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giovedì 26 agosto 2021

Peter Van Der Zon, ultratrail: Le gare che vado a podio mi danno davvero fiducia

 The races i run on the podium really give me confidence
Psicologo, Psicoterapeuta


Il 25 giugno 2021, Peter Van Der Zon (Hoka One One) si classifica al 4° posto alla “La Sportiva Lavaredo Ultra Trail - Lavaredo Ultra Trail 120 km / 5760 m+” in 13h03’30”.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Peter attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione almeno un giorno? Sì, la prima volta che ho vinto una gara internazionale, e potevo anche partecipare ai Campionati del Mondo (era anche una gara di qualificazione per i Campionati del Mondo per far parte della squadra olandese).

Il 18 giugno 2016 Peter vince la “Zugspitz Supertrail XL (GER), 81.4km cross con il crono di 9h54’38” e il 29 ottobre 2016 partecipa ai “6th IAU Trail World Championships 2016 Transpeneda–Gerês (Portugal)”.
Il 10 giugno 2017 partecipa al “Trail Sacred Forests 50km - IAU Trail World Championship, 50km cross, il 9 ottobre 2017 vince la “SwissPeaks 80km (SUI)” in 10h56’:31” e il 12 maggio 2018 partecipa ai “Trail World Championships Penyagolosa (ESP)”, 85km.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato circa 13 anni fa con gare più piccole (5 max 10 km) poi ho iniziato a correre un po' più a lungo fino alle maratone (la prima nel 2011 credo) e dopo non ero abbastanza veloce per correre a un livello più alto e ho iniziato a cercare altri obiettivi, ho iniziato con una corsa di 55 km attraverso le colline del Belgio, è stato davvero fantastico, quindi ho iniziato a correre di più sulle colline e quando mi sono trasferito in Svizzera ho iniziato a correre a lungo e molto in montagna e a correre fino a 130 k. Ho anche fatto molto ciclismo endurance fino a 700 km. Dopo che mi sono trasferito ero dipendente dalla corsa lunga.

Molto interessante il percorso sportivo di Peter che inizia con corse di 5km fino alla maratona e poi accorgendosi che con i risultati che otteneva comunque non erano rilevanti, prova le ultradistanze iniziando con una gara trail di 55km il 28 marzo 2015, il “Trail des Crêtes de Spa (BEL) in 5h33’29” e poi prova le distanze superiori ai 100 km come la “Transgrancanaria 125 km (ESP)” a cui partecipa 4 volte consecutive ottenendo risultati sempre migliori, rispettivamente il 4-6 marzo 2016 in 20h29’26”, il 24-26 febbraio 2017 in 16h57’18”, il 23-25 febbraio 2018 in 15h17’07” e il 22-24 febbraio 2019 arriva 5° assoluto in 14h19’46”.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o prestazione? Ho un allenatore da quando mi sono trasferito in Svizzera 5 anni fa e lei mi ha portato al livello che sono in questo momento. Ma ho iniziato a correre e pedalare con i miei fratelli (facendo robe più lunghe) e per 2 anni ho iniziato a correre in pista con la mia ragazza e alcuni altri atleti veloci. In realtà tutto quanto sopra ha avuto un enorme contributo alla mia performance e al mio benessere. Da solo non era possibile. 


In effetti la compagnia aiuta nello sport a essere più invogliati e stimolati, è importante condividere allenamenti, fatica e soddisfazione e soprattutto è importante avere un allenatore che consiglia, sostiene e sa tirare fuori grandi risorse e potenzialità per cercare dio eccellere e arrivare ad altissimi livelli.
Un'esperienza che ti dà la convinzione di potercela fare? Le gare che vado a podio mi danno davvero fiducia. Anche importanti allenamenti duri o i momenti prima della gara in cui sei ben riposato, hai fatto molto riposo (quindi vuoi davvero solo correre di nuovo) e le gare che non so cosa posso fare sono per lo più le migliori gare. 

