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venerdì 21 maggio 2021

Charly Petelin, ciclista: Le mie qualità sono principalmente di scalatore

 Amici e familiari mi stimano e mi spronano a dare il massimo
Matteo SIMONE 

Charly Petelin è un ciclista professionista del Lussemburgo e corre con la squadra “Amore & Vita – Prodir" (Ucraina), di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande.

Quando ti sei sentito campione nello sport? “Mi son sentito campione (nel mio piccolo) quando ho vinto qualche corsa”.
Charly ha vinto diverse gare soprattutto da ragazzo, il 30 agosto 2009 ha vinto la 46^ Coppa Prodolone (PN) di Km. 77,700 alla media di 42.292 Km/h, precedendo Luca Cordazzo e Alessio Del Ben. Il 25 aprile 2011 Charly, a 17 anni, vince la 57^ Coppa Montes a Monfalcone (GO) percorrendo 103,40 km in 2h27' alla media di 42,2 km/orari, precedendo Matej Mohorovic e Luka Pibernik. Il 15 maggio 2011 Charly vince il 7° Gran Premio Vini del Roero Canale d'Alba (CN) precedendo Francesco Mandatori e Andrea Canovi.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Sono diventato un atleta per scelta mia, le mie qualità e per gli insegnamenti dei miei genitori”.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance?
A contribuire al mio benessere e performance sono senza dubbio la mia famiglia, tutti i miei amici e il mio preparatore atletico”.

Charly a 19 anni diventa professionista con la squadra “Area Zero Pro Team”.
La gara della tua vita?Giro delle Fiandre”.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività?I miei amici e familiari mi stimano e mi spronano a dare il massimo”.
 
Charly ha anche un fratello più piccolo Jan che è ciclista professionista e vi è una pagina facebook dedicata alle loro imprese, Fans club fratelli Petelin
Un episodio curioso, divertente, bizzarro, triste della tua attività sportiva?
Un episodio bizzarro, all'estero mi è capitato in gara che un italiano mi parlasse in inglese pensando fossi straniero... Ah ah gli ho risposto in italiano”.
 
Charly è Triestino anche se è nato in Lussemburgo.
Cosa hai scoperto del tuo carattere praticando sport?Del mio carattere ho scoperto molto, i punti di forza ma soprattutto i miei punti deboli”.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?Le mie qualità sono principalmente di scalatore, ma oggigiorno cerco di adattarmi a essere piuttosto un allrounder perché non eccedo in salita, quindi cerco di andare bene dappertutto, e da giovane ero anche molto veloce in volata caratteristica che mi è comunque rimasta in parte”.
 
Nel 2012 Charly dimostra di essere un ottimo scalatore conquistando la maglia verde al Giro del Friuli Juniores (15° in classifica generale).
Che significa per te partecipare a una gara?Fare bene, la gara è il mio obiettivo”.
Hai sperimentato il limite nelle tue gare?Si, i miei limiti li ho tastati spesso”.
 
La gara è sempre un banco di prova, un’opportunità per esprimersi e sfidare se stesso e gli altri avversari.
Quali sensazioni sperimenti nello sport (allenamento, pre-gara, gara, post-gara)?Le mie sensazioni in allenamento o gara devono essere positive e di felicità, sennò non rendo. Quando non sarò più felice di pedalare non potrò più correre”.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?La passione mi fa continuare a fare sport, credo che farò sempre sport”.
 
Molto interessante la testimonianza di Charly, i effetti se non c’è passione, motivazione intrinseca, divertimento non si è disposti a faticare e a impegnarsi duramente.
La tua gara più estrema e/o difficile? Quale ritieni non poter riuscire a portare a termine?Gara estrema potrei dire tante, una difficile è stato il Campionato Italiano 2014 corso in Trentino, erano oltre 200km con moltissimi metri di dislivello. Gara estrema da non portare a termine non saprei, non l’ho ancora fatta”.
 

Sabato 28 giugno 2014, al Trofeo Melinda di 220,5 km, valido come 23esima edizione del Campionato Italiano, Charly aveva 20 anni e si è classificato in 21^ posizione.  

Quali sono le difficoltà e i rischi?  A cosa devi fare attenzione nella tua disciplina sportiva?
Difficoltà c'è ne sono moltissime, devi essere al top per dire la tua... Rischi pure molti, cadute o anche il traffico in allenamento”.
 

La professione di ciclista è davvero molto impegnativa, bisogna correre tante ore in bicicletta trovando i percorsi più adatti e più liberi dal traffico con condizioni climatiche migliori per non rischiare cadute o malanni.

Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale?Per il ciclismo moderno è necessaria molta forza, io la curo non soltanto d'inverno ma pure in stagione con esercizi di pesi a secco. Un ambiente non sereno porta sicuramente a una cattiva performance”.
 
I ciclisti sono sempre più competitivi e curano sempre più aspetti oltre a quello che riguarda la pedalata, bisogna essere in forma fisicamente e mentalmente con esercizi fisici e mentali possibilmente.
Come hai superato crisi?
“Grazie soprattutto alla mia famiglia, le crisi sono a volte difficili da superare, me ne sono capitate più di una”.
 
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230 - 21163@tiscali.it
https://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

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