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martedì 24 agosto 2021

I 3 fratelli Gennari diventano una leggenda della 100km negli anni ’70-‘80

 Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it 


Tre fratelli Gennari vincenti in sport di endurance, uomini che si preparano oltre l’attività lavorativa e partono per destinazioni ignote per scoprire nuove sfide da affrontare.

I fratelli Gennari hanno partecipato a diverse edizioni della Pistoia-Abetone, ottenendo podi, vittorie e ottimi piazzamenti. In particolare Elvino Gennari ha il record, insieme a Gaetano Cardia, di essere arrivato nei primi 10 per 9 volte alla Pistoia Abetone.
Alla prima edizione del 18 luglio 1976, Elvino si classifica in 3^ posizione con il crono di 4h07’00”, preceduto da Romano Baccaro 3h54’ e Roberto Lotti 3h53’. La gara femminile è stata vinta da Carla Tamburini 6h31’ che ha preceduto Carla Leporatti 6h48’ e Nerella Tosi 7h05’. Prima Società: Orecchiella Castelnuovo Garfagnana (Lucca).
La 2^ edizione, 10 luglio 1977, è stata vinta da Loris in 3h42’ che ha preceduto Lotti Roberto 3h46’ e Gennari Elvino 3h47’. Tra le donne vince Carla Leporatti in 5h42’ precedendo Carla Tamburini 6h05’ e Renata Ortolani Renata 6h09’. Prima Società: Rilus San Felice sul Panaro (Modena).
La 3^ edizione, 16 luglio 1978, è stata vinta da Lotti Roberto in 3h48’ che ha preceduto i gemelli Loris 3h55’ ed Elvino 4h10’.
Elvino ottiene un 4° posto alla 4^ edizione, 15 luglio 1979.
Alla 5^ edizione, 13 luglio 1980, la gara è stata vinta da Sergio Pozzi in 03h23' e i gemelli Loris ed Elvino si classificano al 4° e 5° posto rispettivamente in 3h53’40" e 3h58’.
Alla 6^ edizione, 12 luglio 1981, Sergio Pozzi bissa la vittoria in 3h40’42’’ che ha preceduto Loris 3h50’17’’.
Alla 7^ edizione, 11 luglio 1982, Sergio Pozzi vince per la terza volta consecutiva con il crono di 3h30’58’’, Gennari Pietro fa l'esordio alla Pistoia Abetone classificandosi al 5° posto in 3h52’05’’.
Il 10 luglio 1983, all'8^ edizione sono presenti tutti e tre fratelli, arrivando insieme e classificandosi al 6°, 7° e 8° posto distanziati di un solo secondo l’uno dall’altro: Elvino in 4h09’17”, Pietro in 4h09’18” e Loris in 4h09’19”, la gara è stata vinta da Galli Rossano 3h36’18’’.
Alla 9^ edizione, 8 luglio 1984, il vincitore è Gazzarrini Moreno in 3h36’24’’, Gennari Elvino si classifica al 6° posto in 4h04’54’’.
Il 14.07.1985 Loris si classifica al 6° posto in 4h14’51” ed Elvino al 10° posto in 4h21’24”.
Alla 11^ edizione, 13 luglio 1986, Gazzarrini Moreno vince per la seconda volta con il crono di 3h41’59’’, mentre Elvino si classifica al 6° posto in 4h07’29’’.
Alla 12^ edizione, il 12 luglio 1987, Pietro Gennari si classifica al 4° posto in 3h56’00”. 
Tanti aneddoti, tante vittorie e piazzamenti importanti nelle gare più prestigiose sia in Italia che all’Estero ma anche qualche sconfitta, soprattutto alla 100km del Passatore dove nel ’76, ’77 e ’78 Elvino arriva in seconda posizione per tre volte consecutive dietro Vito Melito che vinse per tre volte consecutive. 
Elvino mi ha posto la seguente domanda
: Matteo! Credo di essere il perdente più famoso del Passatore, oppure sbaglio? 

