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martedì 8 marzo 2022

Personal Best per Luca Parisi alla Roma Ostia 2022 in 1h04’48”

 Matteo Simone 3804337230- 21163@tiscali.it
 

Domenica 6 marzo 2022 ha avuto luogo la Roma Ostia, mezza maratona con partenza da Roma EUR e arrivo al mare di Ostia. 

Il vincitore è stato il keniano Sabastian Kirimu Sawe in 58’02, precedendo Gemechu dida Diriba 59’21” e Langat Leonard Kipkoech 59’22”.

Tra le donne la vincitrice è stata la keniana Irene Kimais in 1h06’03”, precedendo alia Saeed Mohammed 1h07’09” e Shure Demise Ware 1h08’17”.
Tra ii protagonisti anche Luca Parisi che ottiene il suo Personal Best e di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande.
Grandissimo, complimenti, era ora? Ciao Matteo ti ringrazio ancora per la possibilità di rilasciare anche questa intervista. Come sai mi sto preparando per la Maratona di Roma che si correrà il 27 Marzo, ho appena preso parte alla Roma Ostia con un buon risultato! Pochi giorni prima avevo effettuato un allenamento di 43km, in condizioni di vento e freddo che mi avevano messo a dura prova, quindi preventivavo che in gara avrei sicuramente risentito di questo allenamento così ravvicinato, avevo messo da parte l’ipotesi di poter recuperare per tempo e quindi poter correre veramente forte. 
Le sensazioni a due/tre giorni dalla gara erano comunque di buon auspicio per correre una buona Roma Ostia ma restava sempre l’incognita che durante la gara avrei potuto risentire dei recenti carichi di lavoro non del tutto assorbiti. 

La vita è un continuo esperimento si fanno cose razionali ma a volte bisogna provare e sperimentare per notare cosa succede e scoprire risorse e potenzialità inimmaginabili.
Sei più contento tu o Chicca Falvo? Quali suoi consigli sono stati fondamentali? Con Chicca, che mi dà sempre nuovi spunti e idee oltre a darmi il suo punto di vista, ci siamo sentiti il venerdì e semplicemente mi ha riassunto come stavano le cose, ero sotto carico e quindi avrei dovuto correre senza pretendere un risultato particolare, mi fa… ‘’vai e divertiti!’. Ma una volta sulla linea di partenza avrei dovuto eseguire un avvio deciso e a buon ritmo senza tentennamenti, per correre sul passo dei 3’04”/km e male che andava avrei rallentato, anche il mio atleta e amico Carlo pure lui fan del grande Emil Zatopek e di Steve Prefontaine, concordava sulla condotta di gara da eseguire, che ricordava proprio Emil e Steve, partire molto forte e tenere fino al traguardo portando il proprio fisico al limite! Perché diceva Steve, ‘Dare meno del massimo significa sacrificare il proprio dono’.

Luca sembra essere una persona alla continua ricerca dei suoi limiti applicandosi, avvalendosi dell’aiuto di amici e ispirandosi ad atleti e allenatori del passato, ottenendo sempre più risultati prestigiosi che lo aiutano ad avere una motivazione altissima a continuare a crederci e impegnarsi duramente.
Te l’aspettavi? Sono partito fin da subito molto forte come da programma e malgrado ciò avevo tantissimi atleti davanti a me. Mi ritrovo a transitare al decimo km un minuto in meno rispetto lo scorso anno (30’37”) e a quel punto iniziava la lunga salita del Camping, una leggera crisi che ho superato ricordandomi di correre nel miglior modo possibile. Inizia la discesa ma decido di non spingere troppo come avevo fatto nelle scorse edizioni e di distribuire lo sforzo lungo tutto il resto del percorso, inizio così a fare il conto alla rovescia dei km che mancano al traguardo e mi ricordo di una cosa che dico sempre ai ragazzi che seguo ovvero: ‘di non pensare a correre forte, ma di correre bene!’
Cerco di distrarmi e non pensare a cosa mi aspetterà dopo, quando verrà il peggio… quindi faccio un saluto anche ai fotografi sul percorso e questo mi rimanda al Friuli e al mio amico Luca che ha un modo di salutare tutto suo… e io rifaccio lo stesso gesto simpatico con le tre dita… Ma pochi attimi e rieccomi concentrato sulla gara, mancano 5km circa e non devo irrigidirmi soprattutto a livello delle spalle, correre sciolto e decontratto è ciò che mi ripeto in testa ormai da alcuni minuti. Quando la fatica si inizia a far sentire ecco che dalla strada mi arriva una voce che mi dice di non mollare proprio in quel momento!
Mi immagino che sia Armando Martini, che tanto sperava di vedermi correre così un giorno e quel giorno lo sto vivendo in quegli istanti, non posso mollare ora! Uno sguardo al Garmin e inizio a calcolare in quanto dovrei chiudere gli ultimi poco più di 2km per stare ancora sotto l’ora e 5’… Non si può mollare proprio adesso! E cerco quindi di mantenere la migliore azione di corsa possibile e in testa tengo a mente i minuti e i secondi… Finalmente vedo il traguardo, il timer mentale si arresta all’improvviso! 
Devo arrivare il prima possibile e così mi getto in una lunga volata tra le due ali di folla sul percorso e taglio il traguardo 1h04’48’’ mi butto a terra per la fatica! Ci sono riuscito!

