Forse mi è mancata un po’ di grinta finale
Matteo Simone
Si è svolta a Roma la 23^ edizione della Corsa di Miguel e tra le donne ha vinto Sveva Fascetti (Fiamme Gialle) in 33’11”, precedendo Alessia Tuccitto (Caivano Runners) 33’13” e Lucia Mitidieri (ASD Piano ma Arriviamo) 34’12”.
Tra gli uomini ha vinto Michele Fontana (CS Aeronautica Militare) in 28’57”, precedendo Samuele Angelini (Atletica Arcobaleno Savona) 29’02” e l’eritreo Freedom Amaniel (X-Solid Sport Lab) 29’10”.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Alessia Tuccitto attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti per il secondo posto alla corsa di Miguel? Te l'aspettavi? Si, non nego che avrei potuto fare meglio, ma è stato un bell’allenamento tirato.
Sembra essere in forma Alessia correndo un bel 10.000 metri tirato tra le strade della capitale davanti a tanti atleti.
A chi la dedichi? Dedico questa gara a mio nonno, che ci ha lasciati neanche un mese e mezzo fa. Era così fiero e orgoglioso di me e penso che questo sia il minimo. Ogni piccolo traguardo sarà dedicato a lui.
Una bella dichiarazione d’amore al proprio nonno. Un pensiero e una dedica per lui in ogni gara, una cosa molto bella.
Criticità? Avevi tutto sotto controllo? Mi sono distratta gli ultimi 30 metri, è stato un errore da evitare sicuramente nelle prossime competizioni.
Alessia è giovanissima ma ha già tanta esperienza di gara, ma non si finisce mai di imparare, la gara finisce dopo l’arrivo, bisogna essere sempre sul pezzo in tutta la gara cercando di avere tutto sotto controllo senza distrarsi e curando il minimo dettaglio osservando se stessi, l’ambiente, il contesto, gli avversari e spingendo fino alla fine.
Una grande consapevolezza per Alessia, si può fare ma bisogna perseguire l’obiettivo fino alla fine credendoci totalmente, un ottimo insegnamento questa gara.
Cosa cambia ora? In realtà non cambia nulla, continuo ad allenarmi come sto facendo, starò solo più vigile nelle prossime gare, fino alla fine.
Ogni gara è una prova, un test, un insegnamento per le prossime gare, continuando ad allenarsi e inseguire propri sogni importanti.
Cosa diresti ad Alessia di 10 anni fa? Alla me di 10 anni fa direi di continuare a credere nei suoi sogni, è sulla strada giusta.
Sogni realizzati e da realizzare? Il sogno direi che lo sto vivendo adesso perché ho la possibilità di dedicarmi solo all’atletica. E spero che questo mi farà raggiungere poi i miei sogni più grandi.
Alessia sta cavalcando il suo sogno diventato realtà e cercherà di starci il più possibile e nel miglior modo possibile, continuando a impegnarsi, far bene, crederci sempre di più, ottenendo risultati sempre più importanti. Podi, vittorie, record, soddisfazioni.
Come ti vedi a 50 anni? A 50 anni spero di essere appagata, senza nessun rimpianto e di raggiungere tutto quello che voglio.
Meglio continuare a pensare al momento presente organizzandosi giorno per giorno e coltivando proprie passioni con entusiasmo e voglia di continuare a far bene.
Per ottenere grandi cose ci vuole tanto duro lavoro ma non per forza tutto subito, meglio un passo alla volta, gradualmente apprendendo da ogni passo e situazione.
Una parola o frase che ti aiuta nei momenti difficili? Se è successo, c’è un motivo, cerca di capire qual è.”
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? Gli amici di allenamento? Un giorno mentre correvo con Sofiia riflettevo su chi sia il mio idolo/modello di riferimento e mi sono resa conto in quel momento che era proprio affianco a me. Che gran fortuna!
Sofiia Yaremchuk è una grandissima atleta, ora fa parte dell’Esercito Italiano e sembra essere la più forte italiana in circolazione e fortissima atleta a livello Europeo e Mondiale.
Comunque Alessia e Sofiia sono due bellissime persone e grandissime atlete e insieme non possono che continuare a far bene e a migliorare ottenendo grandissimi risultati.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Grazie ☺️
RispondiEliminaA te! Gentilissima
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