Credo che Elvino si sbagli, tutti lo vogliono bene e apprezzano le sue imprese, il suo coraggio, la sua modestia e umiltà, un esempio per giovani e adulti. 
Elvino può essere davvero soddisfatto di quello che è riuscito a fare, grandissime imprese in Italia e nel mondo con vittorie e record del mondo sempre accanto a suo fratello gemello Loris e incoraggiando il fratello piccolo Pietro. 
Interessanti e apprezzabili sono le sue parole: "Grazie di cuore Matteo, sono un perdente ma sono felicissimo delle mie piccole imprese. Dopo quarant'anni ho ancora tanta voglia di correre pensando al mio passato… Sto leggendo il tuo libro della 100km Passatore, fantastico… Mi vengono i brividi 👍🏃🏃”. 

Interessanti anche le dichiarazioni di chi lo ha conosciuto bene. 
Corrado Hary: "Il re delle Cento transalpine! In Italia è ricordato come eterno secondo, ma in Francia è un mito assoluto!".   
Massimo Cerè: Elvino Gennari sei un grande! Ti ho sempre seguito dalla mia prima 100 del ‘77 alle altre gare...ho sempre cercato di imitarti (te e tuo fratello) senza successo! Hai scritto pagine importantissime per questo sport e ispirato tanti giovani a imitarti, altro che perdente! 👏👏🔝🔝 

Il 1977 sembrava essere l’anno giusto per Elvino che al passaggio al 100°km era al comando e fece anche la miglior prestazione al mondo con il crono di 6h20’35” ma l’ultimo chilometro fu sorpassato da Vito Melito che bissò la vittoria dell’anno precedente. Quell’anno tre atleti conclusero la gara di 107 chilometri sotto le 7 ore: Vito Melito 6h50’02”, Elvino Gennari 2’10” e Paolinelli Olimpio 8’10” mentre la prima donna fu Maria Tazzari in 11h43’56”.
Interessante la descrizione del giornalista Renato Cavina in un suo articolo del 28 maggio 1977: “A San Cassiano nuovo colpo di scena. Gennari scavalca sia Melito sia Paolinelli e a Brisighella è primo con un margine di 5’23” su Melito e di 9’13” su Paolinelli. Al km 100, Gennari stabilisce il nuovo record mondiale sulla distanza di 6h20’35” e precede ancora Melito di 4’06” poi l’incredibile crollo dell’atleta di San Felice sul Panaro e il successo di Melito davanti a ottomila persone assiepate in piazza del popolo.”

