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sabato 27 novembre 2021

Michael Zagato, Cus Pro Patria Milano, 2° nella mezza maratona di Torino

 La motivazione la trovo ponendomi degli obbiettivi  
Psicologo, Psicoterapeuta 

Il 14 novembre 2021 si è svolta la mezza maratona di Torino (T-Fast - 21 km) e il vincitore è stato Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe) in 1h07’13” che ha preceduto Michael Zagato (Cus Pro Patria Milano) 1h09’17” (Personal Best) e Roberto Boni (Self Atl. Montanari Gruzza) 1h09’32”.  

Tra le donne, ha vinto Carla Primo (Rari Nantes Torino) in 1h19’37” (migliore prestazione italiana master SF50) che ha preceduto Gianfranca Attene (Torino Road Runners) 1h21’50” e Renata Vegelj (Base Running) 1h23’37” 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Michael Zagato attraverso riesposte ad alcune mie domande. 
Quanta pazienza, impegno, costanza ci vuole per un PB o un podio? Sicuramente tanta, anche perché non sempre sono giornate da PB o da podio, però tutto il percorso è importante per portarti a migliorarti. Bisogna essere focalizzati sull'obbiettivo perché prima o poi il risultato arriva, con pazienza, impegno e costanza. 

Michael, da diversi anni, è sempre alla ricerca di migliorarsi, del risultato migliore, di allenamenti proficui e efficaci che possano permettere di ottenere ottimi risultati, e spesso arrivano risultati, podi, vittorie o quasi, mettendosi in gioco e allenandosi duramente e costantemente, nonostante il lavoro, da solo e in compagnia. 
Dove e come trovi la spinta motivazionale?
 Non è sempre facile, soprattutto d'inverno e da solo (il più delle volte), però fa parte di questo sport, la motivazione la trovo ponendomi degli obbiettivi, ed anche perché vorrei migliorare sempre più finché riesco! 

È importante la consapevolezza di quello che si vuol fare e ottenere e di quanto è importante trovare tempo e spazio per seguire piani e programmi specifici e mirati che possano comportare una performance elevata. 
Cosa ti aiuta a non arrenderti negli eventi avversi? Può capitare di passare dei momenti difficili, a livello fisico, mentale dove non ci si sente al top, però sono anche questi momenti a portarti ai successi e a migliorarsi. Non si diventa forti quando va tutto bene, si diventa forti nei momenti avversi dove abbiamo la capacità di non mollare. 

In effetti prima e dietro un podio o un record personale cdi sono anche momenti bui, tristi, di scoraggiamento, demotivazione, infortuni, sconfitte ed è lì che l’atleta deve saper accettare, aspettare, aver fiducia e speranza nel ripartire gradualmente 
rimodulando piani, programmi e obiettivi per rimettersi in liea e continuare a rincorrere sogni.
 
Qual è il resoconto atletico del 2021? Manca ancora un mese! E vorrei finire in bellezza. Posso essere soddisfatto delle gare ed esperienze fatte. Sono stato ai Campionati Italiani a Campi Bisenzio ed ero uno dei componenti della mia squadra certo ero il quarto quindi una riserva, i miei compagni sono nettamente più forti ed io ho solo da imparare. Però è stato bello e stimolante essere lì tra i più forti atleti italiani. 

Partecipare ai Campionati Italiani è sempre un bel prestigio e un bel banco di prova confrontarsi con i più forti in Italia, e Michael fa parte di una squadra di fortissimi e temuti da tante altre squadre. C’ero anch’io ai Campionati Italiani Master in una staffetta di categoria Master. 
Cosa hai in mente entro fine anno?
 Entro fine anno correrò la maratona di Valencia, dove spero di riuscire a migliorarmi. 

Tanti andranno a Valencia per cercare di ottenere un bel crono o un record personale e Micheal cercherà di abbassare ancora di più il suo crono in maratona come ha già fatto in precedenti gare. 
Le aspettative del 2022? Ora non ho ancora pensato, mi piacerebbe migliorarmi nelle campestri, dove non riesco ad esprimermi proprio al meglio! Però mi piace provare ad essere competitivo un po' in tutti i campi! Sicuramente le aspettative sono quelle di provare a migliorare ancora. 

In effetti migliorare nelle campestri significa ricostruire, ripartire dal potenziamento e poi si può ritornare alle gare di fondo e maratona con una base più solida, veloce e resistente. 

Gli allenamenti più̀ proficui? Uno degli allenamenti più proficui e lunghi fatti e stato per la maratona! 32 km divisi in blocchi da 8km così divisi 4/1/2/1x4 volte dove i 4 e i 2 erano corsi ad un ritmo maratona e i 1000 erano di recupero. Sono usciti 32km a 3'34"/km. 

 

Tanti chilometri e allenamenti bisogna fare per arrivare pronti alla maratona, soprattutto ritmi medi e variati per abituare fisico e mente al ritmo di gara per tantissimi chilometri fino alla fine, prevenendo muri e blocchi fisici e mentali. 

La migliore compagnia in allenamento? Sicuramente gli amici, con cui a volte riesco a condividere gli allenamenti. Da Federico quando mi alleno qui in zona a René, Dario, Giovanna e i miei compagni di squadra quando vado a Milano. La fatica condivisa è sempre la migliore. 

 

Together is much better”, sempre meglio in compagnia per condividere fatica e gioie, è vero molto meglio insieme soprattutto se si tratta di una buona compagnia e soprattutto stimolante e sfidante. 

Cosa ti ha insegnato la corsa? La corsa mi ha insegnato a conoscermi, a non mollare nei momenti più difficili, e a capire che non sempre è facile! Sicuramente è un grande strumento per formare il carattere di ogni individuo. Però io credo proprio che lo sport e non solo la corsa possa insegnare grandi valori di vita. Per le situazioni di ogni giorno dalla vita privata al lavoro. Credo fermamente nello sport e a tutti farebbe bene praticarlo in base alla proprie possibilità. 

 

Un bell’insegnamento lo sport, soprattutto la corsa per apprendere dall’esperienza a non mollare subito, ma impegnarsi e fidarsi che si può riuscire. 

 Un'intervista a Michael è riportata nel libro "Il piacere di correre oltre" (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport). Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022.

https://www.prospettivaeditrice.it/libro/il-piacere-di-correre-oltre-il-piacere-di-correre-oltre-dal-punto-di-vista-di-uno-psicologo-dello-sport/

In linea di massima, la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli atleti.

Leggere il testo di Matteo Simone ci permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza. 


Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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