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mercoledì 10 agosto 2022

Gli Europei di Atletica Leggera a Monaco (Germania) dal 15 al 21 agosto 2022

 Matteo Simone 

La 25^ edizione degli Europei di Atletica Leggera avranno luogo a Monaco di Baviera, presso l’Olympiastadion, dal 15 al 21 agosto 2022.

Di seguito, attraverso risposte ad alcune domande di un po’ di tempo fa, approfondiamo la conoscenza dei seguenti atleti convocati: Elena Vallortigara (salto in alto); René Cunéaz (maratoneta), Anna Arnaudo (10000 metri), Anna Bongiorni (4×100).
Elena Vallortigara (C.S. Carabinieri) medaglia di bronzo ai recenti Mondiali.
Una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti?’Quanto lo vuoi veramente?’”
Un'esperienza che ti da la convinzione che ce la puoi fare?La consapevolezza di aver lavorato bene e di conseguenza avere buone sensazioni in allenamento. Riuscire a concentrarmi su ciò che faccio senza distrazioni. Questi due elementi in particolare mi danno molta fiducia e forza”.
Foto di Colombo FIDAL
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport?
Adattamento, determinazione, coraggio, fiducia da un punto di vista più generale. Fisicamente flessibilità, reattività e rapido apprendimento motorio”.

L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle?Le nazionali giovanili per lo spirito di squadra. La Diamond League di Londra 2018 per la gioia del 2.02”.

Che significa per te praticare sport?È un momento solo mio, quando metto piede al campo non esiste altro, il tempo sembra fermarsi. Amo ascoltare il mio corpo, sentire la fatica, la forza, la leggerezza, la pesantezza. Sono una privilegiata per la possibilità di lavorare con il mio corpo e la mia mente avendo un contatto così profondo e costante”.
A cosa devi prestare attenzione nella pratica del tuo sport?
Al recupero, soprattutto col passare degli anni diventa sempre più fondamentale. Un buon equilibrio da questo punto di vista mi permette di essere pronta ed efficiente fisicamente e mentalmente”.
Quali sono le difficoltà e i rischi?È una specialità molto tecnica e ricca di dettagli, per questo non è semplice far quadrare tutto. Una variazione nella rincorsa o nella preparazione fisica può mettere in crisi l’intero sistema. I rischi sono la facilità di incorrere in infortuni”.
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare?Ho rischiato di mollare perché gli infortuni frequenti e tutte le difficoltà mi avevano fatto gradualmente dimenticare sensazioni, motivazioni e quindi perdere la voglia percependo la mia attività, per la prima volta, come un sacrificio. Mi fa continuare la possibilità di vivere emozioni fortissime, uniche nel loro genere, e l’avere sempre obiettivi da raggiungere”.
Foto di Matthew Quine
Quale è stata la tua situazione sportiva più difficile?
Gli anni dal 2011 al 2018 per aver dovuto contare solo su me stessa e pochissime altre persone per riuscire a rivedere la luce in fondo ad un tunnel che sembrava senza uscita”.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare attività fisica?Che il limite è solo nella nostra mente ma anche che il nostro corpo sa sempre qual è la cosa migliore da fare, basta saperlo ascoltare”.
Quanto credi in te stessa?Dipende dai periodi: quando mi sento bene molto, quando mi sento più in difficoltà mi accorgo di fare più riferimento al mio allenatore e al mio fidanzato. Purtroppo, mi faccio ancora condizionare troppo dalle circostanze esterne”.
Hai un riferimento? Ti ispiri a qualcuno?Non ho un riferimento, ma ammiro tutti coloro che riescono ad alzarsi dopo una o più sconfitte (in qualsiasi campo). Ammiro anche la costanza nell’alto livello”.
Prossimi obiettivi e sogni realizzati e da realizzare?
Obiettivi record italiano. Sogno realizzato saltare più di due metri e vivere l’atletica internazionale. Grazie, è stato un bel momento di riflessione”.

Elena Vallortigara - salto in alto indoor 2019 - (foto Andrea Bruschettini) è sulla copertina del mio libro “Sogni olimpici”, Aracne, Roma 2022 e nel libro vi è anche una mia intervista a Elena.