Il 28 maggio 1978, Vito Melito vince la 6^ edizione della 100 km del Passatore, in 6h40’31”, precedendo i gemelli Elvino 6h45’31” e Loris 7h06’35”, quarto Erio Rurini 7h21’26”. La prima donna è stata Edith Holdener in 9h30’01”.
L’anno ’80 Loris ed Elvino arrivano rispettivamente in terza e quarta posizione al Passatore, mentre il 1981 ancora una vittoria di Vito Melito e a seguire Loris ed Elvino Gennari.
Il 26 maggio 1984, Fausto Coletti vinse la 12^ edizione del Passatore in 6h52’44” precedendo Jean-Marc Bellocq 6h56’00” ed Elvino Gennari 7h11’58”, a seguire Pietro Gennari 7h23’53”. La prima donna è stata Anna Zacchi in 9h29’51”.
Il 26 maggio 1985, Fausto Coletti bissò la vittoria in 7h04’12” precedendo Pietro Gennari 7h19’55” e lo sloveno Dusan Mravlje 7h20’07”, a seguire Elvino Gennari 7h25’07” conquistando nella sua categoria, 35/40 anni, il titolo di Campione Italiano Amatori FIDAL nella cento chilometri. Tra le donne vinse Carla Nannini in 10h12’55”.
Il 27 maggio 1989, il francese Roland Vuillemenot vinse la 100 km del Passatore in 7h01’31” precedendo lo sloveno Dusan Hribernik 7h15’06”, completa il podio Antonio Casaretto 7h27’41”, a seguire Pietro Gennari 7h33’17” mentre Elvino al 13^ posto in 8h20’31”. Tra le donne vince Amabile Salarino in 10h00’38”.
Il 25 aprile 1983 Vito Melito vince la 2^ edizione della “50 km di Romagna” 2h56’09”, mentre 5 atleti della
Tobacco Museum, si classificano nei primi 8: Pietro Gennari 2° in 3h03’49”, Loris Gennari 4° in 3h04’53”, Mauro Cilia 6° in 3h13’47”, Claudio Rebecchi e Mimmo Arcadio 8° in 3h23’14”.  
Il 25 aprile 04.1984 alla 3^ 50 km di Romagna su strada la vittoria va a Loris Viroli in 2h57’47” che precede Vito Melito in 3h00’31”. Della Tobacco Museum, 7 atleti si classificano nei primi 15: Mauro Cilia 3° in 3h01’39”, Elvino Gennari 4° in 3h04’22”, Loris Gennari 5° in 3h04’23”, Ulderico Panisi 8° in 3h11’45”, Sandro Schifano 11° in 3h16’02”, Erio Rurini 13° in 3h19’40”, Gianni Murgia 15° in 3h20’13”.
Elvino Gennari, classe ’46, continua ancora a correre, le sue parole alcuni anni fa: “Tre fratelli vincono una maratona in 2h35'24'', che tu sappia ci sono stati altri casi simili? Sono 44 anni che corro, ho fatto 31 100ķm, 20 volte sul podio con 10 vittorie, 200 Maratone, ho girato il mondo: Australia, Cina, Sudafrica, Alaska, Stati Uniti, ecc. ecc.”.

Il 10 Aprile 1983 Pietro Gennari vinse la 1^ edizione della “Maratona della Bassa Reggiana” a Reggio Emilia in 2h32’24”, precedendo Mauro Cilia 2h34’28 e i 2 gemelli Elvino e Loris Gennari arrivati insieme in 2h34’48, a seguire Mauro Manfredotti 2h37’03”. La prima donna fu Paola Ravazzini in 3h32’45.
L’8 Aprile 1985 i 3 fratelli Gennari vinsero la maratona “Maratona della Bassa Reggiana” a Rio Saliceto arrivando insieme, mano nella mano, con il crono di 2h35’24”. La gara femminile fu vinta in 3h19’17” da Gloria Gessi.
Ai tempi d’oggi è il tassinaro di Roma Giorgio Calcaterra che è agli onori della gloria con il suo strapotere di campione incontrastato soprattutto sulla distanza di 100km vincendo per 12 volte consecutive la 100km del passatore da Firenze a Faenza e pluricampione al mondo.
Insomma l’Italia può vantare dei campioni del passato e dei campioni attuali, importante e renderne merito e fare in modo che le loro esperienze siano di insegnamento alle nuove leve trasmettendo il messaggio che la fatica permette di sperimentare successo e fiducia in se stessi, incrementando l’autoefficacia.
La fatica, l’impegno, la determinazione permettono di superare anche momenti di sconforto quando subisci una sconfitta o un infortunio ma si può sviluppare la resilienza e andare avanti cavalcando l’onda del cambiamento, apprendendo dall’esperienza.
I fratelli Gennari diventano una leggenda, soprattutto il più forte Elvino che ha vinto la “Torino – Saint Vincent” (98km) nel '77 in 6h17’02".
Interessanti le parole di Giovanni Bergese sul suo articolo del 2 maggio 1977: “Al traguardo a chi gli propone una doccia o un massaggio, ha risposto ‘Devo sgranchirmi le gambe, non posso stare fermo’ Poi si informa “Che tempo ho fatto?” Saputolo ha un grosso rammarico ‘Sarebbe stato record del mondo se fossero stati 100 chilometri’.”