Molto interessante le esperienze degli atleti, soprattutto degli atleti che riescono ad andare a podio per i quali la gara diventa un vero banco di prova, dove bisogna arrivarci pronti per affrontare la gara, dove è importante oltre ai duri allenamenti anche il riposo prima della gara dove l’atleta può avere la fame di gara, non vede l’ora di gareggiare per mettersi in gioco, per affrontare la dura gara e gli avversari.
Cosa pensa la famiglia e gli amici del tuo sport? Prima i miei genitori non erano così contenti che corro così a lungo, ma quando hanno assistito a una mia gara mi hanno supportato e hanno potuto vedere come reagisco in una gara e come mi prendo cura del mio corpo, sembrano essere d'accordo. Solo alcune persone non sono contente che corro 100 km su strada, perché non è salutare come i sentieri.

In effetti gli
ultratrail sono gare molto dure dove l’atleta è molto provato ma in gara riesce a mettere in atto ogni strategia e a tirar fuori ogni risorsa ed energia per fare del proprio meglio e cercare di eccellere, possibilmente andando a podio. Certo le gare su strada di 100km possono essere un po’ traumatiche per il fisico, soprattutto muscoli e articolazioni, bisogna sapersi conoscere e gestire, capire quello che si può fare e come.
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro nella pratica del tuo sport? È stato un momento triste quando ho avuto un intervento chirurgico e ho avuto molti infortuni l'anno successivo allo stesso piede, ma sono rimasto positivo e mi sono allenato molto bene. Penso che sia curioso, divertente e bizzarro come corrono gli atleti, vedendo come collaborano nei loro brutti momenti e le allucinazioni”.

In effetti il mondo degli ultrarunner è molto divertente, curioso, bizzarro, si attraversano tante ore e tanti km di corsa con paesaggi naturali ma sperimentando anche crisi e problemi da affrontare, risolvere, superare e a volte insieme si condivide tutto, ci si aiuta e a volte si hanno allucinazioni dovute a troppa stanchezza, soprattutto nelle ore notturne e in posti bui come boschi e montagne.
Quali competenze, risorse, caratteristiche hai nel tuo sport? Domanda difficile, ma penso che gli ultra runner abbiano molte abilità nell'energia mentale e sanno come utilizzarla, possono succedere molte cose in un ultra. Quando non ti piace avere quell'ultra "dolore" puoi correre qualche ultra ma dopo sarai esausto.

Per essere un grande ultrarunner bisogna avere una grande forza mentale, bisogna sapere come fare per superare crisi e difficoltà, bisogna sapersi gestire, ascoltare il proprio corpo, capire cosa fare quando c’è un dolore.
Cosa significa per te fare sport? In realtà è una specie di dipendenza, voglio solo migliorare sempre e non sono felice quando non posso fare sport, mi schiarisce il cervello e la mente. Posso lasciar perdere tutto mentre corro o essere fuori.

A volte la pratica di uno sport è talmente piacevole da poter diventare una dipendenza, è piacevole migliorare sempre ottenendo risultati sempre migliori, è piacevoli svagarsi facendo sport e allontanando pensieri e preoccupazioni.
Quali sensazioni provi mentre fai sport e in quali circostanze? Felicità, sentirsi forti e bene, ma posso sentire ciò dopo una gara o un allenamento, non importa. A volte mi sento davvero felice quando faccio un allenamento (mi sento una merda prima ma fallo e basta) e alla fine l'allenamento è molto meglio del previsto.
 
La pratica di uno sport rende felici sia in allenamento che in gara anche se a volte si è pigri e demotivati prima di un allenamento ma alla fine ci si rende conto di avercela fatta comunque e di essere contenti e soddisfatti.
Quali sono le difficoltà e i rischi? Rischio: partire troppo veloce, non mangiare abbastanza, cadere. Difficile: ritmo buono in modo da poter correre a lungo, avendo abbastanza energia.
A cosa devi prestare attenzione quando pratichi il tuo sport? In salita o in pianura anche parte di un allenamento/gara non devo prestare molta attenzione ma in un percorso tecnico ne ho molto bisogno. Ho solo bisogno di concentrarmi su dove mettere i piedi. Penso di aver solo bisogno di concentrazione. Anche nelle corse su strada in piano devo essere concentrato sul ritmo. Quindi ho bisogno di capacità tecniche, un buon feeling con il mio corpo e pensare al mio orologio.
 
