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lunedì 22 agosto 2022

Ilaria Bergaglio: La fatica è ripagata dalla soddisfazione di indossare la maglia azzurra

 Matteo Simone
 
Foto di Sandro Marconi

I Campionati Mondiali 100 km si svolgeranno a Berlino il 27 agosto 2022 e l’Italia, grazie all’ottimo e grande lavoro dei due esperti coordinatori Monica Casiraghi e Paolo Bravi, sarà presente con 9 atleti di cui 5 donne e 4 uomini:

Silvia Luna (Grottini Team Recanati ASD), Federica Moroni (G.S. Gabbi ASD), Denise Tappatà (SEF Stamura Ancona ASD), Ilaria Bergaglio (Atl. Novese) e Lorena Brusamento (G.S. Gabbi ASD), Massimo Giacopuzzi (U.S. Dolomitica Asd), Silvano Beatrici (G.S. Fraveggio), Marco Menegardi (G.S. Orobie), Gabriele Turroni (A.S. 100 km del Passatore),
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Ilaria Bergaglio (Atletica Novese) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti per la convocazione, te l'aspettavi? Buongiorno, grazie, anche se avevo già fatto il tempo minimo richiesto a Imola a maggio 2021 e poi in Olanda a settembre 2021 la gara decisiva per la selezione è stata quella di Porto Recanati il 19 febbraio 2022. Finché non c'è stata la comunicazione della FIDAL non ne avevo la certezza di riuscire a partecipare ai mondiali.

In effetti, per quanto riguarda la 100km, il criterio minimo per indossare la maglia azzurra per le donne è sotto le 8h30’ e Ilaria, già il 22 maggio 2021 a Imola, al Campionato Italiano 100 km su strada (100 km del Passatore Special Edition) ha corso in 8h28’59”, classificandosi al secondo posto e preceduta solamente da Denise Tappata 8h07’23”.
Ilaria ha poi migliorato il crono sulla 100km in occasione della 45^ Run Winschoten 100 km portata a termine in 8h25’41”.
Il 19 febbraio 2022, Ilaria fa ancora meglio avvicinandosi alle 8h alla “100km del Conero - 1° Memorial Mimmo Strazzullo”, arrivando seconda in 8h05’06” e preceduta solamente da Silvia Luna 7h53’02”.
Cosa è stato determinante? Migliorare il tempo che avevo sulla 100 km nella gara di Porto Recanati è stato determinante, la preparazione di questa la gara l'ho vissuta in modo completamente diverso da un'altra gara, non potevo permettermi di non farla bene.
Cosa cambia ora? Ora cerco di vivere questo momento nel modo migliore, negli ultimi due mesi ho fatto una vita quasi da atleta professionista e devo dire che è stata un'esperienza bellissima. 
 
Quando si è vicini al raggiungimento di un grande sogno, si cerca di fare le cose fatte non bene ma benissimo, senza trascurare nessun dettaglio, potrebbe essere un treno che passa una sola volta e quindi bisogna essere pronti per prenderlo e possibilmente in seguito restarsi sopra in altre occasioni importanti.
Ti senti pronta? Con il mio allenatore Vittorio Polvani abbiamo lavorato per migliorare il mio tempo sulla distanza e spero di correre una gara che rispecchi gli allenamenti fatti anche se le variabili in 100 km sono molte. Sono consapevole che ci saranno avversarie molto forti io cercherò di correre la mia gara sperando di migliorare il mio tempo. 
 
E’ una gara nella gara con consapevolezze chiare, si può far bene per se stessi migliorando il proprio personal best e si può far bene come squadra cercando di essere competitive per fare un buon tempo di squadra.
Cosa ne pensano le persone che ti circondano? Chi mi conosce pensa che farò una buona gara e questo mi mette un po' di "paura" di deluderli.
 
Le aspettative da parte di altri possono mettere un po’ di paura e pressione ma allo stesso tempo consolidano la fiducia nel fare bene perché lo si è già dimostrato in allenamenti mirati e altre gare andate bene ina evoluzione positiva e progressiva.
Cosa c'è dietro una convocazione in Nazionale? Sicuramente l'obbiettivo di fare il minimo per i mondiali e poi di poter partecipare mi ha dato un grande stimolo per allenarmi anche in un periodo in cui c'erano poche gare per l'epidemia; sono stati due anni con allenamenti impegnativi soprattutto gli ultimi otto mesi però la fatica quando si fa quello che piace non pesa ed è stata ripagata dalla soddisfazione di indossare la maglia azzurra.
 
Una bella e grandissima soddisfazione meritarsi una maglia azzurra, soprattutto in un periodo considerato critico e negativo per tutti qual è stato il lunghissimo periodo pandemia per covid. Ora si tratta di continuare a raccogliere frutti importanti in termini di soddisfazioni personali e di team Italia.
 
Psicologo, Psicoterapeuta
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