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lunedì 12 aprile 2021

Michele Belnome, Franciacorta 2021: Correre 100 km sotto le 12 ore, che traguardo!

 Il record lo dedico alle mie società e cioè "Bedifferntbeultra" e "Sei Sport"


Sabato 10 
aprile 2021 ha avuto luogo a Provaglio D’Iseo (BS) il Campionato Italiano Individuale IUTA 12 ore su strada su un circuito di 1366 metri tra le vie e i vicoli del centro del paese. 

Il titolo italiano è andato a paolo Bravi che è riuscito a percorrere nelle 12 ore di gara km 141,62, precedendo Stefano Emma km 136,72 e Francesca Canepa SF50 km 136,59 che vince il titolo femminile ottenendo anche il record italiano. 

Il podio maschile è completato da Mattia Di Beo km 132,57 che si classifica al 4° posto in classifica generale e terzo posto nella classifica maschile, mentre il podio femminile è completato da Lorena Brusamento km 121,71 che era detentrice del precedente record di 134,368 km ottenuto proprio nel 2017 nella seconda edizione di Ultra Franciacorta e completa il podio Elisa Bellagamba km 114,09. 

Tra i partecipanti anche Michele Belnome che riesce a ottenere il suo record personale di 100km e di seguito racconta la sua impresa attraverso risposte ad alcune mie domande. 

Come stavi e cosa pensavi la prima ora?Ciao Matteo, ben ritrovato. Prima della 12 ore Ultra Franciacorta ero molto motivato a fare bene soprattutto perché ero reduce dalla disfatta della 24 ore di Policoro (MT). A Policoro l'obiettivo era quello di migliorare il mio PB (163,584 km) ma il freddo della notte, aggravato dalla pioggia battente, mi hanno impedito il risultato finale. Non ho osato continuare la gara perché dalla vita in giù ero completamente congelato, bagnato nonostante il ricambio, il fisico mi implorava di fermarmi e così purtroppo è stato ma non mi pento della scelta che ho fatto anche se il rammarico e la rabbia non sono stati facili da smaltire. La prima ora della 12 ore Ultra Franciacorta devo dire che ero molto spensierato e sereno. Fisicamente nulla da rimproverarmi, ho curato molto questo aspetto poiché ogni mattina faccio esercizi (flessioni sulle braccia, addominali e molto stretching)”. 

Le gare di ultramaratona sono molto provanti e a volte ci si mette anche il clima atmosferico che può essere avverso e compromettere una prestazione dopo un congruo periodo di allenamento impegnativo e faticoso, ma ci si ripromette sempre di riprovarci in altre gare. 
Come stavi e cosa pensavi l'ultima ora?L'ultima ora ero ormai certo che avrei raggiunto quota 100 km in quanto calcolavo ogni giro quindi i pensieri erano positivi (correre 100 km sotto le 12 ore, che traguardo! Miki ci pensi?) e il fatto che avrei realizzato il mio PB mi dava più energie tant'è che gli ultimi 5' gli ho corsi a manetta per essere certo di andare oltre quel traguardo. Non nego che ho avuto un po' di crisi verso il 45° km che ho saputo fortunatamente gestire e superare e ti garantisco che in gare cosi lunghe non è affatto facile. 

In 12 ore di gara di corsa a piedi ci sono tanti pensieri, sensazioni, emozioni, previsioni, crisi ma quando stai per raggiungere un grande risultato sei felice e ci si rende conto che il lavoro fato è stato pagante, è valso la pena, si è da soli con la fatica e si chiede a se stessi il massimo per raggiungere grandi risultati, si parla con se stessi per rassicurarsi che tutto sta andando come previsto e che tutto sarà finito quando si terminerà la grande fatica. 
Quale alimento, cibo e/o bevanda, è stato determinante?Mi sono alimentato essenzialmente di gel, acqua, coca-cola, thè al limone, sali minerali, wafer al cioccolato”. 
Chi ti assisteva, sosteneva, supportava? “Non avevo assistenza ma supporters si e sono stati molto determinanti per l'esito della gara. 

Durante tanta fatica in gare di corsa della durata di 12 ore c’è tanto bisogno di integrarsi, mangiare, bere ma anche c’è tanto bisogno di essere sostenuti e incoraggiati. 
A chi dedichi il record? Il record lo dedico alle mie società e cioè ‘Bedifferntbeultra’ e ‘Sei Sport". 

Una bella dedica da parte di Michele, a due società di cui fa parte, società di atleti resistenti, ultra e resilienti in giro per l’Italia per affrontare gare dure e impegnatissime, da soli o in compagnia. 
Te l'aspettavi? Ci credevi più tu o qualcun altro? “Ero consapevole di poter fare bene e ci credevo ma anche altri e mi riferisco, non da meno gli altri amici, a due pilastri delle ultra: Francesco Cannito che mi ha consigliato come gestire i km prima della gara e Roldano Marzorati che mi ha consigliato di osare di più in gara e non essere conservativo o timoroso, li ringrazio di cuore.

Il mondo delle ultramaratone è fatto di persone che si confrontano tra di loro, si sostengono, si danno consigli per far bene e meglio per gestire ogni situazione, per essere più coraggiosi e meno timorosi. 
Cosa racconti a familiari e cosa dicono loro di te? “Ormai i miei familiari sono abituati alle mie performance e sembra quasi che rientrino nella normalità ma così non è. 
Come ti trovi con la nuova squadra? L'hai scelta tu o ti hanno scelto? Che intenzioni avete?Non ho cambiato società, resto sempre un tesserato della "Sei Sport" (società di Monopoli), ma sono stato contattato come tanti altri atleti da uno dei soci fondatori della "Bedifferentbeultra" per contrastare il potere ormai consolidato della "Bergamo Stars" (colgo l'occasione per salutare il presidente Gregorio Zucchinali e tutti i suoi atleti di cui ho la fortuna con alcuni di condividere l'amicizia) che da un po' di anni vince incontrastata la classifica IUTA di ultra maratona e ringrazio il presidente della ‘Sei Sport’ che mi ha permesso di disputare il campionato IUTA con la ‘Bedifferentbeultra’”.    

La disciplina dell’ultramaratona è anche uno sport di squadra per portare avanti progetti di squadra di atleti che si cimentano in una fatica prolungata nel tempo percorrendo chilometri di corsa su strada, in pista, su sentieri di montagna, a caccia di premi, sfide, trofei, titoli, soddisfazioni, esperienze. 

Prossimi personal best? Quando ci proverai?Il prossimo obiettivo sarebbe quello di poter raggiungere quota 60 km in una 6 ore (al momento il mio PB è di 59 km) e spero di poterla centrare prossimamente alla 6 ore di Corato (campionato italiano) che si terrà il prossimo 9 maggio. Non sarà facile ma ci proverò. Ultima certa in elenco, poiché di altre gare non si sa se potranno essere svolte per causa della pandemia, la 24 ore di Cinisello Balsamo che si svolgerà il 15 e 16 maggio. Ciao Matteo e alla prossima sperando di poter raccontare il mio prossimo record. A presto!”. 

Mi piacerebbe esserci a Corato a correre insieme nella bellissima gara a cui non sono ancora riuscito a partecipare organizzata dagli amici di Corato e Barletta Sportiva. 
Una roccia Michele, sempre in campo a gareggiare in competizioni durissime e lunghissime.  
Michele è menzionato nel libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline. 
Un'intervista a Michele è riportata nel libro "Il piacere di correre oltre" (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport).  
Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022.  

In linea di massima, la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli atleti.  

Leggere il testo di Matteo Simone ci permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza. 


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