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domenica 21 agosto 2022

Benito Pasquariello: Sogno realizzato indossare la maglia azzurra

Matteo Simone  21163@tiscali.it 

 

Piano piano, provando e riprovando, un passo alla volta si possono ottenere buoni e poi ottimi risultati cambiando stile di vita e scoprendo l’importanza della pratica di uno sport prima per il benessere e poi, impegnandosi con determinazione e precisione, anche sperimentare la performance, ottenendo risultati prestigiosi come importanti podi e vittorie e soprattutto riuscire a indossare una maglia azzurra rappresentando la nazione Italia in un mondiale di corsa su strada di 24 ore a Verona il 17-18 ottobre 2022.    

Benito sta dimostrando di valere ottenendo ottime prestazioni: il 6 marzo 2022, alla “6° Supermarathon 6 ore totalizza 75.602 km; il 30 ottobre 2021, corre la 100 km delle Alpi in 8h18’02”; sabato 20 agosto 2022 a Cagnano Varano (FG) vince la "Stop a Mezzanotte 8h (83km) precedendo le prime tre donne: Elisa Bellagamba (78km), Alisia Calderone (76km) e Cosima Caramia (73km).  
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Benito (Bergamo Stars Atletica) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Ho iniziato a fare sport nel 2013 dopo aver smesso di fumare (30 sigarette al giorno) e per evitare il sovrappeso ho iniziato la classifica camminata che poi si è trasformata in corsa. 
Cosa ti ha fatto mollare e/o cosa ti fa continuare a fare sport? Continuo a fare sport perché mi fa stare bene, ne ho bisogno e fa parte della mia quotidianità. 

Non è mai troppo tardi per iniziare a provare la pratica di un’attività fisica e accorgersi che si può, che è possibile, che è percorribile, che aiuta, che risolve problemi e situazioni, che cambia la vita, che fa scoprire se stessi. 
Come sei cambiato attraverso lo sport? Sono diventato, attraverso lo sport, una persona più determinata che cerca sempre di ottenere quello che vuole in ambito sportivo e anche nella vita quotidiana. 

La pratica di uno sport aiuta a conoscersi e a cambiare scoprendo risorse e potenzialità che aiutano anche nella vita quotidiana. 
Nello sport chi e cosa hanno contribuito al tuo benessere o performance? La mia determinazione con l'obbiettivo di migliorare gara dopo gara. 
Cosa hai scoperto di te stesso praticando sport? Che sono molto determinato e molto preciso nel gestire e preparare le gare. 

Ci vuole davvero una grande determinazione per passare da 30 sigarette al giorno a indossare una maglia azzurra in uno sport faticoso di endurance come la 24 ore su strada. 
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? La 24 ore di Cinisello Balsamo che mi ha dato l'accesso alla nazionale ma anche l'esperienza fatta nel deserto del Marocco con la marathon des sables. 
La tua gara più estrema o più difficile? La gara più difficile è stata la Marathon des sables 256km a tappe nel deserto marocchino. 

L’impegno, la passione, la tenacia, la determinazione aiutano a raggiungere risultati prestigiosi riuscendo a fare cose prestigiose e straordinarie. 
Dal 3 al 9 ottobre 2021, Benito corre la “35^ Marathon des Sables Maroc 234km/6tappe" in 39h50’56”. 
Il 14-15 maggio 2022, alla “2^ Cinisello Balsamo Running Festival 24h corsa su strada”, Benito si classifica in seconda posizione con 232.407 km, preceduto solamente da Alessio Filippo Francesco 252.042 km. 
Benito centra l’obiettivo di indossare la maglia azzurra, essendo criterio minimo 230km per i prossimi Campionati Europei a Verona il 17-18 settembre. 
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? La mia famiglia, e soprattutto i miei bambini, sono entusiasti dei risultati ottenuti e si aspettano sempre il meglio da me, che spesso però nelle gare non è possibile perché ci sono una serie di variabili che fanno sì che questo non accada. 
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare? Non lo so se ho già sperimentato l'esperienza del limite nelle mie gare, perché cerco di fare sempre meglio in ogni gara. 
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, gara, post-gara? Nel pre-gara sono un po' teso e preoccupato che qualcosa possa rovinare la gara, poi una volta partito mi rilasso e penso a correre. Nel post-gara l'emozione cambia in funzione a come è andata la gara e a come sono arrivato fisicamente nel fine gara. Provo soddisfazione se riesco a trovare il podio mentre se questo non accade cerco di capire cosa è andato storto annotando tutto su un diario. 