Alla Torino Saint Vincent Elvino ha corso 6 volte, di cui 3 vittorie (1977, 1979, 1983), 2 secondi posti (1980, 1981) e un quinto posto nel 1984. 
Il 1977 è stato un anno straordinario per Elvino Gennari che il 1° maggio 1977 ha vinto la Torino-Saint Vincent 98km in 6h17’02” e il 29 maggio 1977 si è classificato al 2° posto alla 100 km del Passatore in 6h52’12”, quell’anno la gara era lunga 107 km e al passaggio del 100° km ha stabilito la miglior prestazione al mondo di 6h20’35”. 
Inoltre, il 1° ottobre 1977, ha esordito all’estero viaggiando in macchina il giorno prima della partenza e vincendo la “6ème Les 100 km de Millau (FRA)” con il crono di 6h51’36” precedendo il secondo arrivato Jean-Louis Baudet 7h15’00”.  
La prima edizione della 100 km di Millau risale al 1972 e il record appartiene a Jean Marc Bellocq 6h28'31" nel 1990 che ha vinto otto edizioni (1980, 1982-83, 1986-87-88-89-90), il crono di Elvino Gennari é ancora il secondo della storia della corsa, mentre il record femminile é di Brigitte Bec 8h24'56" nel 2009.
Un grande anno 1978 per i fratelli Gennari. Il 30 aprile 1978 Elvino bissa la vittoria alla Torino-Saint Vincent 98km in 6h30'50". Il 28 maggio 1978, Elvino e Loris arrivano rispettivamente 2° e 3° alla 100 km del Passatore. Il 30 giugno 1978, alla “Suomi-juoksu 100 km”, Hartola (FIN), Elvino e Loris arrivarono insieme con lo stesso crono di 6h53’01” dietro al vincitore Donald A. Ritchie 6h18’00”. Il 30.09.1978 Loris vince la 1^ 100 km della Brianza in 7h40’00.
Anche il 1981 è un grande anno per i gemelli Loris ed Elvino che il 30 maggio 1981, alla 9^ edizione della  100 km del Passatore si classificano rispettivamente al 2° e 3° posto. 
Un anno straordinario soprattutto per Elvino che il 20 giugno 1981 ha vinto la 3^ Camminata delle tre province (UD-GO-TS) di 106km corsa su strada in 8h09'00". Inoltre il 19 settembre 1981 ha vinto la 4^ edizione della 100 km della Brianza in 8h00'00".
Loris il 01.05.1982 vince la XX Torino-Saint Vincent 100 km in 7h04’11”, precedendo il gemello Elvino 7h17’32”. 
Il 7.11.1982 i tre fratelli Pietro, Loris ed Elvino Gennari partecipano alla 1^ 100 km di Bologna in pista, classificandosi rispettivamente al 4°, 5° e 6° posto in 7h05'47", 7h09'09" e 7h23'53". L’anno successivo, il 16.10.1983, Loris si classifica 3° in 7h19’08”. 
Tra le gare di 100km vinte da Elvino vi sono anche 4 edizioni della 100 di Montagnana, la Marcialonga Veneta ideata dal gruppo “Vai Marciatori” nel 1974 e soppressa per ragioni organizzative nel 1995. 
Il 23.04.1983, Elvino vince la 9° Marcialonga Veneta di Montagnana di 100 km in 8h16'00". Dopo alcuni anni, il 22.04.1989, Pietro Gennari vince la 15° Marcialonga Veneta di Montagnana di 100 km in 7h37’21”. 
Elvino definito un guerriero perché nello sport di endurance, nella ultramaratona si lotta con se stessi, con le eventuali crisi, con gli avversari, con tutto ciò che può succedere durante tante ore di gara. E quando si torna alla vita ordinaria quotidiana non spaventa più niente, si va avanti sempre con il sorriso. 
Grandissimo, ma ti allenavi 3 volte al giorno: andando al lavoro, pausa pranzo e ritorno a casa, sempre di corsa con Loris? Ciao Matteo! Per andare a 4 o 4e10 al km x 100 km bisogna allenarsi tanto, io Mi allenavo quasi sempre due volte al giorno 15 + 15... andata e ritorno dal lavoro un totale di 30 km facevo 150 km a settimana. A volte capitava che alla pausa pranzo facevamo un corto veloce 6/7 km, ma poche volte. Certe volte non c'erano le condizioni per fare due allenamenti, quindi alla sera dopo il lavoro tornavo a casa per un'altra strada, un giro di 27 km. Un abbraccio. Ciao 👍🏃🏃🏃
 
