veramente da ammirare”. 


È importante ispirarsi a grandi personaggi per copiare e cercare di emulare le oro gesta e la loro carriera sorprendente e straordinaria. 

Come ti vedi a 50 anni? “Tra 50 anni mi vedo come un giovanotto e con la voglia ancora di fare sempre di più”. 


Non si molla mai, bisogna sempre trovare la voglia, la motivazione e l’entusiasmo di andare avanti. 

Quanto credi in te stesso? “Moltissimo. Lo sport aiuta anche in questo”. 

Come hai scelto la tua squadra e che intenzioni hai? “Non ho scelto io la squadra ma mi hanno scelto loro tramite un mio amico che giocava lì”. 

 

Dott. Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it 

Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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