Ogni gara è un esame, un test per conoscersi e capire se si sta lavorando bene, se bisogna cambiare qualcosa negli allenamenti o considerare altri elementi e dettagli utili sia al benessere che a una miglior performance ed è interessante e utile annotare per capire ed elaborare, sembra essere un ottimo esercizio di autoconsapevolezza. 
Quali sono i tuoi pensieri in allenamento e in gara? In allenamento cerco di dare il massimo ma può capitare che si è distratti da qualcosa o dai mille pensieri che ruotano attorno alla famiglia, mentre in gara sono sempre molto concentrato. 

La gara è gara, bisogna esserci con il copro, il cuore e soprattutto la testa che fa da centralina di controllo e conduce il corpo avanti nei chilometri da percorrere con l’obiettivo di fare il meglio possibile per centrare obiettivi e sogni sfidanti ma non impossibili. 
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Tante volte supero le crisi pensando ai miei figli che si aspettano sempre il meglio da me e non voglio deluderli, ad oggi non ho mai avuto un infortunio serio che mi ha fatto stare lontano dalla corsa, ma qualche problema l'ho avuto anch'io e secondo me chi fa ultra e macina tanti km ne ha sempre una. 
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? Lo psicologo nello sport secondo me ha un ruolo molto importante quando raggiungi certi livelli perché potrebbe aiutarti a superare crisi da infortunio e da post-gare. 

Si mettono in conto crisi, sconfitte e infortuni ma si sa che come vengono così se ne vanno se si riesce ad essere pazienti e fiduciosi cercando di capire l’accaduto e apprendere insegnamenti necessari utili per le prossime volte. 
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Lo sport è vita, ti può dare grandi soddisfazioni e secondo me andrebbe insegnato nelle scuole e dedicare molte ore all'attività fisica. 

Lo sport risulta essere un’ottima palestra di vita e un ottimo strumento di resilienza, andrebbe praticato in qualche modo, in famiglia, scuola, amici e anche ambienti di lavoro per conoscersi e fare gruppo, scoprendo se stessi e gli altri con cui si è in relazione. 
Quali sogni hai realizzato e quali incompiuti? Prossimi obiettivi? Sogno realizzato è indossare la maglia azzurra a settembre nel campionato europeo. Il mio prossimo obbiettivo è onorare la maglia azzurra. 

Un ottimo risultato e grande soddisfazione essere convocati in nazionale italiana per rappresentare l'Italia in un Campionato Europeo di 24 ore corsa su strada in casa a Verona. 
Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà? Nei momenti di crisi mi ripeto la frase 'dai che ce la fai, fallo per i bambini”. 

Questo è molto bello, avere la famiglia nella mente aiuta a tener duro, andare avanti per concludere ottimamente una gara importante per se stessi, per il team, per l’Italia, per la famiglia. 
Ti ispiri a qualcuno? Al momento non mi ispiro a nessuno ma vado avanti per la mia strada. 

Benito potrebbe essere d’ispirazione a tante altre persone che vorrebbero cambiare stile di vita o comunque ottenere risultati importanti. 
Come ti vedi tra dieci anni? Tra dieci anni mi vedo ancora nei circuiti a correre. 

Sembra che per Benito il meglio debba ancora venire a partire dai prossimi eventi
importanti di settembre e per le prossime decine d’anni.
 

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta  
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

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