In effetti in gare in montagna su sentieri molto tecnici bisogna essere sempre focalizzati su dove si mettono i piedi e il percorso da seguire, inoltre è molto importante in ogni gara focalizzarsi e concentrarsi su se stesso, sulle proprie sensazioni corporee e conoscersi bene capendo il ritmo che si sta tenendo è in linea con le proprie potenzialità.
Quali condizioni ti ostacolano nella pratica dello sport? Neve, non puoi allenarmi così bene con la neve, non veloce o non su terreno tecnico. Lavoro anche, altrimenti potrei allenarmi di più e riposarmi di più.
 
Per ottenere ottimi risultati bisogna avere buone condizioni di allenamento come il clima atmosferico che non sia troppo caldo o troppo freddo, e possibilmente non lavorare tanto per poter essere meno stanchi e poter riposare di più. In effetti in kenya a Iten, la città dei campioni, usano dire che le regole del successo sono tre: allenamento, mangiare, riposare.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Sapendo che ci sarà un periodo migliore dopo, e dopo gli infortuni sono sempre tornato alla mia vecchia forma fisica, o anche meglio. So che potrei correre lo stesso ritmo più a lungo ma (energia e muscoli sono ok) ma devo allenare di più la mia debolezza che non ho sui sentieri ma solo sulla strada.
Cosa ti spinge a continuare a fare sport? Hai rischiato di arrenderti? Il divertimento di cui hai sempre bisogno per essere felice e divertirti nello sport. No, non ho mai… avuto la sensazione di arrendermi. Ci sono brutti momenti ma dopo ci sono sempre stati momenti belli.

Lo sport procura tanto piacere e divertimento, ecco perché si è disposti a continuare a faticare divertendosi e si mette in conto che lo sport e la vita sono cicliche, ci sono momenti felici e momenti tristi, bisogna spera incontrare, accettare, affrontare, superare ogni momento, si sa che vengono ma poi passano.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Sì, ho avuto una psicologa dello sport per l'allenamento mentale. Devo andare di più, mi ha aiutato molto durante il lungo periodo di infortunio che ho avuto. Cosa fare quando mi infortunio di nuovo e come fare con la pressione che metto su me stesso o che viene dall'esterno.
 
A volte è importante saper gestire momenti difficili quali infortuni che fermano l’atleta, e c’è bisogno di tempo, fiducia e pazienza per riprendere oppure a volte sono tante le pressioni che ha l’atleta sia interne sia da parte di altri, pressioni esterne da dover gestire e tenere a bada e l’aiuto di uno psicologo potrebbe essere utile e determinante per lavorare su se stessi, autoconsapevolezza, autoefficacia e resilienza.
La gara dove hai vissuto le emozioni più belle? Per me è stato il primo podio in una gara internazionale del tour mondiale (Eiger Ultra Trail 2018) nel momento in cui ho superato il numero 3 e il traguardo.
 
Il 14 luglio 2018 Peter si classifica al 3° posto alla “Eiger Ultra Trail 101 km - Originalstrecke (SUI) in 12h05’09” precedendo Petter Restorp.
La tua situazione sportiva più difficile? Penso a come convivere con gli infortuni, cosa è buono, cosa posso allenare, quando devo riposarmi o il tempo di riposo prima delle gare.
 
A volte è importante non solo allenarsi bene e forte ma anche capire quando e come riposare per non compromettere la prestazione e soprattutto il proprio fisico.
Un messaggio per avvicinare i bambini allo sport? Non importa cosa farai per sport ma divertiti e non mollare se non ottieni il risultato che desideri, ci sarà un prossimo tentativo.
 