René Cunéaz (maratoneta)
Ti sei sentito campione nello sport?A mio parere i campioni sono quelli che partecipano a manifestazioni importanti (Olimpiadi, mondiali, ecc.) o che comunque corrono forte (per capirci, correre una maratona sotto le 2h10). Io mi sento un dilettante abbastanza forte.”
Quali fattori contribuiscono al tuo benessere e/o performance?Con la testa che ho, per cercare di migliorare, in questi anni ho speso parecchio tempo in tanti piccoli dettagli. Dai video durante la corsa per migliorare l’efficienza tecnica all’alimentazione per eliminare i dolori alla pancia e al fegato durante le corse prolungate. Questi sono i fattori che ho curato maggiormente.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?
Sono sempre stato molto introverso e lo sport mi ha e mi aiuta ancora oggi a essere meno chiuso. Quando corro le mie insicurezze svaniscono.”
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare?Io ho una sensibilità incredibile del mio limite. Sento se sto correndo più piano o più forte della mia soglia. In maratona è un pregio. Quando provo ad andare oltre faccio talmente tanta fatica che rischio di pagare lo sforzo calando notevolmente il ritmo. Per questo molte volte, in gare anche più corte, mi stacco dal gruppo e continuo col mio passo. Molti atleti, solitamente, li riprendo nel finale di gara.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in gara, post-gara?Nel pre-gara, solitamente sono teso e nervoso ma poi lo scarico in gara. Durante la competizione sono concentrato sul ritmo e sulle sensazione. Nel post-gara escono le emozioni sia positive sia negative in base al risultato.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione?I rischi maggiori nell’atletica sono gli infortuni. Bisogna ascoltarsi e non forzare quando si hanno dei sintomi strani.”
Cosa ti fa continuare a fare sport?
Quello che non mi fa mollare è la determinazione nel voler ottenere un risultato prefissato e il calore e la fiducia della gente nei miei confronti e dalla mia famiglia.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Le sconfitte le ho sempre superate grazie alla passione che ho per lo sport. Dopo una pessima prestazione la voglia di correre è maggiore al risultato non ottimale. Poi nell’arco della stagione ci sono anche le buone prestazioni che mi fanno dimenticare le sconfitte.
Sogni realizzati e da realizzare?I miei sogni sono ancora tutti nel cassetto. Non sono molti ma spero tra qualche anno di poterli realizzare. La vita non si sa mai cosa ci può riservare ma bisogna sempre crederci fino in fondo. Chissà che questi sogni non escano da questo piccolo cassetto.”
Un messaggio ai ragazzi per avvicinarli allo sport?I ragazzi che si avvicinano allo sport devono sapere che non si ottiene nulla senza sacrificio ma bisogna farlo con passione. Le sofferenze ci saranno sempre ma saranno di insegnamento per la vita di tutti i giorni.”
Ti consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali?
Se ho bisogno di consigli sul piano sportivo ho come riferimento il mio allenatore Rondelli per le cose più importanti, altrimenti con i compagni di allenamento o in famiglia per eventuali problemi. In caso di problemi fisici ho sempre figure pronte ad aiutarmi. Il successo si costruisce anche con un buon team.”
Hai un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno?I miei esempi sono quelli che ottengono risultati con sacrifici e dedizione conciliando sport e lavoro come Catherine Bertone che nonostante il lavoro, da pediatra ha partecipato alle Olimpiadi di Rio.”
C’è qualcuno che contribuisce al benessere e performance nello sport?La mia famiglia in primis mi supporta in tutto quello che faccio. Poi dietro ci sono molte persone che contribuiscono al raggiungimento dei miei obiettivi, dal mio allenatore ai miei compagni di squadra e di allenamento.”
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano in gare importanti?
Ho grandi caratteristiche di resistenza che in maratona sono molto importanti. Mentalmente riesco a gestire la fatica nel modo migliore per gestire i tanti km.”

Un’intervista a René è riportata nel mio ultimo libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.