Quello che facevano i gemelli Elvino e Loris è davvero esemplare e straordinario, sempre insieme al lavoro, in allenamento e in gara, si sostenevano l’un l’altro e spesso arrivavano insieme o uno dietro l’altro, davvero una bella storia, A volte erano in tre che si allenavano o gareggiavano e delle volte arrivavano tutti e tre insieme, davvero una famiglia di ultrarunner.
Elvino, tua moglie era maratoneta? Si Matteo, mia moglie Flora era una maratoneta correva negli anni 80. Ha corso circa 50/60 maratone. Ha un personale di 3h12', fatto a Bologna. Ha un terzo posto alla Pistoia Abetone 1984, ha corso 3 volte la 50 km di Romagna. Ha vinto 3 maratone: Mirandola, Calderara di Reno e la maratona della Bassa Reggiana (Reggiolo).

Anche la moglie di Elvino era maratoneta e ultrarunner, infatti Flora Battaglia ha vinto tre maratone: il 13 maggio 1984 a Reggiolo (RE) ha vinto la 2^ edizione della maratona della Bassa Reggiana in 3h20’11”; il 23 settembre 1984 a Mirandola (MO) ha vinto la 7^ edizione della maratona dei 6 Comuni in 3h29’03” e il 25 novembre 1984 ha vinto la maratona a Calderara di Reno (BO) in 3h29’19”.
Inoltre, Flora vanta un terzo posto alla Pistoia-Abetone Ultramarathon 53km e due terzi posti alla 50 km di Romagna, 48.5km corsa su strada.
L’8 luglio 1984, alla Pistoia-Abetone, Flora Battaglia sale sull’ultimo gradino del podio con il crono di 6h03’08”, preceduta da Renata Ortolani 5h50’33’’ e Romana Colzi 4h58’09’’, mentre Elvino Gennari si classifica al sesto posto in 4h04’54’’.
Il 25 aprile 1984 e il 25 aprile 1985, alla 3^ e 4^ edizione della 50 km di Romagna, Flora Battaglia Gennari sale entrambe le volte sull’ultimo gradino del podio.
Nel 1984, con il crono di 4h09’02” è preceduta Irene Bandini 4h07’08” e Anna Zacchi 3h55’15”, mentre i gemelli Elvino e Loris si sono classificati rispettivamente al 4° e 5° posto in 3h04’22” e 3h04’23”.
Nel 1985 con il crono di 4:00:19 è preceduta Anna Zacchi 3h59’27” e Romana Colzi 3h53’37”, mentre Pietro Gennari si è classificato al 2° posto in2h57’13” e i gemelli Loris ed Elvino sono arrivati insieme classificandosi 7° e 8° posto in 3h03’15”.
Le sfide portate a termine si trasformano in sensazioni ed emozioni che si attaccano al corpo come tatuaggi indelebili per ricordarti che sei un guerriero, un lottatore, un vincente.
Ho dedicato ai fratelli Gennari il mio libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza”, Edizione Psiconline
I fratelli Gennari sono menzionati anche nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport). 
Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022. 
In linea di massima, la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio.
Nel nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli atleti.
Leggere il testo di Matteo Simone ci permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza.
 

Matteo SIMONE 3804337230- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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