E’ importante mettersi in gioco e sperimentarsi e se qualcosa non va bene riprovare sempre la prossima volta in modo diverso.
Cosa hai scoperto di te praticando sport? Che posso essere mentalmente davvero forte. Che vado meglio nelle corse più lunghe e più lente che nella distanza di velocità.
Come ti vedi ai 50 km? 50 k trail abbastanza bene, ma è troppo corto per me per essere bravo a livello internazionale, ma in Olanda e Belgio sarò sul podio 50 k su strada, non lo so, non l'ho mai fatto, ma penso anche di essere troppo lento per quello.
 
E’ importante conoscersi bene, sapere le proprie peculiarità e potenzialità e le proprie criticità per avere risultati eccellenti.
Hai un riferimento? Ti sei ispirato a qualcuno? Ispirato agli atleti che possono fare sport ad alto livello e hanno famiglia.
 
E’ importante avere dei riferimenti il più possibile vicino a se stessi, in effetti un conto è allenarsi ed essere da soli e un altro conto è allenarsi con il pensiero di avere una famiglia a casa che aspetta, che potrebbe essere preoccupata e apprensiva.
Una parola o una frase che ti aiuta nei momenti difficili? Sii positivo e non potrai raggiungere i tuoi obiettivi se non provi (e fallisci e riprova).
 
E’ importante avere obiettivi nello sport e nella vita, cercare di impegnarsi per raggiungerli e se non si riesce subito ci si può sempre riprovare, ripartendo sempre con entusiasmo, motivazione, passione e grinta.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? 3 gare nel giro del mondo ultra trail almeno 1 podio e forse un record olandese sui 100 km su strada.
Quanto credi in te stesso? Credo di poter ottenere il record olandese di 100 km su strada e che sarò migliore in modo che una posizione tra i primi 10 nel tour mondiale ultra trail dovrebbe essere possibile.

 In quest’ultimo periodo Peter ha partecipato a gare ultratrail in giro per il mondo, ottenendo anche ottimi risultati: 22-24.02.2019 Transgrancanaria 128 km (ESP), 25.07.2020 Montreux Trail Festival - MXtreme (SUI) 112km, 24.04.2021 The Canyons Endurance 100 Km Run (USA), 25-27.06.2021 Lavaredo Ultra Trail 120km.
Cosa c'è dietro una 100 km? Il divertimento e devi essere bravo a più livelli, devi mangiare, devi avere un buon ritmo e tutto può cambiare in ogni momento.
 

Dott. Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it

Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

Blog: http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/

Libri: http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html

 
Peter Van Der Zon, trail: The races i run on the podium really give me confidence
Le gare che vado a podio mi danno davvero fiducia
Psicologo, Psicoterapeuta
 