Anna Arnaudo (10000 metri)
Ti consigli con un team? Figure professionali? Il mio allenatore è il mio punto di riferimento fisso.
C’è una parola o una frase che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? Ultimamente mi dico di fidarmi delle mie gambe, di lasciar fare tutto a loro.
Quale aspetto del tuo carattere ti aiuta nell’affrontare gare importanti? Sicuramente il fatto che io ci tenga tanto allo sport, anzi, direi il mio amore per lo sport. Quando uno è innamorato riesce ad affrontare tutto.
In che modo la mente ti aiuta a superare i momenti difficili?
Credo che alla base ci sia sempre l'amore per quello che faccio e la voglia di continuare a farlo.
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano in gare importanti? L'allenamento è fondamentale, ma anche la lucidità in gara.
Come ti vedi tra 10 anni? Credo che, forse tra più di 10 anni, mi troverò a mostrare le mie foto ai miei figli, e a raccontare loro di avere una madre che in un certo senso ha fatto qualcosa di importante.
Ti ispiri a qualcuno? Assolutamente sì. Genzebe Dibaba è la mia ispirazione. Mi piace moltissimo come corre e il suo sorriso. Mi commuovo quando la vedo gareggiare.
Come stai cambiando attraverso lo sport? Non saprei dire. Forse non sto cambiando, ma semplicemente lo sport mi sta offrendo la possibilità di tirare fuori il meglio da me stessa.
Quando ti sei sentita campionessa nello sport?
Non saprei bene dire quando. Forse non mi sono mai sentita campionessa ‘nei confronti degli altri’. Però mi sento campionessa ‘contro me stessa’ ogni volta che una gara o un allenamento vanno bene”.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance?Al primo posto metterei una vita sana. Al secondo, la motivazione che mi trasmettono le persone che mi circondano”.
Nella pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi?La difficoltà maggiore è dovuta al fatto che, essendo gare lunghe, la mente deve essere in grado di convivere con la fatica. Rischi importanti non ce ne sono: è proprio questo che mi piace di correre. Posso fare sport in tranquillità”.
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport?Forse non ho nessuna spiccata capacità e sicuramente nessun talento mostruoso. Credo semplicemente di avere un buon equilibrio tra testa e gambe. Sono precisa e determinata, attenta ai dettagli e a fare le cose nel modo corretto”.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi?
“Si, ritengo utili gli psicologi in generale. Nello sport onestamente non ho mai provato a farmi seguire da uno psicologo”.
Cosa e chi ti ostacola nella pratica dello sport?Penso che l'ostacolo mio più grande siano le mie insicurezze e le mie paure”.
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle?Ci sono tante gare durante le quali ho avuto momenti in cui ho provato una fatica intensa e contemporaneamente una forte voglia di correre e non mollare”.
La tua situazione sportiva più difficile?In quinta superiore ho dovuto gestire il cambio di allenatore, la maturità, una sofferenza amorosa, l'insonnia, e il ferro basso. È stato davvero difficile uscirne, ma alla fine sono arrivati un 100 e una convocazione per gli europei”.
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?Fare sport ti cambia completamente la vita. Gli sportivi conoscono meglio la fatica della vita e quindi sanno affrontare meglio le difficoltà”.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport?
Ho scoperto che valevo qualcosa, che anche io avevo la possibilità di fare la mia parte”.
Una parola o una frase che ti aiuta a nei momenti difficili?Stai tranquilla, non ci pensare e vai avanti”.
Sogni realizzati? "Sogni realizzati: vestire la maglia azzurra”.
Cosa diresti ad Anna di 10 anni?Penso che le direi semplicemente di essere forte e di non avere paura nella vita”.
Cosa c'è prima, durante e dopo una gara?Prima ci sono tante insicurezze, durante c'è il non pensare, e dopo c'è un senso di leggerezza e di pace”.
Quali sono gli ingredienti del successo?Non mollare: chi la dura la vince”.

Anna Bongiorni (4×100)
Quando ti sei sentita campionessa nello sport?
Non mi ci sono ancora sentita; tendo a essere una persona umile (a volte questo nello sport non è un pregio) e, nonostante tante belle medaglie a livello internazionale, penso di essere ancora lontana dalla mia idea di "campionessa".
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Sicuramente l'olimpiade di Tokyo 2020. Correre una delle mie migliori prestazioni nei 100 mt e qualificarmi nella semifinale olimpica, fare il record italiano con le ragazze della 4×100 (a un soffio dalla finale), assistere dal vivo a due ori olimpici conseguiti da due miei carissimi amici sono state emozioni fortissime che porterò nel mio cuore per sempre. Un altro momento importante è stato durante la qualificazione per l'olimpiade quando con le ragazze della 4×100 siamo entrate nella finale dei mondiali di Doha 2019 a seguito di un momento difficile per tutte e quattro e quindi è stato un risultato insperato e inaspettato.
Una parola o una frase che ti aiuta nei momenti difficili? Never Give up.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? Molti fattori: per andare forte devo essere io in primis convinta di poterlo fare e per avere questa convinzione devo avere delle certezze che provengono dalle mie sensazioni mentre corro e dai tempi delle prove in allenamento. Importante è anche la convinzione che le persone che amo di più credano in me: la mia famiglia, il mio ragazzo, i miei allenatori.
Un'esperienza che ti dà la convinzione di potercela fare?
Alla fine del 2014 ero sul punto di smettere e chiudere la mia carriera agonistica. In quel momento grazie e soprattutto al mio gruppo sportivo, i Carabinieri, ho trovato il modo per uscire da un tunnel difficile e oggi eccomi qua dopo una quindicina di nazionali assolute, una semifinale olimpica. Se ripenso a quel momento così difficile mi faccio forza in ogni occasione.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport? Che sono molto più forte mentalmente di quanto pensassi.
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Sicuramente ho la genetica dalla mia parte visto che anche mio padre ha avuto una lunga carriera sportiva e anche lui ha partecipato alle olimpiadi nel 1984. Credo poi di essere abbastanza brava ad ascoltare e seguire i consigli e le correzioni di chi mi allena.
Ti ispiri a qualcuno? Miei idoli sportivi sono sempre state due fantastiche donne: Allyson Felix e Ivet Lalova, due donne forti e indipendenti con un talento enorme.
Prossimi obiettivi?
Noi atleti siamo molto scaramantici in questo. Quest'anno è ricco di importanti manifestazioni internazionali: ci saranno i campionati mondiali in Oregon e i campionati europei di Monaco, due appuntamenti importanti e ravvicinati.
Quali sono gli ingredienti del successo? Non so se questo possa valere per tutti gli atleti ma per me l'ingrediente è stato unico: la serenità.
Cosa c'è prima, durante e dopo una gara? Direi un bel mix di emozioni: ansia, adrenalina, gioia, felicità, volontà, divertimento, cattiveria e qualche volta delusione.

Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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