In gara l’atleta deve mettersi alla prova e saper dosare le sue energie fino alla fine credendoci e osando con la consapevolezza che si può fare e che importante è faticare divertendosi e se non va bene ci saranno altre opportunità considerando la priorità degli obiettivi quale può essere una maratona al di sotto del suo record.
Un grande allenatore Armando Marini, silenzioso, umile, professionista, e la cosa bella di Luca è che lo ricorda sempre, lo nomina spesso, in questo modo è sempre con noi anche se fisicamente ci ha lasciati da qualche anno.
Quindi in maratona ci starebbe un 2h14’59”? Si può fare? Adesso si punta tutto sulla Maratona di Roma, la priorità dei prossimi giorni sarà quella di riposare per bene prima di affrontare gli allenamenti finali per arrivare al meglio a questo evento.

Questa prossima maratona sembra essere un gran banco di prova per Luca che ci sta provando da alcuni anni e che dopo il personale di Valentia di 2h18’01” sentiva che poteva fare il grande salto correndo una maratona in 2h14’ ma tante cose sono cambiate e hanno in parte sbarrato i sogni di Luca, ma ora sembra essere il momento buono, derivante da un’ottima preparazione e da uno stato fisico e mentale ben predisposto.
Cambia qualcosa ora? Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? Fino a pochi giorni fa, pensavo sul da farsi anche riguardo alla 100km, ma a questo punto, non saprei se sia il caso di focalizzarmi ancora un altro po' sulle distanze fino alla maratona o al massimo le 50km, perché una volta iniziato questo percorso dovrò concentrarmi esclusivamente in questa distanza che merita di essere preparata a dovere, e richiede un impegno fisico e mentale non indifferente.

Concordo con Luca, ora è il momento per insistere su una miglior performance anche in maratona che possa permettere di pensare di poter indossare una maglia azzurra per rappresentare l’Italia in contesti internazionali, la preparazione alla 100km si può rimandare qualche mese / 1 anno, si fa sempre in tempo per focalizzarsi sull'ultramaratona.
Cosa hai scoperto di te negli allenamenti e in gara? Maglie azzurre? Convocazioni? La maglia azzurra? Io continuo ad allenarmi come sto facendo e cercando di migliorare di volta in volta, ci sono criteri di selezione molto difficili da ottenere, ma questo non significa che siano impossibili. Questa prestazione credo che sia il frutto non solo di un periodo particolare di allenamento, ma di anni e anni di esperienze, di buone prestazioni ma anche dei fallimenti, quante volte non ho centrato ciò che mi ero prefissato? Ma tutto ciò mi ha fatto diventare l’atleta che sono ora, che sa quando deve riposarsi di più e quando può osare e spingere a pieno regime.

Luca nel tempo ha costruito il suo personaggio di atleta forte e resiliente, riesce ad allenarsi duramente, a centrare mete e obiettivi sfidanti ma non impossibili e continua a percorrere la sua strada, concentrandosi su quello che davvero vuole fare e ottenere e sembra che per lui il meglio debba ancora venire, è ancora giovane e sta dimostrando di avere ancora margini di miglioramento senza stress ma con ottimismo ed entusiasmo.
A chi la dedichi? Cosa dicono famiglia, amici, tua squadra di te? Ringrazio poi tutte le persone che mi sono vicine e mi fanno il tifo, i ragazzi che alleno che anche loro si sono migliorati in questa occasione e poi la mia società Atletica La Sbarra con Andrea di Somma, il mio fisioterapista Paolo Perniciano e tutti insomma!

Un’intervista a Luca è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo Simone.
Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
Data di Pubblicazione: novembre 2022.

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