Did you feel like a champion at least one day?
Yes, the first time i won a international race, and I could also go for the world championships (was also a qualifying race for the World Champs to become in the Dutch Team).
What was your path in sport? I started about 13 years ago with smaller races (5 max 10 k) then i started to run bit longer till marathons (2011 first one I think) and after that i was not fast enough to run on a higher level and started to search for some other goals , started with a 55 k race through the Belgium hills,  that was really awesome so I started to run more in the hills and when I moved to Switzerland I started to run long and a lot in the mountains , and run races til 130 k.  During the marathon time I also did a lot of cycling endurance till 700 km.  After I moved i was addicted to long race.
In sport, what and who contributes to your well-being and/or performance? I have a coach since I moved to Switserland 5 years ago and she brought me to the level I am at this moment.  But I started to run and cylce with my brothers, (doing the longer stuff) and for 2 years I started to run at the track with my girlfriend and some other fast topathletes. Actually the whole above had a huge contribution to my performance and well being . Alone it was not possible.
An experience that gives you the belief that you can do it?
The races I run on the podium really give me confidence. Also immporant hard trainings.  Or the moments before the race when you are well rested, having lot of rest (so you really want to just run again) and races i dont know what I can do are mostly the best races.
What do family and friends think about your sport? First my parents where not that happy that I run so long, but when they had a look at a race of mine they where supporting and they can see how i react on a race or how i look after my body they seem to be okey with it.  Only some more people are not happy about me running a 100 k on the road, because it is not as healty as trails.
A curious, funny, sad, bizarre episode in the practice of your sport? It was a sad moment when I had a surgery and have lots of injuries in the year after that on the same foot, but i stayed positive and good train a lot alternative. I think it is curious funny and bizarre how athletes are running, having their bad moments cooperate with that and the hallucinations are funny.
What skills, resources, characteristics do you have in your sport? Difficult question, but i think ultra runners have a lot of skills in mental energy and knowing how to cooperate with that, a lot can happen in a ultra. It makes a person for who he or she is.  When you dont like it to have that ultra “pain” you can run a few ultras but after that you will be worn out.
What does it mean for you to play sports?
Actually it is kind of a addiction.  And I just want to improve al the time. And i am not happy when i cant do sports, it clears my haed and mind.  I can let everything loos whe i am running or be outside.
What sensations do you experience while playing sports and under what circumstances? Happiness, feeling strong and good, but I can feel that after a race or training, that doesn’t matter.  Sometimes i feel really happy when i do a training (feel shit before but just do it) and than at the end of the training the training is a lot better then expected.
What do you need to pay attention to when practicing your sport? In a uphill or flat even part of a training/race I don't need to pay a lot of attention but in a technical i need it a lot. I just need to be focused where to put my feet.  Think i just need focus. Also in flat street race i need to be focused on pace. So I need technical skills, a good feeling with my body and think my watch.
What are the difficulties and risks? Risk: starting too fast, not eating enough, a fall. Difficult: pacing goood so that you can race for a long time, having enough energy, to sharp body (no reserve).
What conditions hinder you in the practice of sport? Snow, can’t train that good with snow, not fast or not on technical terrain. Work also, otherwise i could train more and rest more.
What makes you keep playing sports? Did you risk giving up? The fun you always need to be happy and having fun in sport.  No never have i ever had the feeling about giving up. There are bad moments but after that there alwayd be good moments.
Do you find the psychologist useful in your sport? For what aspects and phases? Yes I have had a sport psychologist for mental training, have to go more, but she helped me a lot during the long injury time i had, what to do when i feel the injured again. And how i cooperate with the pressure i put on my self or become from the outside.
The sporting event where you experienced the most beautiful emotions? For me that was the first podium on a international world tour race (Eiger Ultra Trail 2018) the moment I overtook the number 3 and the finish.
Your most difficult sporting situation? I think how to cooperate with injuries, what is good, what can i train, when do i need to take rest. Or the resting time before the races.
How did you overcome any crises, losses, injuries? Knowing that there will be a better period after that, and after the injuries i always came back to my old fitness, or even better. Or from last weekend i know that i could run the same pace longer but (energy and muscle are okey) but i have to train my weakness more, the weakness i don’t have on the trails but only on the road.
A message to bring children closer to sport? Doesn’t matter what you will do for sport but have fun and don’t give up if you don’t have the result you want, there will be a next try.
What have you discovered about yourself in playing sports? That I can be mental really strong.  That i am better in longer slower stuff then in sprinting distance.
Do you have a reference? Are you inspired by someone? Inspired about athletes who can be doing sport on a high leven and have a family.
A word or phrase that helps you in difficult times? Be positive, and you can't get to your goals if you don't try (and fail, and try again)..
Next goals? Dreams realized and to be realized? 3 races in the ultra trail world tour at least 1 podium and maybe a dutch record on the 100 k road.
How do you see yourself at 50 km? 50 k trail pretty okey but is to short for me to be good at international level but in Holland and Belgium i will be on podium 50 k road i don’t know never done that but i also think i am too slow for that.
How much do you believe in yourself? I believe I can achieve the dutch record 100 k road and that i will be better so that a top 10 position in the ultra trail world tour should be possible.
What's behind a 100km? The fun and you need to be good at more levels, you have to eat, have to have a good pace and everything can change every moment.  But you have a good phase afterward.

Un’intervista a Peter è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre” (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport). 
Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022. 
In linea di massima, la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli atleti. Leggere il testo di Matteo Simone ci permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza.
 

Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

 

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